Primadonna rinnova la propria presenza su AZ Franchising

Primadonna, 105 milioni di Euro il fatturato nel 2019 per l’azienda leader nel settore di calzature e accessori per la donna

WM Capital, realtà specializzata nel Business Format Franchising che promuove la crescita delle imprese attraverso lo sviluppo di sistemi a rete in Italia e all’estero, quotata sul mercato AIM Italia, ha rinnovato l’accordo con PRIMADONNA Spa, società che opera nel settore della commercializzazione al dettaglio di calzature donna e relativi accessori a marchio Primadonna Collection, attraverso la propria rete composta ad oggi da 350 punti vendita in franchising e diretti ubicati su tutto il territorio nazionale ed estero.

L’accordo prevede la presenza di PRIMADONNA con il brand Primadonna Collection, sul Magazine Franchising e sul portale www.azfranchising.com fino a giugno 2022, con l’aggiunta del nuovo servizio di video intervista che consentirà al management di spiegare l’offerta e le evoluzioni del brand. Attraverso questa sottoscrizione Primadonna conferma la fiducia in AZ Franchising come canale specializzato di settore nella ricerca di affiliati di qualità.

Fabio Pasquali, Amministratore Delegato di WM Capital, ha dichiarato: “Primadonna, nostro cliente storico da oltre 20 anni, risponde alle sfide del mercato, non solo rinnovando la sua campagna sui nostri canali ma dimostrando come le aziende leader di settore si muovano in controtendenza cercando di anticipare il mercato investendo nei periodi più difficili con la ferma convinzione di trarre beneficio dalla ripartenza”.

PRIMADONNA Spa ha avviato il suo progetto franchising nel 2006, contraddistinguendosi per il suo concept sobrio ed elegante e con una formula commerciale sempre aggiornata, in grado di suscitare interesse, affiliazioni e riconoscibilità del marchio.

 

Everli, Omia e Treedom insieme per il pianeta

Dal 19 al 25 aprile, i prodotti Omia acquistati online sulla piattaforma contribuiranno a dare vita alla “Foresta Everli Omia” con Treedom

In occasione della Giornata mondiale della Terra, che si celebra oggi, 22 aprile, Everli, il marketplace della spesa online, annuncia un’iniziativa green in collaborazione con Omia e Treedom, per sensibilizzare i propri utenti alla salvaguardia del pianeta.

Dal 19 al 25 aprile, infatti, coloro che sceglieranno di acquistare online due prodotti Omia inclusi nella sezione Cashback di Everli, riceveranno un albero che sarà piantato a distanza tramite il sito web di Treedom e che diventerà parte di una vera e propria foresta globale.

“Collaboriamo da tempo con il brand Omia, con cui condividiamo una forte attenzione e sensibilità verso il tema della salvaguardia ambientale. Per questo siamo felici di coinvolgerli nell’iniziativa”, spiega Margherita Galluzzo, Marketing Manager di Everli in Italia“Attraverso questo progetto, infatti, vogliamo sostenere la mission di Treedom, e contribuire per quanto possiamo all’assorbimento di CO2, alla tutela della biodiversità, alla riforestazione e al contrasto alla desertificazione globale. E grazie al supporto di tutti i nostri utenti, siamo certi di poter dare un contributo importante”.

Come funziona l’iniziativa?

Partecipare alla call eco-friendly di Everli è semplice: basta collegarsi al sito e inserire a carrello due prodotti Omia a scelta tra quelli presenti nella categoria Cashback, dai prodotti per l’igiene e la cura personale, a soluzioni per il trattamento dei capelli e del viso. Una volta concluso l’acquisto, ed entro 48 ore dall’ordine, l’utente riceverà un link che certificherà la piantumazione di un albero da parte di Treedom e attraverso il quale sarà possibile iniziare a seguirne la storia a distanza, sulla pagina dedicata, il Diario dell’Albero.

Inoltre, fino al 2 maggio, tutti gli utenti che effettueranno un ordine su Everli – indipendentemente dai prodotti che sceglieranno di acquistare – potranno abbracciare la causa e acquistare un albero su Treedom usufruendo di un codice sconto dedicato.

La “Foresta Everli” sarà visibile nella landing dedicata, e includerà un totale di 400 alberi in Camerun, Kenya, Tanzania, Ecuador.

La salvaguardia del pianeta passa anche dal carrello: per ulteriori informazioni e suggerimenti per una spesa sostenibile, sui canali social di Everli saranno diversi i contenuti che in questi giorni forniranno consigli utili per adottare un comportamento a basso impatto ambientale anche durante la spesa.

