Diventa affiliato NAU!

Nau! ha una rete distributiva composta da circa 170 store, tra negozi diretti e in franchising

La formula in franchising è una reale opportunità di business anche per chi non è del settore, grazie al supporto professionale legato all’attività di ottico.

 

NAU!, il primo brand italiano di occhiali con negozi in Italia e nel mondo, rappresenta una scelta affidabile se si vuole investire su un business concreto con un’offerta fortemente distintiva e contemporanea, fondata su un prodotto esclusivo e di design, sempre a un prezzo facile.

NAU! è passione italiana per gli occhiali belli, unici, colorati e fatti bene, da indossare con gioia e da acquistare in modo rilassato e piacevole. La formula orientata al cliente e il modello di business basato sullo sviluppo sostenibile garantiscono un investimento redditizio e con un ritorno veloce.

Dalla scelta della posizione commerciale, alla ricerca, selezione e formazione del personale, oltre al supporto continuo nella gestione redditiva del punto vendita, NAU! fornisce ai propri affiliati assistenza a 360°, completa e continuativa tutto l’anno. La formula in franchising è una reale opportunità di business anche per chi non è del settore, grazie al supporto professionale legato all’attività di ottico.

Oltre a occuparsi dello sviluppo del layout del punto vendita, dalla progettazione iniziale fino alla fase finale di allestimento, NAU! supporta la crescita dei propri affiliati fornendo strumenti di marketing e comunicazione: periodicamente, infatti, vengono coinvolti in iniziative di comunicazione nazionali e locali, preventivamente testate presso punti vendita pilota.

Come ulteriore supporto alla crescita dei propri franchisee, NAU! organizza continui corsi presso i negozi e nel Centro di Formazione, con l’obiettivo di formare professionisti completi, preparati e capaci di trasmettere i valori del brand.

Per sollevare gli affiliati da rischi di magazzino e di elevato capitale immobilizzato, il prodotto viene riassortito solo sull’effettivo venduto, poiché tutto è allineato alle reali vendite del negozio. Questa modalità di approvvigionamento permette di eliminare rimanenze che altrimenti peserebbero economicamente sia sull’affiliato che sul cliente finale, garantendo un assortimento sempre fresco, in linea con le tendenze moda più attuali e incentivando così la clientela a tornare spesso in negozio.

NAU! ha una rete distributiva composta da circa 170 store, tra negozi diretti e in franchising, in Italia, Spagna, India, Iran, Malta, Messico, Estonia, Egitto, Emirati Arabi, Turchia e oltre 800 persone impiegate. L’80% degli affiliati ha più di un negozio, mentre il restante 20% è in attesa di una seconda location. Un fatto che dimostra la validità dell’offerta del brand e del suo modello di business.

Diventare affiliato NAU! significa entrare a far parte di un brand con un carattere distintivo e riconoscibile, un’azienda etica in forte espansione che pone al primo posto le persone, investendo nel domani di tutti quelli che vogliono farne parte.

MAGGIORI INFORMAZIONI SU NAU!

Re/max un brand in continua crescita

Il franchising rappresenta oggi una concreta opportunità di business, per i broker delle agenzie affiliate a cui RE/MAX offre un progetto testato e vincente

Il network immobiliare  sinonimo di innovazione tecnologica. Gli affiliati possono operare nel settore immobiliare da liberi professionisti ma con costi di gestione inferiori e contenuti, facendo parte di uno studio associato

 

Fondata nel 1973 da Dave e Gail Liniger, RE/MAX approda in Italia nel 1996 grazie alla lungimirante vision di Dario Castiglia, tutt’oggi alla guida del network immobiliare. Anno dopo anno RE/MAX, rafforza sempre di più la sua presenza a livello mondiale, dove oggi è presente in oltre 110 Paesi con più di 8.000 agenzie in cui operano 127.000 consulenti immobiliari affiliati.

REMAX è sinonimo di innovazione tecnologica. Fin dai primi anni di attività REMAX ha garantito standard tecnologici elevati e pionieristici per il settore. È stata, infatti, la prima organizzazione immobiliare ad avere un proprio sito web a livello mondiale che permette, anche oggi, a tutti i consulenti REMAX nel mondo di offrire ai loro clienti un servizio di alta qualità ed efficienza.

Il franchising rappresenta oggi una concreta opportunità di business, per i broker delle agenzie affiliate a cui REMAX offre un progetto testato e vincente, e a cascata anche per i loro affiliati che possono operare nel settore immobiliare da liberi professionisti ma con costi di gestione inferiori e contenuti, facendo parte di uno studio associato.

Premiata da Assofranchising con l’Italian Franchising Award 2018 per essere stata la Rete in franchising con la maggior crescita in Italia e riconosciuta da Federfranchising come il Miglior Master Franchisee in Italia, REMAX si conferma, sia per gli operatori del settore sia per il cliente, il miglior brand in franchising del settore immobiliare in cui lavorare e a cui affidarsi per comprare o vendere un immobile.

