Tramezziamo, il tramezzino artigianale

Tramezziamo è un laboratorio di tramezzini artigianali che svolge il lavoro con serietà e professionalità da molti anni con grande passione: quando si ordina da Tramezziamo, non ci si aspetta un semplice tramezzino, ma l’attento abbinamento di materie prime eccellenti. Nel laboratorio vengono principalmente preparati e realizzati tramezzini, ma anche (su prenotazione) possono essere prodotte pizzette rosse di sfoglia, pizzette bianche di pane con verdure, rustici di sfoglia assortiti, sandwich, panini bottoncini, mini croissant salati farciti, pan brioche, tartine e tanto altro. Oltre a preparare delizie di grande bontà, offre una serie di servizi: svolge un servizio di catering, effettua consegne a domicilio, propone personale di sala a richiesta anche per piccoli banchetti e per buffet freddi e caldi. A tal proposito Tramezziamo ha firmato feste nei locali più importanti ed esclusivi del Lazio. La scelta è accuratissima sia per la selezione delle materie prime, sia per l’utilizzo delle più moderne tecnologie di produzione e confezionamento. I prodotti, infatti, si caratterizzano per l’alta qualità, la genuinità e la tradizione; naturali e semplici, vengono curati artigianalmente secondo le norme HACCP. Il ciclo produttivo, il confezionamento ed il trasporto avvengono in tempi ristretti che permettono la consegna di un prodotto sempre fresco e la possibilità di un adeguato tempo di conservazione. Le qualità che contraddistinguono Tramezziamo sono, da sempre, capacità e flessibilità produttiva, che gli consentono di accontentare il più esigente dei clienti. Scegliere di entrare nel mondo di Tramezziamo conviene, perché spazio, tempo e sprechi di ogni tipo si riducono e si può calcolare fino al centesimo i propri costi. Inoltre si aggiunge la possibilità di avere a disposizione una gamma di più di 40 prodotti tra tramezzini, panini e insalate. Una vasta scelta che non potrà che esaltare ancora di più la propria attività di ristorazione. Ecco perché, inoltre, ricerca in tutta Italia fornitori specializzati per garantire i più alti standard qualitativi.

Sushi per tutti… in franchising

Ambizione, audacia e grande passione per la cucina nipponica, oltre che per quella italiana hanno spinto due giovani cuoche trentenni a realizzare il sogno di creare un brand in franchising. La Susheria è il ristorante con casa madre a Ravenna dove la tradizione nipponica del sushi incontra i sapori italiani, dando vita ad un menù fresco, attento alle esigenze alimentari della società contemporanea. Il claim del brand è #sushipertutti, ma rispettando le diversità alimentari di ognuno. Offrono, infatti, specialità rivisitate a seconda delle esigenze di ciascun palato, con un menù vario e con una vasta scelta anche di piatti vegetariani e vegani e valorizzando la materia prima ittica e le classiche ricette nipponiche con pregiati prodotti della cucina italiana. Il tutto coronato dall’idea di rendere la formula de La Susheria replicabile anche per imprenditori che non sono già nel campo della ristorazione. Il prodotto lanciato dalle due cuoche ravennati è fatto con ingredienti di qualità facilmente reperibili e procedure standardizzate per una trasmissione veloce e chiara, ottenendo una proposta innovativa e fuori dagli schemi, dalla grafica agli abbinamenti. La giovane sushi-chef Talita Martini garantisce: chi crede nel progetto viene ricompensato. L’affiliazione al marchio La Susheria è, infatti, una novità nel panorama della ristorazione giapponese fusion; il brand, grazie a una grafica accattivante, giovane e d’impatto, sa catturare l’occhio di un target vario di pubblico.

Ok a fusione Essilor-Luxottica

A poco più di un anno e mezzo dall’annuncio avvenuto a metà gennaio dello scorso anno, Luxottica ed Essilor hanno ottenuto l’ultimo via libera all’operazione di fusione tra i due gruppi, dalla quale nascerà un colosso del settore dell’occhialeria, con ricavi combinati superiori a 16,5 miliardi di euro e oltre 140 mila impiegati e addetti, distribuiti in più di 150 paesi. Tra le restrizioni indicate dal regulator di Pechino spicca che il gruppo risultante dalla fusione non potrà vietare ai venditori di occhiali cinesi di vendere anche i prodotti della concorrenza, esclusi store monomarca e di quelli in franchising. Inoltre, le autorità locali dovranno essere informate preventivamente nel caso in cui EssilorLuxottica volesse promuovere operazioni di M&A sul territorio cinese. L’operazione Essilor/ Luxottica resta ancora in attesa di un unico via libera, quello delle autorità antitrust turche, che però non è vincolante. Lo schema dell’accordo tra i due gruppi prevede che la holding Delfin di Leonardo Del Vecchio diventerà il socio principale del nuovo gruppo con una quota tra 31 e 38%.

