Aprire un franchising casalinghi con Boutique Casa

Che cosa significa aprire un franchising casalinghi e di oggettistica? E quanto ci si guadagna? Lo abbiamo chiesto a Margherita Tietto (foto), amministratore unico di Boutique Casa, che conferma in questa intervista come il mercato dell’oggettistica per la casa sia in una fase di profondi mutamenti che deve interrogare i player del mercato. “Il panorama è dominato dalle reti” dice.

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Ci può spiegare bene che cosa vende un vostro affiliato?
“Articoli per la casa: tessile, oggettistica, articoli da regalo, complementi d’arredo, biancheria e casalingo”.

Che mercato è quello del franchising casalinghi e oggettistica per la casa?
“È un mercato nel quale stanno avvenendo notevoli cambiamenti. I piccoli negozianti indipendenti stanno scomparendo e il panorama è dominato da grandi catene organizzate o grandi superfici. Il nostro progetto è quindi quello di creare una catena di punti vendita con la forza per competere e primeggiare”.

Che tipologie di clienti frequentano i vostri negozi?
“Soprattutto donne di tutte le fasce di età. Ultimamente abbiamo comunque visto un aumento della presenza maschile di età tra i 30 e i 50 anni”. In che fascia di prezzo vi posizionate e come vi posizionate rispetto alla concorrenza? “Abbiamo un prodotto di fascia medio alta ma la nostra politica prezzi aggressiva ci consente di avere il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato”.

Quanto spende il vostro affiliato per aprire un franchising casalinghi BOUTIQUE CASA, fra allestimenti, arredi e software?
“L’investimento iniziale è di circa 200 euro al metro quadrato per gli arredi e le infrastrutture del negozio”.

Entro quando di media un vostro affiliato rientra del capitale investito?
“Lavorando all’interno del proprio punto vendita si può rientrare dell’investimento anche dopo un anno”.

Avete dati sul ROI medio di un punto vendita?
“Considerando un investimento iniziale pari a 50 mila euro (arredi, attrezzature e merce) e un punto vendita con fatturato medio di 350 mila euro abbiamo un ROI del 25%”.

In che zone di Italia volete espandervi?
“Ci stiamo espandendo in tutta Italia ma abbiamo progetti di aperture anche all’estero”.

 

Franchising nutrizione e dietetica: la proposta low cost di NaturHouse

La formula NaturHouse Village, ovvero la versione low cost del franchising nutrizione e dietetica di NaturHouse, sta ottenendo consensi sempre maggiori e sta permettendo la diffusione del marchio legato alla sana alimentazione sempre più capillarmente in tutte le zone d’Italia. Questi gli ingredienti di un tale successo. La struttura più snella, specialmente in questo periodo difficile dal punto di vista economico, rappresenta una grande opportunità per un giovane laureato nel campo della nutrizione e della dietetica, di avviare un’attività di successo con un budget decisamente più abbordabile. Il format low cost è infatti essenzialmente fondato sul taglio dei costi e sul fatto di essere un format monoperatore, in quanto chi ci lavora è di fatto lo stesso affiliato che deve avere una preparazione adeguata per ricoprire i ruoli dell’educatore alimentare e del responsabile della parte commerciale. Il non dover pagare alcuno stipendio, le dimensioni del punto vendita più contenute, con spazi di 20/25 metri quadrati, lo rende funzionale anche in bacini d’utenza al di sotto dei 30.000 abitanti e riesce a contenere l’investimento iniziale a 10.000 euro, rispetto ai 30.000 euro del format tradizionale. Il canone annuale rimane invariato a 600 euro all’anno, pari a 50 euro al mese. Rimangono anche l’assenza di fee d’ingresso e l’assenza di royalty. Anche la maggiore privacy offerta dal Village è uno dei motivi del suo successo, come ci racconta in questa intervista la dottoressa Chiara Fugazza (nella foto) affiliata NaturHouse da gennaio 2015 con il nuovo NaturHouse Village di Codogno in provincia di Lodi.