Sono i numeri a parlare per il network immobiliare. REMAX Italia ha chiuso il primo semestre 2019 registrando un incremento del 25.3% del fatturato aggregato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando i 37 milioni di euro. Il gruppo immobiliare in franchising, ha registrato nei primi 6 mesi dell’anno un aumento del 21% del numero di transazioni gestite direttamente dalla rete di oltre 3.700 professionisti affiliati, per un valore di circa 1.28 miliardi di euro.

“Attraverso la crescita e l’espansione del network sul territorio nazionale, stiamo continuando a registrare dati positivi. Nel primo semestre 2019 abbiamo siglato 69 nuovi contratti franchising e prevediamo l’apertura di altre 80 nuove agenzie affiliate entro la fine dall’anno. A fronte di questo percorso di espansione continua l’attività di reclutamento di consulenti immobiliari da inserire all’interno delle agenzie RE/MAX già operative e di quelle in apertura” – commenta Dario Castiglia, CEO & Founder RE/MAX Italia.

REMAX Italia prevede un ulteriore incremento in tutte le divisioni aziendali nella seconda metà dell’anno. “E’ un momento propizio per chi lavora bene nel mercato immobiliare e pertanto un momento propizio per REMAX che prevede per la fine dell’esercizio 2019 una crescita del fatturato aggregato del 25% ed una ulteriore espansione per numero di agenzie e di consulenti affiliati” – conclude Castiglia.

Tata Italia Franchising: diventare affiliato conviene

Tata Italia è una delle più importanti realtà italiane di retail nel settore calzature donna, uomo e bambino, sinonimo di prodotti fashion e di stile italiano

Un franchising a formula classica; è concesso un margine garantito anche in periodi di saldi, reso dell’invenduto a fine stagione, assistenza da parte dell’azienda madre praticamente 24/24, consulenza continua finalizzata al miglioramento delle performance del punto vendita.

 

Oltre cinquant’anni di tradizione ed esperienza nel campo della distribuzione delle calzature, passione per il mondo fashion e determinazione, sono gli elementi che nel 2000 hanno dato vita al progetto retail Tata Italia. Il progetto retail, in costante evoluzione, si arricchisce a partire dal 2013 della Formula Franchising, riscuotendo feedback sempre più positivi da parte di numerosi partner. Ad oggi sono oltre 100 i punti vendita Tata Italia (diretti + franchising). Tutto ciò ha contribuito e contribuisce ogni giorno, a far diventare Tata Italia una delle più importanti realtà italiane di retail nel settore calzature donna, uomo e bambino, sinonimo di prodotti fashion e di stile italiano.

IL FRANCHISING TATA ITALIA

La scelta del franchising è stata fatta per rendere ancor più noto il brand attraverso il trasferimento del know how ad altri imprenditori così da creare partnership di successo. Gli affiliati tipo sono imprenditori e società già affermate ma che vogliono diversificare la loro, già solida, rete di punti vendita, ed anche giovani imprenditori che si affidano all’ esperienza di Tata Italia per creare delle realtà territoriali solide. Realtà territoriali solide come è solida l’azienda infatti nel 2018 il fatturato è stato pari  € 47.000.000, con un volume d’affari di € 63.500.000. Il peso dei Franchising sul fatturato aziendale è del 25% circa.

IL PRODOTTO GARANZIA DI SUCCESSO

Tata Italia offre al cliente finale un prodotto fashion e di qualità a prezzi competitivi, attraverso un ottimo servizio di vendita e di post-vendita. Grazie a questo impegno, sempre più consumatori sono fedeli al brand garantendo la crescita nei profitti e la creazione di valore. Tata Italia offre al cliente una proposta attuale, completa e conveniente su tutte le categorie garantendo un assortimento con un ottimo rapporto qualità/prezzo per tutta la famiglia. Un piano promozionale attivo 365 gg l’anno che consente una forza attrattiva anche nei periodi commercialmente più lenti.

IL VANTAGGIO DI AFFILIARSI A TATA ITALIA

Per i potenziali nuovi affiliati il brand garantisce un’assistenza totale. Il franchisee fin dall’inizio viene seguito dagli uffici di sede e preparato a quello che si andrà a realizzare con l’apertura del punto vendita, successivamente prima dell’apertura si effettua uno stage in uno dei punti vendita direzionali per fargli conoscere da vicino il mondo Tata Italia e le sue procedure, infine, dopo l’apertura viene seguito costantemente da un coordinatore di area e supportato da tutti gli uffici di sede così da sentirsi parte integrande della realtà aziendale.