Original Marines apre 20 nuovi punti vendita e crea 100 posti di lavoro

Original Marines non si ferma nonostante la pandemia e raggiunge il traguardo di circa 500 store monomarca in Italia. Operazione che ha portato alla creazione di 100 nuovi posti di lavoro.

Original Marines continua ad investire per la crescita dei negozi in location di grande qualità mettendo al centro la vicinanza, la forza del rapporto con il proprio network e l’attenzione ai clienti.I

Inoltre l’azienda durante questi mesi ha potenziato le attività di formazione della rete di vendita ed avviato importanti iniziative sui canali digitali, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente l’omnicanalità.

Antonio Di Vincenzo, Presidente Original Marines

“Guardiamo al futuro con ottimismo e investiamo sul territorio, dando un forte segnale al mercato, perché vogliamo continuare a crescere – commenta Antonio di Vincenzo, Presidente di Original Marines – Sono convinto che una rete di negozi capillare rappresenti un valore e un punto di forza.”

Prosegue: “Oggi la sfida è proprio riuscire a coniugare il canale on line con il retail fisico che nella moda è fondamentale per poter vedere e toccare i capi. Il nostro obiettivo è arrivare a circa 550 negozi, con focus sulla penetrazione nelle aree geografiche in cui siamo ancora poco presenti”.

L’inaugurazione di tutti i punti vendita Original Marines è svolta nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste dalla normativa vigente.

Marketing digitale: opportunità e consigli

*di Andrea d’Agostini Entrepreneur, Creative, Speaker

Andrea d’Agostini

Il mercato è cambiato ad una velocità siderale negli ultimi mesi. Assistiamo in questo momento ad una grande evoluzione, fatta di opportunità che richiedono lo sviluppo di nuove competenze.

Dire che il marketing è cambiato è in effetti riduttivo. Il marketing non è cambiato, è l’intero ecosistema del mercato ad aver accelerato un’evoluzione.

Il mio gruppo opera in diversi mercati, dall’energia, all’industria, all’intrattenimento e tecnologia. La nostra core competence è sempre stata il marketing, la comunicazione e creatività, che abbiamo usato come leva per sviluppare tutti i nostri business.

 

Il marketing è un gioco di attenzione, idee ed opinioni. Quindi, da dove partire?

La prima fase nello sviluppo di una nuova strategia sono le domande:

  • Che piattaforme usa il vostro target per formarsi un’opinione o per sviluppare una propensione all’acquisto in relazione al prodotto servizio che voi offrite?
  • Che cosa legge?
  • Cosa Segue? E cosi via…

In sostanza, se non l’avete ancora fatto, è fondamentale che entriate in contatto con il vostro target, e lo suddividiate in sotto gruppi, e poi scopriate tutto quello che potete su di loro. Questo ovviamente impone al brand/all’imprenditore/al team di essere costantemente in comunicazione con il proprio target ed avere degli strumenti di monitoraggio efficaci.

Automazione e lo sviluppo di funnels di vendita

Uno degli step da effettuare nella digitalizzazione della vostra impresa è la creazione di automazione e lo sviluppo di funnels di vendita.  La piattaforma che usiamo è:  SalesJet. Ho scoperto SalesJet alcuni anni fa, quando il progetto era ancora all’inizio e sono diventato il primo investitore, prendendo poi la carica di co-founder. Con SalesJet potete costruire le vostre pagine, i vostri siti, creare automazione con l’invio di email, SMS, telefonate e molto altro. Tutto in una soluzione e molto economico. Presenta un’ampia base di conoscenza, tutorials ed il servizio clienti è davvero veloce e dedicato. Clicca Qui per saperne di più ==> SalesJet

Analisi del mercato, 4 soluzioni per scoprire che cosa il target sta cercando:

  1. Answer the public – Si tratta di uno strumento che in base alle parole chiave legate al tuo business (esempio Assicurazioni Torino oppure Cioccolato oppure Immobiliare etc) offre una panoramica di cosa le persone stanno cercando in questo momento, con le esatte espressioni usate.
  2. SmilarWeb – Ti consente di monitorare come i competitors stanno ottenendo traffico, da che siti ricevono traffico di affiliazione, e su quali piattaforme sono maggiormente attivi. Puoi quindi creare advertising sui medesimi siti oppure sviluppare una presenza sulle stesse piattaforme che i competitors usano.
  3. Metahashtag – Qui puoi selezionare hashtags relativi al tuo settore e scoprire quale tipologia di posts funzionano meglio e ricevono più interazioni, puoi anche individuare influencers adeguati al tuo target e contattarli per delle promozioni.
  4. InterestExplorer – Con questo strumento puoi individuare interessi nascosti e non messi in evidenza su facebook, e cosi sviluppare ads meno costose con interessi poco usati dai competitors.