naturhouse luglio 2015 003Come ha iniziato?
“La mia attività lavorativa è iniziata dieci anni fa, nel 2005 dopo che mi sono laureata in scienze e tecnologie alimentari. Ho incontrato casualmente un’amica di famiglia che aveva fatto un percorso di educazione alimentare in un centro NaturHouse a Lodi. Sono rimasta colpita dalla sua esperienza e ho deciso di inviare il mio curriculum. Ho iniziato lavorando come dipendente a Lodi dal 2008 al 2014. Nel 2014 il mio titolare ha aperto il centro di Codogno e mi ha chiesto di occuparmene tenendo in considerazione l’idea di poterlo rilevare in un secondo momento. Così ho fatto. Dopo una anno ho rilevato l’attività dal mio titolare”.

Non ha seguito quindi il classico percorso di affiliazione.
“No, infatti. È accaduto tutto in quanto il mio titolare già da alcuni anni ventilava l’ipotesi di vendere alcuni centri perché, avendone aperti diversi nel tempo, non riusciva più a gestirli tutti in modo autonomo. Anche altre mie colleghe avevano nel frattempo rilevato un altro centro, quindi appena ho iniziato ad avere interesse nell’intraprendere un’attività imprenditoriale ho preso degli accordi direttamente con lui con l’approvazione dell’area manager che ci ha autorizzato il passaggio di proprietà. Quindi abbiamo fatto un accordo e da dipendente sono diventata titolare”.

Il format che ha scelto è la formula low cost del franchising nutrizione e dietetica  NaturHouse.
“Appena si entra in un Village si nota che all’esterno non c’è una zona vendita ma una sala d’attesa e di seguito un’altra area dove si svolge l’attività di educazione alimentare e dove poi, al termine della consulenza, avviene anche la vendita diretta dei prodotti. In quanto a tipologia ci si lavora singolarmente mentre in un centro standard c’è la presenza in contemporanea sia di un’addetta vendite che di una consulente. Con la formula Village del franchising nutrizione e dietetica  NaturHouse c’è inoltre un po’ più di privacy perché tutto si svolge in un unico luogo e anche a livello visivo è più intimo. Per quanto riguarda i costi, sono limitati agli integratori perché come in tutti i centri NaturHouse la consulenza è un servizio gratuito”.

Qual è stata la risposta del pubblico?
“I clienti sono arrivati subito, velocemente. Avevamo già dei clienti attivi nei centri di Lodi e nel momento in cui abbiamo aperto a Codogno, i clienti della zona sono venuti naturalmente da me. Quindi c’è stato un passaggio di clientela. Poi, anche se i centri sono di dimensione inferiore, vengono comunque aperti in luoghi con bacini d’utenza più piccoli nei quali il passaparola funziona moltissimo e velocemente. Siamo anche partiti con la pubblicità, così nel giro di cinque o sei mesi siamo arrivati già a livelli molto alti. Basti pensare che nei periodi pieni mi aggiro intorno alle 150 consulenze settimanali con anche nuovi clienti. Tanto che ho rinunciato anche alla mezza giornata di chiusura e ho dovuto prendere una collaboratrice esterna perché altrimenti non si riusciva a rispondere alla richiesta”.

Qual è stata la sua formazione come consulente NaturHouse?
“La mia laurea è in scienze e tecnologie alimentari. Per poter lavorare come consulente NaturHouse è necessaria infatti una laurea scientifica legata all’ambito alimentazione. Poi, sono previsti 15 giorni di formazione nella sede centrale di NaturHouse a livello teorico e altri 14 giorni di affiancamento in un centro scuola con un’altra consulente. Infine abbiamo gli aggiornamenti annuali e semestrali. Per quanto mi riguarda, ho deciso di approfondire la mia formazione iscrivendomi di nuovo all’Università per conseguire una seconda laurea in alimentazione e nutrizione umana”.