LE CARATTERISTICHE DEL FRANCHISING TATA ITALIA

Il franchising Tata è un franchising a formula classica; è concesso un margine garantito anche in periodi di saldi, reso dell’invenduto a fine stagione, assistenza da parte dell’azienda madre praticamente 24/24, consulenza continua finalizzata al miglioramento delle performance del punto vendita; di contro si chiede una fideiussione bancaria a garanzia della merce che viene affidata in conto vendita ed infine sostenere il costo degli arredi a layout Tata Italia. Vi è un margine garantito anche in periodo di saldi che viene detenuto dall’affiliato fin da subito in quanto le fatture merce sono già al netto del margine che viene loro riconosciuto. Obiettivi futuri in termini dell’azienda e di affiliazioni… continuare ad ampliare la rete franchising e direzionale nelle zone italiane in cui il brand non è ancora molto conosciuto, e proseguire con l’espansione all’estero. Di imminente apertura 2 punti diretti e 3 in franchising.

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34° Salone Franchising Milano, tre giorni di convegni e formazione

La manifestazione di riferimento per il mondo del franchising propone un ricco programma di incontri, dibattiti e occasioni di confronto per fare il punto su un settore in forte crescita.

Presenti oltre 200 marchi, tra cui le principali catene distributive del commercio in affiliazione

 

Milano, 25 ottobre 2019 – Si è inaugurata ieri la 34esima edizione del Salone Franchising Milano, la manifestazione organizzata da Fandango Club, agenzia di live communication. Anche quest’anno il Salone si conferma un appuntamento imperdibile per imprenditori e professionisti del settore, ma anche potenziali franchisee o semplici curiosi, che si sono dati appuntamento a Fieramilanocity sino a sabato 26 ottobre, per fare il punto su un settore che cresce a ritmi costanti, come dimostrano i risultati di questa tre giorni ricca di eventi, dibattiti e formazione.

 

Il Salone raccoglie quest’anno oltre 200 marchi, tra cui le principali catene distributive del commercio in affiliazione, per un totale di oltre 15mila visitatori attesi. Imprenditori e professionisti del settore, ma anche potenziali franchisee o semplici curiosi, si sono dati appuntamento a Fieramilanocity sino a sabato 26 ottobre, per fare il punto su un settore che cresce a ritmi costanti, come dimostrano i risultati di questa tre giorni ricca di eventi, dibattiti e formazione.

 

“Il franchising è un settore in salute che cresce con margini di sviluppo importanti e offre grandi opportunità di business – spiega Marco Moretti, Presidente di Fandango Club, agenzia che organizza l’appuntamento e il grande successo del Salone Franchising Milano 2019 ne è lo specchio: nella passata edizione il Salone ha registrato un +18% di superficie espositiva, con una risposta dei brand estremamente positiva. Diamo l’opportunità alle insegne di tessere nuove relazioni commerciali, favorire l’incontro tra franchisor e potenziali franchisee, matchare imprenditori interessati a sviluppare nuovi business seguendo formule di successo e lo facciamo con un format che piace al settore, perché dinamico ed efficace”.

 

Quest’anno il Salone compie 34 anni e si presenta al suo pubblico con una veste solo parzialmente rinnovata: stesso DNA di sempre, ma con ancora più occasioni di confronto e formazione, sempre in chiave esperienziale e sfruttando un driver efficace come la gamification, e con una veste estetica e funzionale più fresca, fruibile e generalista, senza dimenticare la professionalità.

“Il franchising è un settore vivace che offre grandi opportunità a target di interlocutori molto eterogenei per settore merceologico e budget – aggiunge Marco Moretti –. Saper cogliere le esigenze di chi si approccia per la prima volta a questo settore e ha bisogno degli strumenti per potersi orientare, così come di chi ne fa già parte e vuole vedere crescere la sua attività e fare rete, è una sfida che abbiamo colto con entusiasmo, portando il nostro know-how e una visione nuova e più “spettacolare” in un settore con grandi potenzialità ma che aveva bisogno di allargare i suoi orizzonti.”

 

La manifestazione propone un fitto programma di appuntamenti, suddivisi per aree tematiche e target di riferimento, con l’obiettivo di supportare l’incontro tra franchisor e franchisee , fornire competenze e strumenti agli espositori e alle aziende, ma anche ai potenziali imprenditori che vedono nel mondo del franchising un’opportunità di business, e nel contempo sviluppare innovazione nella filiera del commercio, sfruttando le leve dell’e-commerce, del marketing, dei servizi e delle tecnologie.

 

  • RET@IL INNOVATION FORUM

È l’appuntamento clou della 34esima edizione del Salone Franchising Milano. Un format nuovo, un’arena di discussione con panel specifici a numero chiuso, relatori internazionali e aziende gestita da Fandango Club in collaborazione con Jakala, prima martech company italiana che offre supporto in ambito strategico, analytics, digital e technology. La prima vetrina fisica in Italia per vivere e scoprire le più importanti e innovative proposte del mercato retail. Tanti i temi trattati, dal social selling alla normativa, dal ruolo del franchisee e del franchisor al welfare e alle tecnologie.

 

  • F-SCHOOL

Confermata una delle attività storiche del Salone, la Franchising School, un progetto formativo gratuito tenuto da professionisti del settore e pensato per chi si sta avvicinando al mondo del franchising.