Le piattaforme sulle quali insistere dal punto di vista dell’advertising e del contenuto

  1. ADS: Facebook appare essere ancora la più economica per il momento, tuttavia, Pinterest sta dando risultati molto interessanti.
  2. Visibilità organica: Molto più interessante è tuttavia in questo momento la visibilità organica che potete sviluppare usando LinkedIn e TikTok. La vostra strategia di contenuto dovrebbe essere dedicata a queste due piattaforme. Per aiutarvi nella costruzione della strategia stessa, potete usare uno strumento che si chiama LinkedHelper e vi consente di rendere automatica la crescita della vostra audience e l’invio dei messaggi su Linkedin. È uno strumento molto utile che usiamo con i nostri clienti per aiutarli a sviluppare un’audience in target ed interessata.

Ovviamente c’è molto di più da sapere, ma desideravo darvi alcuni spunti operativi che fossero immediati per voi, e che possiate mettere in pratica subito. Sul mio canale youtube, potete raccoglier maggiori informazioni, ci sono un sacco di materiali gratuiti. Se invece avete già un background in marketing e siete piuttosto avanzati nelle vostre strategie, contattatemi attraverso il mio canale oppure, su facebook o ancora usando la mail supporto@adyproduction.com il mio team è molto attento a dare seguito alle comunicazioni. Spero che questi spunti vi siano di aiuto nel raggiungere i vostri obiettivi. Fatemi sapere cosa vi potrebbe essere di aiuto per migliorare il vostro business. Quali difficoltà state incontrando e quali sono le barriere principali che vedere per la vostra espansione.

Nuovo Selfiemployment: in aiuto dell’imprenditoria femminile

*Di Francesca Paleari – Founder & General Manager Obiettivo Sviluppo

Donne e impresa, il divario, in questo 2020, non solo non si è ridotto, ma la crisi economica derivante dalla pandemia Covid, purtroppo, l’ha acutizzato ancor di più.

Il Nuovo Selfiemployment è un prestito a tasso zero per giovani, donne e disoccupati. L’incentivo è rivolto ai NEET, donne inattive e disoccupati di lunga durata con una forte attitudine al lavoro autonomo e all’imprenditorialità e che hanno voglia di mettersi in gioco. Per poter accedere al finanziamento bisogna essere residenti nel territorio nazionale e appartenere a una delle seguenti categorie:

  • NEET (Not in Education, Employment or Training), vale a dire persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda si sono iscritti al programma Garanzia Giovani entro il 29esimo anno di età e non sono impegnati in altre attività lavorative e in percorsi di studio o di formazione professionale;
  • donne inattive, vale a dire donne maggiorenni che al momento della presentazione della domanda non risultano essere occupate in altre attività lavorative;
  • disoccupati di lunga durata, vale a dire persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda non risultano essere occupati in altre attività lavorative ed hanno presentato da almeno 12 mesi una dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID).

Le donne inattive e i disoccupati di lunga durata non necessitano di essere iscritti a Garanzia Giovani.

Quali sono le iniziative ammesse? Anzitutto, possono chiedere i finanziamenti le seguenti realtà:

  • imprese individuali; società di persone; società cooperative/cooperative sociali, composte al massimo da 9 soci, sia già costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive, sia non ancora costituite, a condizione che vengano costituite entro 90 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni;
  • associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive

Cosa finanzia? il Nuovo Selfiemployment finanzia con prestiti a tasso zero l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da NEET, donne inattive e disoccupati di lungo periodo, su tutto il territorio nazionale.

Le domande possono essere inviate dalle ore 12.00 del 22 febbraio 2021; non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le richieste di finanziamento vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo. Questa misura è a valere sulle risorse del Fondo Rotativo Nazionale Selfiemployment gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).