Ci parli dei prodotti NaturHouse e del loro successo con i clienti.
“I prodotti sono tutti indubbiamente validi. Inoltre sono completamente naturali, erboristici e non hanno altre componenti aggiuntive. La loro efficacia e il nostro punto di forza è l’abbinamento con l’attività di consulenza, di educazione alimentare che ci permette di individuare il prodotto più adatto per ogni cliente, tenendo conto di vari elementi quali per esempio l’indice di massa corporea e la conformazione fisica. La scelta dei menù settimanali da seguire è poi di fondamentale importanza per il raggiungimento dei risultati perché mangiando in un modo equilibrato e corretto e aiutandosi con degli integratori si riescono a raggiungere gli obbiettivi in modo veloce ed equilibrato”.

Quali sono a suo parere i punti di forza di NaturHouse?
“Le spese contenute prima di tutto. Il format è efficace ed economico rispetto ad altri sistemi di dimagrimento. L’altro punto di forza è l’incontro settimanale con i clienti. Le spiego. La prima consulenza, che è quella un pochino più lunga e che dura circa 45 minuti, serve per avere una conoscenza di base del cliente, delle sue abitudini alimentari e del suo stile di vita. In base a questo si sceglie l’integratore più adatto. Infine si valuta il percorso da seguire. L’obbiettivo è ripristinare un’alimentazione corretta in modo che alla fine del percorso il cliente abbia imparato delle regole base e diventi un po’ il consulente di se stesso mantenendo il suo PesoBenessere nel tempo”.

Quali sono i periodi di maggior attività?
“Ci sono i periodi meno intensi come durante le feste dove c’è un fuggi fuggi generale anche se noi cerchiamo in quei casi di essere un po’ più elastici per recuperare in seguito. I periodi di boom di clienti nuovi sono dopo le feste, ad aprile, per la famosa prova costume e dopo le ferie. Ci sono anche alcuni clienti che hanno finito il percorso ma dopo un certo periodo di tempo mettono su due o tre chili e magari ritornano per qualche settimana in modo da rimettersi subito in forma”.

È soddisfatta della formula low cost?
“Direi che è molto più semplice da gestire perché, mentre con la formula base si deve essere sempre presenti in negozio in due a tempo pieno, nel Village si lavora da soli con un considerevole risparmio sui costi e con un utile maggiore. Magari non si ha la stessa visibilità che si ha con una vetrina con dentro i prodotti ma in un posto piccolo non ce n’è tanto bisogno perché il passaparola funziona meglio. Poi comunque adesso NaturHouse è molto conosciuto quindi la gente che arriva sa già cosa vuole”. Quali sono i suoi progetti futuri? “Non escludo di seguire le tracce del mio ex titolare di Lodi e aprire altri centri. Non so se riuscirò a fare quanto lui ma sono aperta alle nuove possibilità”.


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“Vi spiego come aprire un negozio di fiori in franchising”

Trasformare creativamente il mondo dei fiori e farne un business vincente e di successo. Questo è l’incredibile risultato ottenuto dal brand Fiorito, nato nel 2009, premiato per il format più innovativo del 2014 e primo in Italia con la sua formula del libero servizio. Con la formula del franchising, dal 2009 ad oggi, il gruppo Fiorito ha testato, analizzato, verificato il suo progetto guadagnandosi una vasta esperienza sul campo che ne garantisce l’efficacia e l’affidabilità e che tutela l’investimento dei propri affiliati. Qui sta la principale ed essenziale differenza tra Fiorito e i suoi concorrenti i quali, nel corso degli anni, hanno invece subito chiusure di più punti vendita. Fiorito è un franchising italiano di fiori e piante in cui il cliente è sempre il protagonista assoluto: liberamente guarda, sceglie e decide cosa acquistare con la formula del “Fai da Te”. Il progetto innovativo ha dato uno scossone al mondo dei fioristi che dormivano sonni beati da almeno 50 anni, come ci racconta in questa intervista Marina Cesana (nella foto), determinata ed entusiasta imprenditrice che a Lecco, dal momento della sua affiliazione a Fiorito, ha sbaragliato completamente ogni tipo di concorrenza posizionandosi al primo posto nel business dei fiori.