Un format efficace e preciso, suddiviso in moduli, che tocca temi ad hoc con lo scopo di alfabetizzare e introdurre in maniera efficace al settore, fornendo pratiche indicazioni su come avviare e gestire l’attività.

Numerose tematiche legate al mondo di LinkedIn saranno trattate da Execus Connect to Social Selling, che conferma la propria presenza al Salone Franchising Milano anche quest’anno.

In ambito formativo, i visitatori potranno usufruire di F-4YOU, un servizio di consulenza gratuito, su prenotazione, riservato a espositori e visitatori che avranno a disposizione professionisti del settore per ricevere indicazioni, suggerimenti, pareri utili per fare il primo passo verso una nuova attività o svilupparne una già avviata. Il servizio viene erogato attraverso tre F-DESK – Business Idea, Counseling e Finanziamenti –, incontri one-to-one della durata di 30 minuti.

 

  • F-MEETING

Uno spazio riservato a chi già opera nel mercato del franchising, dove parlare di business e organizzare speech dedicati alle tematiche più interessanti del mercato o riunioni private tra franchisor e i loro potenziali affiliati.

 

 

“Il settore del franchising è sano e viaggia in controtendenza rispetto alla crisi che interessa anche il nostro Paese – commenta Antonio Fossati, Presidente Salone Franchising Milano –. I dati ci dicono che negli ultimi 6 anni il PIL è sceso del 7% circa mentre il settore del franchising è cresciuto del 5%, il che significa 12 punti percentuali di differenza, un dato che sottolinea come questo settore sia un’occasione per mettersi in proprio e fare business. Ci sono 200 mila occupati dipendenti o professionisti e imprenditori in questo settore, spalmati in circa 900 insegne del franchising presenti in Italia e sono 54 mila gli imprenditori che hanno scelto di mettersi in gioco e si sono affiliati alle insegne”.

 

Il settore del franchising offre l’opportunità di investire in molti settori merceologici diversi, ampiamente rappresentati al Salone Franchising Milano, dove i visitatori potranno avere una panoramica completa del mercato. Potranno inoltre raccogliere e confrontare informazioni e usufruire di numerosi servizi pensati per rispondere alle crescenti esigenze di un mercato che deve poter contare su reti organizzate e dinamiche, servizi efficienti, investimenti in marketing e comunicazione, strategie di internazionalizzazione che solo reti strutturate possono garantire.

 

“Il successo – prosegue Antonio Fossati – dipende da come mettiamo in pratica queste opportunità. Ci vogliono quattro elementi per avere successo nel mondo del franchising: talento, passione, budget e consapevolezza di fare impresa. È un lavoro che richiede competenze e il Salone ha un programma ricco di opportunità formative per chi desidera investire. Ogni giorno a disposizione dei visitatori c’è una Scuola Franchising che consente di acquisire gli strumenti necessari per partire: come fare un business plan, come cercare capitali ma anche desk di counseling per scoprire se sei tagliato per fare l’imprenditore e che tipo di motivazione hai alle spalle.”

Per info: www.salonefranchisingmilano.com | segreteria.bigevents@fandangoclub.com| 02 484834345

Burger King Italia miglior franchisee Burger King nella regione Emea

Milano, 22 ottobre 2019Burger King® Restaurants Italia ha vinto due prestigiosi riconoscimenti: il premio Best Franchisee EMEA 2019 e il Gold Crown Award. Alla presenza del management e dei franchisee provenienti da tutto il mondo in occasione della convention di Burger King che si è tenuta a Miami, Burger King Restaurants Italia – master franchisee dell’insegna Burger King® per il mercato italiano – è stata insignita dalla Burger King® Corporation dell’importante riconoscimento che premia il miglioramento continuo conseguito nel corso degli ultimi anni e con particolare efficacia nel corso del 2019.

L’azienda guidata in Italia da Andrea Valota ha ricevuto, inoltre, il premio di eccellenza “Gold Crown Award” assegnato in base alle performance di business raggiunte nei diversi ambiti, come vendite e transazioni, Profit & Loss, miglioramenti operativi e di immagine, tra i quali spiccano l’efficace implementazione dei kiosk interattivi e la realizzazione del primo BK® Café in Europa.

“Sono particolarmente orgoglioso di ricevere questi premi a nome di Burger King® Restaurants Italia – commenta Andrea Valota, Amministratore Delegato Burger King® Restaurants Italia – È un significativo riconoscimento per il grande lavoro svolto in questi anni da tutto il team italiano. Un lavoro in cui tutte le funzioni sono state coinvolte e dove il contributo di ciascuno di noi è stato fondamentale, senza dimenticare i tanti imprenditori italiani che hanno creduto nel nostro progetto e continuano a crescere insieme a noi. Questa gratificazione rappresenta uno stimolo ulteriore per continuare a costruire un futuro ancora più solido e profittevole per i nostri franchisee che fanno parte o opereranno nel sistema Burger King®”.