Ok a fusione Essilor-Luxottica

A poco più di un anno e mezzo dall’annuncio avvenuto a metà gennaio dello scorso anno, Luxottica ed Essilor hanno ottenuto l’ultimo via libera all’operazione di fusione tra i due gruppi, dalla quale nascerà un colosso del settore dell’occhialeria, con ricavi combinati superiori a 16,5 miliardi di euro e oltre 140 mila impiegati e addetti, distribuiti in più di 150 paesi. Tra le restrizioni indicate dal regulator di Pechino spicca che il gruppo risultante dalla fusione non potrà vietare ai venditori di occhiali cinesi di vendere anche i prodotti della concorrenza, esclusi store monomarca e di quelli in franchising. Inoltre, le autorità locali dovranno essere informate preventivamente nel caso in cui EssilorLuxottica volesse promuovere operazioni di M&A sul territorio cinese. L’operazione Essilor/ Luxottica resta ancora in attesa di un unico via libera, quello delle autorità antitrust turche, che però non è vincolante. Lo schema dell’accordo tra i due gruppi prevede che la holding Delfin di Leonardo Del Vecchio diventerà il socio principale del nuovo gruppo con una quota tra 31 e 38%.

Nuovo Ok a fusione Essilor-Luxottica

A poco più di un anno e mezzo dall’annuncio avvenuto a metà gennaio dello scorso anno, Luxottica ed Essilor hanno ottenuto l’ultimo via libera all’operazione di fusione tra i due gruppi, dalla quale nascerà un colosso del settore dell’occhialeria, con ricavi combinati superiori a 16,5 miliardi di euro e oltre 140 mila impiegati e addetti, distribuiti in più di 150 paesi. Tra le restrizioni indicate dal regulator di Pechino spicca che il gruppo risultante dalla fusione non potrà vietare ai venditori di occhiali cinesi di vendere anche i prodotti della concorrenza, esclusi store monomarca e di quelli in franchising. Inoltre, le autorità locali dovranno essere informate preventivamente nel caso in cui EssilorLuxottica volesse promuovere operazioni di M&A sul territorio cinese. L’operazione Essilor/ Luxottica resta ancora in attesa di un unico via libera, quello delle autorità antitrust turche, che però non è vincolante. Lo schema dell’accordo tra i due gruppi prevede che la holding Delfin di Leonardo Del Vecchio diventerà il socio principale del nuovo gruppo con una quota tra 31 e 38%.

Class Editori media partner del Salone Franchising Milano

Class Editori è da quest’anno media partner del  Salone Franchising Milano, giunto alla sua 33esima edizione. La fiera si terrà dal 25 al 27 ottobre nel quartiere di Fieramilanocity. Class Editory coprirà l’evento con i suoi media MF- Milano Finanza e Italia oggi, i magazine Class e Capital e il canale leader mondiale in economia e finanza Class CNBC (507 di Sky e streaming su milanofinanza.it). Verrà anche prodotto uno speciale del mensile Capital dedicato a questo tema, per dare spazio agli argomenti più interessanti della manifestazione. Il Salone  Franchising Milano è l’unica fiera nazionale del franchising ed è un importante punto di riferimento della filiera del commercio in affiliazione: in questa edizione parteciperanno la filiera del mondo dell’affiliazione, 200 catene distributive e tutti i player istituzionali e delegazioni internazionali.

Teddy, una nuova frontiera nel comparto del fashion

Teddy, gruppo che opera nel comparto dell’abbigliamento dal 1961 e guidata da Alessandro Bracci, è l’unico gruppo in grado di competere, a livello nazionale, con colossi come H&M o Inditex. il 2017 ha visto una crescita dei ricavi del 3,2%, di cui oltre la metà proveniente dai 42 Paesi esteri in cui il gruppo è presente. Il settore dell’abbigliamento, travolto dalla “rivoluzione digitale” e dalle tematiche sulla sostenibilità ambientale, è in piena trasformazione. A questi cambiamenti, Teddy ha risposto migliorando la qualità servizio, investendo sui dipendenti. dei quasi 700 punti vendita nel mondo, ben l’84% è in franchising, e i dipendenti sono aumentati del 12,3%, fino a 2871, tra i quali molti giovani esperti di marketing per capire il presente e guardare al futuro. Il gruppo ha chiuso il 2017 con 83,3 milioni di ebitda, e una posizione finanziaria di 65,4 milioni, con 11,4 in più rispetto all’esercizio precedente.

Old Wild West alla conquista della Francia

Cigierre punta a replicare in Francia il successo raggiunto in Italia. Marco Di Giusto, fondatore e ad di Cigierre, ha acquistato, con un investimento di 15 milioni, 9 ristoranti della catena El Rancho nei centri commerciali dell’area parigina, che verranno presto riconvertiti in Old Wild West. Oltre a questi, verranno inaugurati altri locali, seguendo l’obiettivo di 18 ristoranti nel 2019 e circa 40 nel 2020. Il mercato francese ha dimostrato di essere interessante: i primi 3 locali della catena hanno avuto un incremento dei coperti del 15% e uno scontrino medio di 16€. A livello nazionale, sono previste circa 40 inaugurazioni di tutte le insegne nel portafoglio. Il giro d’affari del 2018 di Cigierre dovrebbe ammontare a 450 milioni, in linea con il budget, e una rete di 345 ristoranti, rispetto ai 300 del 2017.