fiorito-dipendentiQuando nasce la sua passione per il mondo dei fiori?
“Per 20 anni sono stata un’impiegata amministrativa. Poi mi sono decisa e ho fatto un salto nel mondo dei fiori. Ho seguito questo progetto perché ne avevo sentito parlare in Francia. Mi sono detta “perché non portare questo servizio a Lecco?”, perché per me questo negozio è un servizio vero e proprio per i cittadini. Noi siamo aperti sette giorni su sette per 365 giorni all’anno ed è un punto di riferimento per qualsiasi evento in qualsiasi momento. Per me Fiorito è un’insegna forte che sta riscuotendo sempre più velocemente un enorme successo grazie alla sua formula semplice e diretta. Noi infatti bypassiamo tutti gli intermediari e i fiori arrivano nel giro di 24 ore dall’Olanda, abbiamo prodotti sempre freschissimi e nel mio negozio c’è sempre personale qualificato che riesce a realizzare dei nuovi bouquet e delle composizioni pret à porter utilizzando i fiori di stagione”.

Qual è l’iter che deve seguire un nuovo affiliato per aprire un negozio di fiori in franchising?
“Il team di Fiorito accompagna il candidato in tutte le fasi. La scelta della location è strategica. La cosa più importante è che deve essere un negozio posizionato in una zona frequentata da molte persone. Noi per esempio siamo sul viale che porta in centro dove c’è un grande passaggio di automobili ed è strategico perché Lecco è un paesotto con un bacino di utenti di 50.000 abitanti. Dopo la sottoscrizione del contratto si segue un vero e proprio percorso di formazione all’interno dei negozi dove si impara tutto, dalla parte amministrativa alla cura e alla lavorazione dei fiori. Sempre supportati da un team di esperti”.

Com’è la vostra giornata tipo?
“Il negozio si risveglia tutte le mattine con la preparazione dell’esposizione con i mazzi di fiori già confezionati. Noi ci alterniamo: chi apre prepara l’esposizione. Poi pensiamo alla preparazione dei bouquet e delle composizioni come per esempio i centritavola, tanto per fare un esempio a caso. Apriamo alle otto e massimo alle nove e mezza il negozio è già operativo. I fiori arrivano due volte a settimana ma qualora ci fossero delle urgenze capita che ci riforniamo anche da fornitori locali. Abbiamo un certo margine di indipendenza per quanto riguarda l’operatività. L’importante è seguire le linee guida dell’azienda. I fiori ci arrivano tutti inscatolati, li controlliamo, li lavoriamo e decidiamo come prepararli. Poi facciamo ogni settimana delle promozioni con dei prezzi concorrenziali. I prezzi d’acquisto ci permettono di fare offerte impensabili per gli altri fioristi”.

Come avete gestito la concorrenza?
“I fioristi si sono svegliati perché qui dormivano sogni d’oro. Alla domenica non si trovava mai un negozio aperto. Adesso invece i fioristi sono sempre aperti anche se magari hanno orari diversi. Inoltre, anche loro hanno cercato di ampliare l’acquisto a diverse tipologie di fiori. Qui i fioristi sono tutti a conduzione familiare con dei negozi piuttosto piccoli mentre noi abbiamo a disposizione una metratura piuttosto ampia. Immagini che differenza”.

Com’è andata la prima fase?
“L’apertura è stata grandiosa. Il pubblico è stato entusiasta e il progetto è andato bene fin dall’inizio. Passato il periodo nel quale eravamo una novità, il business si è assestato e nei periodi delle festività come Natale, San Valentino, Pasqua e così via abbiamo sempre il pienone e qui a Lecco il mio è senza dubbio il negozio numero uno”.