A proposito di BURGER KING® 

Fondata nel 1954, BURGER KING® è una delle catene di ristorazione più importanti al mondo. HOME OF THE WHOPPER® e BURGER KING® operano in oltre 17.700 sedi e servono più di 11 milioni di persone ogni giorno in oltre 100 paesi. Quasi il 100 per cento dei ristoranti BURGER KING® è di proprietà ed è gestito da affiliati indipendenti, molti dei quali ormai da decenni. BURGER KING® è di proprietà di Restaurant Brands International Inc. (TSX, NYSE:QSR), una delle più grandi aziende del mondo della ristorazione con oltre 30 miliardi di dollari nel sistema di vendita e oltre 25.000 ristoranti in 100 paesi. In Italia, dove il brand viene controllato dalla società BKSEE (BURGER KING® South Europe East), BURGER KING® è presente sin dal 1999, anno in cui ha aperto il primo punto vendita a Milano. Oggi sul territorio sono presenti oltre 200 ristoranti.

APRIRE FRANCHISING BURGER KING

 

Wash Dog: una beauty farm per cani

Il lavaggio per gli amici a quattro zampe self service 24 ore

Gli store Wash Dog si distinguono per il loro design molto minimale, sono innovativi, eleganti, moderni ed esclusivi.

Il format è stato pensato per offrire alla clientela un’esperienza unica basata su sensazioni di praticità, confort e serenità.

La storia del cane è cambiata, oggi il cane vive nelle nostre case, sale sui nostri divani, dorme sui nostri tappeti, gioca con i nostri figli ed è considerato sempre più un membro della famiglia. Questo è il motivo per il quale oggi è necessario mantenere pulito il proprio cane almeno una volta al mese e Wash Dog nasce proprio per risolvere questo problema offrendo la possibilità al cliente di provvedere personalmente all’igiene e alla cura del proprio amico in modo semplice, pratico e divertente.

IL SUCCESSO WASHDOG

Wash Dog nasce da un’idea di Emanuele Guerreschi che, credendo molto nel progetto, decise di aprire nel 2001 a Gessate in provincia di Milano, il primo lavaggio per cani self – service 24 ore. L’idea un po’ strana, si presentò però sin da subito come un successo, i clienti apprezzarono molto il sistema, erano tutti entusiasti, si soffermavano a riportare le loro impressioni relative al servizio ricevuto e molte erano le persone che chiedevano informazioni per poter aprire la stessa attività. Fu così che da un’idea inizialmente un po’ stravagante ma allo stesso tempo geniale, che Emanuele Guerreschi nel 2005 trasformò la sua idea in un’impresa in franchising che ad oggi nell’ arco di pochissimo tempo, conta sul territorio oltre 100 store attivi in Italia ed all’estero, oltre 30 store in imminente apertura, tra cui Barcellona e Monaco e oltre 550.000 utenti contenti e soddisfatti.

IL FORMAT E IL CONCEPT

Gli store Wash Dog si distinguono per il loro design molto minimale, sono innovativi, eleganti, moderni ed esclusivi. Il format è stato pensato per offrire alla clientela un’esperienza unica basata su sensazioni di praticità, confort e serenità, il tutto nel pieno rispetto dei propri affiliati che vivono lo store tutti i giorni e nella piena valorizzazione del Brand. Il Concept Wash dog richiede solo ed esclusivamente prodotti selezionatissimi, naturali, ecologici, biodegradabili, anallergici, delicati, e studiati appositamente per lavaggi frequenti.

LA WASH DOG CARD

Per poter accedere a tutti i servizi offerti dallo store, il cliente dovrà munirsi della Wash Dog Card, una tessera ricaricabile con microchip incorporato.
La card potrà essere ricaricata attraverso i dispositivi automatici posizionati all’interno dello store, offrendo così un servizio indipendente e completo ai clienti che potranno utilizzare in piena autonomia le attrezzature professionali presenti nello store, provvedendo personalmente alla cura del proprio cane anche 24 ore su 24. La card permette all’affiliato di avere il totale controllo dello store anche quando lo stesso non è presente, di avere i dati del cliente per trasmettere loro promozioni e comunicazioni generali in tempo reale, analizzare l’andamento dell’attività e non per ultimo di avere una liquidità sicura ed un incasso anticipato sul servizio da offrire. Il posto giusto dove prendervi cura del vostro amico, dal 2001.

I SERVIZI OFFERTI

Oggi Wash Dog non è più solo un lavaggio per cani self service ma grazie alla ricerca e allo sviluppo della corporate, è diventato una vera e propria beauty farm che rilascia una serie di servizi diversi ed innovativi. All’interno degli store i clienti potranno trovare il servizio di Toelettatura professionale effettuato da personale specializzato, l’innovativo e ricercato oxy dry, il servizio all’ossigeno attivo che permette al cliente di mantenere pulito e perfettamente igienizzato il proprio amico senza alcun utilizzo di acqua, si eseguono corsi di qualsiasi genere, il servizio di lavanderia professionale con relativo servizio “lascio e ripasso” per tutti coloro che non hanno tempo di attendere il lavaggio e l’asciugatura dei panni del proprio cane, il servizio di fitness per tutti i cani bisognosi di qualche terapia o semplicemente un po’ sovrappeso, il dog sitter, il taxy dog e tanti altri servizi a disposizione dei clienti. Wash Dog lavora ogni giorno per garantire ai propri clienti una serie di servizi di eccellenza da dedicare alla cura del proprio cane come uno di famiglia.