NUMBERS

L’agevolazione consiste in un intervento finanziario pari al 100% dei progetti di investimento con un importo compreso tra 5.000 e 50.000 euro, in 3 diverse tipologie di finanziamenti:

  • microcredito da 5.000 a 25.000 euro
  • microcredito esteso da 25.001 a 35.000 euro
  • piccoli prestiti da 35.001 a 50.000 euro (senza interessi, senza garanzie, rimborsabili in 7 anni con rate mensili, 12 mesi di preammortamento).

SPESE ED ATTIVITÀ

Possono essere finanziate le iniziative in tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, come ad esempio turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi, servizi alla persona, servizi per l’ambiente, commercio, ICT. Tra le classi di spesa, possono essere finanziate spese quali strumenti, attrezzature e macchinari, hardware e software, opere murarie (entro il limite del 10% del totale delle spese in investimento ammesse), spese di gestione (ad esempio locazione di beni immobili, utenze, comunicazione, materie prime, salari e stipendi).

TIMING

Una volta ottenuto il prestito, l’assegnatario deve impegnarsi a costituire la società entro 3 mesi e completare il progetto finanziato entro 18.

Sempre in ambito di imprenditorialità femminile, da segnalare le Misure per l’autoimprenditorialità – Nuove imprese a tasso zero, gestito dal MISE, Ministero dello Sviluppo Economico. La principale novità di questa iniziativa è che non è più rivolta prevalentemente ai giovani fino a 35 anni, ma anche alle donne indipendentemente dall’età; inoltre, particolare non da poco, è applicabile non più nelle sole aree svantaggiate ma in tutto il territorio nazionale. Questa misura non prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto, ma solo la concessione di mutui agevolati a tasso zero, per investimenti fino a 1,5 milioni di euro (per singola impresa). Possono presentare la domanda di accesso alle agevolazioni le imprese costituite al massimo da 12 mesi e anche le persone fisiche che intendono costituire una società.I progetti agevolabili devono prevedere investimenti nei seguenti settori principali: produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi, in qualsiasi settore; commercio e turismo.

Le donne ci sono, Obiettivo Sviluppo anche.

Italiani consumatori consapevoli: amano lo shopping, ma..

Gli italiani amano fare acquisti, ma sono consapevoli e attenti a non superare i propri limiti finanziari. È quanto emerge da una nuova ricerca condotta da Klarna, leader nei servizi di pagamento e di acquisto. Se più di 8 italiani su 10 non rinunciano allo shopping, la maggior parte di loro presta infatti attenzione a non esagerare, tanto che quasi 9 intervistati su 10 confermano di riuscire a gestire entrate e uscite in modo da risparmiare tutti i mesi.

Sì allo shopping, ma con moderazione

L’indagine ha mostrato che i consumatori italiani amano fare acquisti, ma nel rispetto delle proprie possibilità di spesa: solo il 4% si lascia andare allo shopping sfrenato. Il 44% acquista ciò che piace, pur facendo attenzione a non sforare un limite di budget prestabilito, mentre 1 intervistato su 4 (20%) preferisce aspettare i saldi per soddisfare i propri desideri. Un ulteriore 18% ha ammesso di cedere talvolta alla tentazione, ma è capace poi di frenarsi negli acquisti successivi. Gli altri (13%) sembrano invece essere votati al risparmio, dichiarandosi disposti a trattenersi e comprare solo ciò che si possono effettivamente permettere, se non il minimo indispensabile.

Gli italiani sono professionisti del risparmio

1 italiano su 2 riesce mettere da parte somme costanti su base mensile. Non solo: pur senza regolarità, un altro 38% del campione riesce comunque a risparmiare qualcosa tutti i mesi, mentre un ulteriore 10% – pur spendendo tutto ciò che guadagna – fa attenzione a non andare in rosso sul conto.

La predisposizione al risparmio sembra non aver risentito del cambio di passo che si è registrato nell’ultimo anno. Nonostante il 74% degli intervistati abbia confermato di aver iniziato a fare maggior ricorso ai pagamenti cashless, più di 2 su 3 (69%) hanno spiegato di non essere portati a spendere di più facendo uso di sistemi elettronici.

Gli italiani si dimostrano attenti e consapevoli del fatto che una corretta gestione del denaro si basa su verifiche regolari del proprio conto corrente. L’attenzione ai conti correnti è molto alta: quasi la metà (47%), infatti, controlla i movimenti bancari con cadenza settimanale, mentre uno su quattro (25%) lo fa nel day by day. Non sorprende, quindi, che la maggior parte del campione non si faccia prendere alla sprovvista dagli addebiti automatici.