I rapporti con l’azienda sono costanti?
“Sì, devo dire che come affiliati facciamo proprio un gioco di squadra, ci supportiamo moltissimo anche tra negozi. Però io ho l’indipendenza di decidere quando e come fare la promozione e faccio concorrenza anche ai supermercati. Sono io che decido cosa voglio acquistare e quali prezzi fare. La casa madre propone delle iniziative come per esempio l’accostamento dei bijoux ai nostri prodotti classici. Questa iniziativa mi ha lasciato veramente soddisfatta perché è stata molto gradita dal pubblico, specialmente per San Valentino, Festa della Mamma ma anche per compleanni e ricorrenze varie. Poi siamo noi che ci inventiamo tutti gli abbinamenti”.

Perché scegliere di aprire un negozio di fiori in franchising con Fiorito?
“Sicuramente perché è il futuro del mondo dei fiori. C’è un’enorme scelta e il prezzo è decisamente competitivo. Il cliente trova sempre delle proposte vantaggiose che lo portano a tornare. In più trova del personale competente che lo assiste nella scelta e nella composizione dei propri omaggi. Quindi varietà, qualità, prezzo e competenza professionale”.


 

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“Aprire un franchising abbigliamento bambino con Original Marines”

Nato agli inizi degli anni ottanta per volontà di alcuni imprenditori campani, Original Marines, marchio della IMAP Export Spa, è una dinamica realtà che produce e commercializza linee d’abbigliamento dallo stile casual e sportivo e che ha chiuso il 2014 con un fatturato di 221,5 milioni di euro. Presente sul territorio nazionale con 525 punti vendita in franchising, 67 punti vendita diretti e 102 negozi in Europa, Asia e Africa rappresenta una vera garanzia per chi pensa di affiliarsi, come ci spiega Lello Graziani (nella foto) che dal 1998 ad oggi ha aperto 10 negozi nelle città più importanti del Lazio.

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Come si è avvicinato al franchising abbigliamento bambini Original Marines.
“In origine lavoravo come rappresentante di materassi per negozi al dettaglio ma quel ruolo mi stava un po’ stretto. Avevo doti da venditore e mi affascinava il mondo del retail, quindi, dopo circa cinque anni, nel 1997/98 ho conosciuto alcune persone che lavoravano con Original Marines, una realtà, già allora, consolidata in Campania. Questi signori stavano aprendo un franchising e mi dettero l’ispirazione per fare altrettanto. Nel 1998 aprii il mio primo negozio a Terracina. Devo dire che l’azienda, benché io non avessi alcuna esperienza nel retail, mi ha dato subito una base di formazione molto forte”.

Raccontiamo l’esperienza…
“Per prima cosa mi sono messo in contatto con il loro agente, successivamente ci mettemmo alla ricerca di un negozio. La Campania, dove avrei voluto aprire, era già satura, quindi cercammo qualcosa ai margini del Lazio. Il primo punto vendita individuato è stato a Terracina che era una bella cittadina e mi sono buttato in questa avventura. L’azienda mi ha assistito e guidato nella parte contrattuale perché a quei tempi non avevo nessuna esperienza. Nel frattempo ho frequentato un corso di formazione nella loro azienda a Città Mercato di Napoli, a Mugnano. Mi hanno formato per un mese. Si può dire che abbia fatto una full immersion nella vita di negozio. Poi mi hanno mandato i loro allestitori, mi hanno assistito sulla gestione del software e per i primi mesi mi hanno traghettato e alla fine abbiamo trovato un perfetto equilibrio tra azienda e affiliato. In quel momento ero da solo. Partivo tutte le mattine da Napoli e arrivavo a Terracina. Sono 120 chilometri e l’ho fatto per un anno”.

Cosa l’ha convinta ad aprire un franchising abbigliamento bambino Original Marines?
“Ho creduto molto nel progetto. Mi hanno convinto le persone che stavano dietro l’azienda, degli imprenditori seri. Abbiamo fatto una start up molto forte con un ottimo e immediato riscontro e questo ha aumentato il mio entusiasmo”.

Era già orientato verso i loro prodotti?
“No, più che altro ero attratto dal brand che già nel 1997 aveva la sua importanza ed esperienza”.