IL FRANCHISING WASHDOG 

Facendo parte dell’Associazione Assofranchising, Wash dog utilizza nei confronti dei propri affiliati un contratto regolato dalla legge italiana. Un contratto molto semplice, lo stesso prevede un Know out collaudato, un’esclusiva di zona, una royalties fissa, il supporto gestionale e tecnico, la presenza di personale, una superficie di circa 100 mq su fronte strada, visibilità, lo studio di potenzialità commerciale e di geomarketing, lo sviluppo progettuale e una durata pari a 5 anni rinnovabili.

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@redazione AZ Franchising

PORTOBELLO: LA NOSTRA FORZA E’ IL NOSTRO MODELLO DI BUSINESS

Intervista a Roberto Panfili, Direttore Generale e co-fondatore di Portobello.

Portobello è un’Azienda iper innovativa, che aiuta le altre aziende che vogliono fare pubblicità senza usare denaro ma anzi aumentando le vendite.

Il suo percorso formativo inizia in Apple, nel 1998, in coincidenza con il ritorno di Steve Jobs in Apple e il lancio nel Settembre del ’98  del primo Imac colorato. All’epoca Apple era una società in grande crisi ma lui ha creduto nel progetto e nella visione di Steve Jobs e insieme a suo fratello ha il primo Apple Center privato in Italia. Fu una scelta vincente, tutti sappiamo quello che ha creato Apple nei successivi 20 anni e la formazione è stata notevole. “Dovrò sempre ringraziare Apple per quanto fatto a livello professionale e lavorativo” E’ quanto afferma Roberto Panfili, Direttore Generale e co-fondatore di Portbello, azienda specializzata nel barter pubblicitario e settore retail. Roma è sicuramente la sua città, la città dove tutto è cominciato, dove sono nate le sue figlie e dove con fierezza rivendica di aver creato posti di lavoro.

Cosa voleva fare da piccolo?

“Sembra incredibile, ma come detto durante il discorso nel primo giorno di quotazione di Portobello, il mio sogno era  diventatare un imprenditore quotato in Borsa e ho coronato il mio sogno proprio il 13 Luglio del 2018”.

La sua azienda è una realtà molto giovane fondata nel 2016. Parliamo della sua storia professionale prima di Portobello…

“Come anticipavo, ho cominciato lavorando nel mondo Apple, nel 1998 quando Apple non era ancora il colosso che conosciamo oggi. Successivamente ho allargato il raggio d’azione ad altri Brand primari come Samsung, Nintendo e Lenovo.Come ultimo step ho lanciato un marchio di elettronica di consumo che ha raggiunto ottime vendite in  Italia sul Canale GDO e GDS”.

E arriviamo quindi a Portobello. Come e quando è nata l’idea di iniziare l’attività di compravendita di spazi pubblicitari e vendita retail tramite diversi canali?

“È stata una gestazione lunga e faticosa, condivisa con gli altri soci fondatori. L’impegno è stato tanto ma il risultato secondo me è eccezionale, la nostra forza è proprio il nostro modello di business così innovativo, che attraverso la sua circolarità aiuta le aziende a fare pubblicità senza usare cassa e il consumatore finale che può acquistare prodotti di grande qualità a prezzi francamente impossibili. L’aggettivo impossibile  è sicuramente forte, ma è quello che meglio rappresenta una proposta con prezzi così bassi su merce di qualità alta. Spesso il cliente  rimane stupito da una offerta così forte in termini economici”.

Cos’è esattamente Portobello?

“E’ un’Azienda iper innovativa, che aiuta le aziende che vogliono fare pubblicità senza usare denaro ma anzi aumentando le vendite. Lato cliente finale, Portobello è una catena di negozi che ambisce a diventare una importante catena di negozi Nazionale che vende prodotti di genere vario a prezzi più bassi di Amazon e del mercato web, pur permettendo al consumatore di toccare con mano il prodotto e ritornando ad esperienza d’acquisto di alto profilo nel negozio fisico.Siamo fieri di questo risultato, anche per le valenze sociali e etiche che  esso comporta”.

Qual è la peculiarità dei vostri prodotti e quali le ragioni del successo?

“I prodotti spaziano dal genere casalingo, abbigliamento, saponi, piccolo elettrodomestico, elettronica, gift, prodotti Natalizi. Inoltre il grande plus è la qualità dei prodotti offerti, nei negozi Portobello sono presenti solo prodotti di grandi marche e di buona qualità”.

Cosa vuol dire per lei essere all’avanguardia, essere pionieri. Voi nella vostra attività lo siete?

“Sì lo siamo, ad oggi non esiste nessuna Azienda neanche in Europa con le nostre caratteristiche, per essere all’avanguardia bisogna osare, gettare il cuore oltre l’ostacolo e spesso sbagliare prima di raggiungere il risultato. Nella fase iniziale bisogna credere in quello che tutti vedono come impossibile e bisogna avere il coraggio di rischiare. Ma penso che tale atteggiamente sia nel DNA dell’impreditore che vede oltre”.

Cosa rappresenta oggi la sua azienda nel mercato del business?

“Una giovane realtà che attraverso il suo modello unico e innovativo ha raggiunto traguardi incredibili che ci hanno permesso di essere pramiati come migliore Start-up  del 2018 e progetto etico Anpit”.

La sua azienda è abbastanza matura per essere un business format franchising?  Se, si perché?

“Assolutamente sì, semplicemente perché il nostro format Retail è moderno, racchiude le esigenze del cliente (qualità e prezzi imbattibili) ed offre una esperienza d’acquisto di alto profilo”.

Che cosa rappresenta per la sua azienda il franchising?

“La visione a livello Nazione mantenendo gli stessi standard offerti dai negozi di proprietà. Per noi l’esperienza d’acquisto del negozio Top a Roma dovrà essere la stessa di un negozio in Provincia. Il cliente viene sempre al primo posto”.

Ad un potenziale affiliato perché consiglierebbe di scegliere il suo brand?

“Perché l’azienda partirà con una campagna di comunizione di alto profilo, perché in Italia la nostra proposta commerciale ha rese ineguagliabili e perché la nostra proposta sul Franchising tutela l’affiliato come nessun altro competitor possa fare”.

Qual è la sua più grande paura?

“Non riuscire a vivere tutte le esperienze meravigliose che la vita ci offre, ogni giorno può essere un nuovo inizio e non penso una sola vita sia sufficiente per vivere questa esperienza fantastica”.

Il più grande rimpianto?

“Di aver passato una parte della mia vita con delle priorità che oggi reputo sbagliate. Parlo di valori umani che ci rappresentano come persona, come essere umano”.

Ha un sogno nel cassetto ancora da realizzare?

“Fortunatamente ho tanti sogni da relizzare, un uomo senza sogni è come un uomo senza anima”.

Per concludere due domande. La prima: progetti futuri per lei e l’azienda?

“Portobello diventerà un insegna Nazionale, ammirata e riconosciuta, questo è l’obiettivo primario e il progetto principale. Il mio compito è aiutarla, insieme al resto del board e direzione, a raggiungere questo ambizioso traguardo”.

La seconda: Qual è la lezione più importante che la vita le ha insegnato?

“Che si può imparare dai propri errori, anzi un essere umano o un manager è migliore in quello che fa se ha sbagliato ed ha fatto esperienza dei propri errori. Sbagliare, commettere errori, aiuta a migliorarsi”.

“Nuove frontiere tecnologiche per la crescita delle reti”

SAVE THE DATE: Convegno WM Capital

“Nuove frontiere tecnologiche per la crescita delle reti”

Venerdì 25 Ottobre – Presso Palco Centrale, Salone Franchising Milano 2019

MODERATORE

Fabio Pasquali, CEO and Founder di WM Capital S.p.A,

RELATORE

Alessandro Ferrari, CEO and Co-Founder di Nextree S.r.l

RELATORE
Alessia Comoretto, Consulente di Prima Posizione S.r.l

RELATORE
Gianni Bientinesi, Chief Executive Officer di Business Intelligence Group Srl

SALONE FRANCHISING MILANO: Organizzato da Campus Fandango Club con Fiera Milano dal 24 al 26 ottobre 2019

Manca sempre meno all’apertura della 34° edizione del Salone Franchising Milano, l’unica fiera nazionale del commercio in affiliazione, che si terrà a Fieramilanocity da giovedì 24 a sabato 26 ottobre 2019.

Saranno presenti più di 200 brand tra cui alcune tra le maggiori catene commerciali franchisor (sulle 961 operative in Italia) e si attendono più di 17mila visitatori.

Il franchising cresce ancora e si afferma come la formula migliore per il commercio in Italia, registrando un giro di affari di oltre 25 miliardi di euro e dando lavoro a più di 200mila persone: dal 2014 ad oggi gli occupati sono cresciuti del 10,9%, i punti vendita dell’8,3% e il giro d’affari del 7,8%. In crescita anche il numero di punti vendita affiliati in Italia (+4,5%) e quelli in franchising all’estero (+7,6%). Sono tutti positivi i dati che emergono dal Rapporto Assofranchising Italia 2019.

Il Salone rappresenta un’occasione unica per chi intende avvicinarsi al franchising, in quanto consente di toccare con mano e valutare da vicino tutte le proposte delle maggiori catene commerciali, incontri B2B, ed un profilo edutainment che coniuga momenti informativi e formativi a eventi come il Talent Show per la migliore proposta di nuovi concept retail.