Quanto è durata la prima fase?
“È durata a lungo perché all’inizio ci abbiamo messo circa cinque mesi per trovare la location ideale. Poi 30 giorni per aprire ma il pubblico ci ha premiato da subito. C’era molta voglia di fare e di crescere sia da parte mia che da parte dell’azienda”.

Qual è il candidato ideale per aprire un franchising abbigliamento bambino Original Marines a suo parere?
“Dopo 18 anni ancora oggi mi metto dalla parte di chi ha da imparare. Ancora oggi l’azienda mi fornisce corsi di formazione continua. Quando ci si affilia ad una azienda come Original Marines, che fa una formazione molto forte, non è necessario avere una precedente esperienza nel settore ma solo avere fiducia nel progetto ed affidarsi all’azienda. Si deve avere veramente voglia di raggiungere l’obbiettivo. Questa è la cosa più importante. Per quanto mi riguarda, riconosco che sono cresciuto come imprenditore grazie ad Original Marines. Attualmente infatti mi occupo anche di altri marchi ma l’imprinting iniziale, quello che mi ha formato come uomo e come imprenditore l’ho ricevuto da loro. Mi hanno messo a disposizione dei mezzi che non immaginavo neanche che esistessero. Perché a volte, se non si ha esperienza, si pensa che aprire un retail voglia dire semplicemente aprire e chiudere un negozio e basta. Ma non è assolutamente così. Dietro c’è tanto lavoro e tanto studio”.

Soffermiamoci sulla formazione e lo studio che c’è dietro un’azienda di successo come Original Marines.
“La cosa importante è non sentirsi mai arrivati. Original Marines da una formazione costante e si modifica in base ai tempi perché attualmente, da un anno a un altro cambia tutto. Non è come venti o trent’anni fa. Quindi, Original Marines in base al periodo, alla situazione economica e alle tendenze, varia strategie e formazione. Original Marines ha un settore formazione interno dove si possono seguire vari step formativi, dalla base per i principianti fino ai corsi per i più esperti. Se prendo un nuovo impiegato, posso contare sui corsi di formazione base che vengono organizzati anche due volte al mese. Oppure sui corsi per i responsabili sulle vendite, il rapporto con il cliente, la descrizione del nostro prodotto, lo studio che c’è dietro i prodotti. Si parla di strategie di vendita di comunicazione, di gestione del software, il magazzino, di come analizzare le statistiche e di come leggere i numeri. Insomma una formazione a 360 gradi. Tenere in buona salute l’affiliato è uno dei pensieri costanti dell’azienda. Non tutti lo fanno e per me questa è una garanzia. Infatti ho aperto molti negozi perché anche in un periodo critico dal punto di vista economico si ha la certezza di avere un’azienda solida alle spalle che ti è vicina, ti assiste e ti aiuta”.

Come ha vissuto gli anni della crisi?
“È innegabile che negli ultimi anni abbiamo avuto dei periodi non proprio floridi però fortunatamente abbiamo un’azienda che assiste l’affiliato in tutti i settori. Ogni anno ha strategie completamente nuove sempre a vantaggio dell’affiliato. Original Marines è vista come un’azienda per bambini ma adesso sta inserendo prodotti per teena- gers, per uomo e queste innovazioni ci permettono di difenderci per il momento ma anche di attaccare di nuovo in un prossimo futuro. I nostri clienti fidelizzati ci stanno portando altri clienti e questo è un aspetto estremamente importante. Va ricordato che noi abbiamo sempre avuto periodi d’oro con incrementi a doppia cifra. Ma se crisi vuol dire che gli incrementi sono solo a una cifra e comunque sono sempre maggiori degli altri, vuol dire che ti stai difendendo molto bene. Io mi considero una pubblicità vivente per l’azienda perché sono con loro da 18 anni e non ho mai vissuto un momento di crisi reale. Mi hanno sempre assistito. Ad oggi so che qualsiasi problema io possa avere c’è sempre una soluzione perché c’è un’azienda che mi supporta”.

Quali sono a suo parere i punti di forza di Original Marines?
“È un’azienda molto riconoscibile che suscita, appena si va ad aprire, un interesse immediato. Un’altra cosa è la certezza sulla qualità del prodotto ad un prezzo accessibile. Il rapporto qualità prezzo unico nel suo genere. Infine ha una grande diffusione sul territorio, una presenza importante. Inoltre, importantissimo, noi abbiamo un margine operativo molto alto. Con altre aziende si incassa ma alla fine non rimane moltissimo. Con Original Marines sì. L’azienda ti segue e ti guida per avere questo risultato”.


 

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Casa X Lam: 100 giorni per un’abitazione

Abbiamo già parlato delle Case X-Ram, una tecnologia all’avanguardia e rispettosa dell’ambiente che permette di avere un’abitazione in pochissimo tempo rispetto all’edilizia tradizionale. A proporla la rete di franchising risparmio energetico La Casa delle Nuove Energie. E così a Bergamo è stata realizzata una abitazione in 100 giorni. Nella foto di sinistra si può vedere l’inizio dei lavori a maggio, a destra come si presenta ora la struttura. E oggi, affiliandosi a La Casa delle Nuove Energie, si diventa anche agenzia di riferimento Casa X Lam. “Diventa un professionista del risparmio energetico con CDNE” dicono dalla casa madre.
La Casa delle Nuove Energie opera nel settore franchising risparmio energetico e dell’energia rinnovabile. La sua mission è offrire risposte e soluzioni a qualsiasi tipo di esigenza di efficienza e riduzione dei costi energetici di famiglie e imprese. Un gruppo di respiro nazionale, ma attento alle esigenze locali di ogni singola realtà e di ogni cliente. Con un modello organizzativo unico in Italia, basato su negozi monomarca – nel cuore delle città – gestiti da imprenditori tecnico-commerciali. Oggi La Casa delle Nuove Energie è diventata leader di mercato, capace di offrire sistemi integrati, consulenza e formazione a clienti e professionisti, trasformando gli ambiziosi obiettivi in una solida realtà.


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Franchising ristorazione: 100 Montaditos ha aperto a Latina

Agosto mese importante per il franchising ristorazione 100 Montaditos. Il locale affiliato di Ostia ha infatti festeggiato il primo anno e a Latina ha aperto esordito il nuovo 100 Montaditos in via Cesare Battisti. Anche nella città laziale è ora possibile apprezzare i Montaditos, bocconcini di pane dalla ricetta brevettata, serviti sempre caldi e farciti d’ingredienti genuini – salati e dolci – in 100 varianti. La catena multinazionale di franchising ristorazione specializzata nella cucina tradizionale spagnola parte del gruppo Restalia, famosa per la sua unica formula casual food, conferma così il successo italiano del famoso ‘Bocconcino di Spagna’ ampliando la sua presenza nel centro Italia.

 E come ogni apertura che si rispetti a casa 100 Montaditos sarà protagonista Euromania, la più classica delle promozioni del brand che sin dal suo lancio ha ottenuto un grande consenso. Euromania consente infatti di assaporare i bocconcini e gli antipasti al prezzo di un solo euro. Le promozioni accattivanti e originali fanno parte del DNA di 100 Montaditos, che offre così una serie di vantaggiose modalità di assaggiare la Spagna.

L’azienda prosegue pertanto il percorso di consolidamento della sua presenza in Italia, facendo leva su un modello di franchising ristorazione vincente, contraddistinto da un carattere fortemente innovatore e attento alla costante formazione delle risorse, che ha portato oggi 100 Montaditos a vantare oltre 350 locali in Spagna ed altri 40 all’estero. In virtù di una combinazione basata su un investimento ridotto il cui ritorno è previsto entro un lasso di tempo medio di 2 anni, l’attività commerciale di 100 Montaditos offre notevoli prospettive di redditività.


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