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@redazione

Come pianificare una campagna pubblicitaria

Pianificare una campagna pubblicitaria significa progettare e realizzare una vera e propria esperienza.

La pubblicità che vediamo è solo la punta di un iceberg, il risultato di un processo di analisi e pianificazione che richiede alcuni passaggi obbligati.

Infatti, la campagna pubblicitaria rappresenta una delle strategie delle aziende e nelle decisioni che i consumatori prendono. «Il più antico mestiere non è quello che popolarmente si crede. Il primo mestiere lo ha inventato un serpente, o meglio Satana mascherato sotto le apparenze di un serpente». È così che Marco Vecchia (copywriter, planner e docente di teoria e tecniche della comunicazione pubblicitaria all’Università Statale di Milano) aveva descritto il mestiere del pubblicitario definendolo uno dei più antichi, anzi il primo ad essere stato creato [“Hapù. Manuale di tecnica della comunicazione pubblicitaria”, ed. Lupetti, Milano, 2003 p. 23].

Prima di tutto è fondamentale definire gli “obiettivi” che si intendono raggiungere

La semplice conoscenza, la notorietà, l’atteggiamento favorevole oppure il comportamento concreto. Per poter valutare il livello del loro raggiungimento, gli obiettivi devono essere “specifici”, “misurabili”, “accessibili”, “realistici” e “temporizzabili”.

E’ necessario determinare il “target group”

Stabiliti gli obiettivi è necessario determinare il “target group”, ovvero il gruppo di consumatori (segmenti) accomunati da caratteristiche simili (età, reddito, stili di vita, bisogni, ecc.) ai quale la campagna pubblicitaria è destinata. I destinatari sono tutti coloro che intervengono nel processo di acquisto, vale a dire gli influenti (come i medici, o i professori che, per il ruolo professionale che svolgono, hanno una capacità d’influenza totale o parziale sulla scelta dei consumatori), i consiglieri (come gli architetti o gli artigiani, che suggeriscono prodotti e marche), i distributori, gli opinion leader (come i personaggi pubblici o i giornalisti, che influenzano le mode) e la famiglia.

Con lo sviluppo di Internet come media pubblicitario, grazie all’affinamento estremo delle tecniche di segmentazione e attraverso la pratica del marketing one-to-one, sono possibili, anche comunicazioni incredibilmente personalizzate dove il target non è più una massa indistinta ma l’individuo specifico.

Occorre individuare il “cosa” comunicare e il “come”.

Secondo la prospettiva creativa, la “copy strategy” prende in considerazione i punti chiave di una campagna. Oltre al target, vengono definiti: “consumer benefit” (il beneficio, che il consumatore può ottenere), “reason why” (l’argomentazione o la prova dei fatti impiegata a sostegno della promessa fatta ai consumatori), supporting evidence (la caratteristica del prodotto che avalla la credibilità del benefit o della reason why), “tone of voice” del messaggio (l’espressione del carattere e della personalità che si vogliono costruire per un prodotto, un servizio o una marca). La copy strategy ha la funzione di garantire, nel tempo e fra i mezzi, continuità e coerenza contribuendo a caratterizzare la comunicazione, agli occhi dei consumatori.

Di fronte a un’offerta smisurata e trasversale di possibili spazi e investimenti, con la pianificazione dei media si arriva a scegliere i mezzi più idonei per raggiungere gli obiettivi di comunicazione e il target selezionato, in un determinato periodo di tempo e con il budget stabilito.

La strategia di comunicazione, quindi, contiene tutte le indicazioni necessarie per pianificare una campagna pubblicitaria: un mix coordinato e programmato di attività in grado di legare tra loro le differenti piattaforme mediatiche, in cui l’elaborazione dell’idea creativa costituisce l’aspetto più caratteristico.

 @Stefania Giuseppetti

IKEA dice addio al catalogo cartaceo

Il catalogo Ikea 2020 – quello in cui i prodotti in plastica sono ricavati da materiali rinnovabili o riciclabili – è arrivato, puntuale.

Ma solo in versione digitale e solo per pochissimi, secondo un criterio del tutto casuale, anche in un numero limitato di copie cartacee. La scelta di ridurre la distribuzione del catalogo classico ikea è stata motivata dal retailer con l’impegno a limitare l’impatto sull’ambiente e comunicata con una campagna sugli account social di Ikea. La strategia di riduzione delle copie cartacee non riguarda solo l’Italia – in Danimarca l’agenzia Hjaltelin Stahl ha ideato la campagna OOH ‘The Missing Collection’ in cui i prodotti si vedono in trasparenza, in Spagna McCann ha scelto fare ‘spoiler’ presentando il catalogo come se fosse una serie TV – e comunque il catalogo sarà sempre disponibile nei negozi, chissà se provocando un aumento del traffico nei punti vendita.

 

@Redazione AZ Franchising