Le App: un modo per gestire e controllare facilmente le spese

Anche se parsimoniosi e lungimiranti gli italiana non sono esenti dallo stress della gestione delle finanze.

In aiuto arrivano le app, utilizzate da 2 italiani su 3 per controllare e pianificare le spese in modo semplice e intuitivo. Se il 35% fa ricorso ad app di terze parti per l’amministrazione del budget, il 32% del campione fa invece unicamente affidamento ai servizi di digital banking. Gli over 55enni, invece, si dimostrano più tradizionalisti: quasi la metà di loro (44%) continua infatti a preferire l’estratto conto cartaceo rispetto alla gestione tramite smartphone o PC.

Come spiega Francesco Passone, country manager Italia di Klarna, “gli italiani sono attenti alle spese e sanno scegliere le occasioni migliori: la ricerca condotta mostra, infatti, che il 74% di loro sarebbe propenso ad incrementare i propri acquisti se potesse dividerli in 3 rate”.

Continua: “Ci si sta dirigendo verso un’esperienza sempre più orientata al digitale: se da un lato questo porta a una progressiva semplificazione dei processi, dall’altro implica anche una presa di responsabilità da parte di banche e servizi di pagamento, che devono saper supportare i consumatori con policy che ne tutelino l’integrità finanziaria e li aiutino a gestire i pagamenti in modo consapevole e privo di rischi”.

Parola d’ordine: acquisti consapevoli

Da sempre attenta alle esigenze dei consumatori, Klarna pone il benessere finanziario dei propri utenti al primo posto insieme all’esperienza di acquisto e per questo offre un piano rateale dalle policy trasparenti, che se da un lato prevede un periodo di cortesia per far fronte a eventuali ritardi nei pagamenti, dall’altro consente anche di saldare le rate in anticipo. Essere a fianco dei consumatori significa incoraggiare acquisti consapevoli e sempre sotto controllo: proprio per questo, Klarna limita a 3 gli acquisti contemporanei e pone, per ciascuna transazione, un limite di pagamento prefissato.

Per maggiori informazioni: https://www.klarna.com/it/benessere-finanziario

Con Plan Buy non un prodotto, ma un’esperienza di acquisto

Intervista a Giuseppe Lovera, affiliato Plan Buy: “Il cliente deve raccontare la casa dei suoi sogni, al resto pensa l’azienda. Inoltre, la costanza e l’impegno premieranno l’affiliato con risultati inaspettati e sicuramente piacevoli”

Il metodo Plan Buy è sicuramente qualcosa di diverso dalla comune visione della realtà immobiliare. Offre si un prodotto finito, ma affiancato ad un’esperienza. “Proprio questa esperienza rende il prodotto unico – afferma l’architetto Giuseppe Lovera, affiliato Plan Buy – che porta il cliente in una dimensione di comfort che, nella ricerca di una casa, difficilmente viene riscontrata”.

Un’affiliazione a costo zero. Con Plan Buy si può iniziare una attività imprenditoriale senza investimenti? 

“Dal punto di vista economico, assolutamente sì. Sarebbe riduttivo definire un inizio di attività imprenditoriale: PlanBuy, come tutte le professioni, richiede un investimento di tempo. Un investimento di tempo in cui sei protetto dai rischi che correresti da solo, con formazione, assistenza e esperienza diretta sul campo”.

Quali sono le caratteristiche principale dell’affiliazione. E come siete organizzati territorialmente?

“PlanBuy opera con un metodo ben oliato e che garantisce un servizio efficiente. I professionisti che intendono affiliarsi dovranno imparare il metodo e applicarlo al fine di ottenere risultati nel modo più sicuro e veloce possibile. Territorialmente l’azienda non conosce confini. Il potenziale si estende a tutto il territorio nazionale con un buon mercato immobiliare che garantisca un turnover sufficiente di immobili su cui poter lavorare. Ogni professionista lavora a stretto contatto con i propri colleghi, accogliendo i clienti in ufficio e visitando con loro gli immobili, interfacciandosi con le agenzie immobiliari e gli enti riguardanti ogni aspetto dell’acquisto”.

Un business legato al settore immobiliare, ma che non ha nulla a che vedere con l’agenzia immobiliare pura. Qual è il valore aggiunto di Plan Buy? 

“PlanBuy, come ho accennato, non vende solo un prodotto, ma offre un’esperienza di acquisto. L’acquisto più importante della vita delle persone. Il livello di qualità del prodotto finito, grazie allo studio preliminare estremamente approfondito delle esigenze del cliente, è imparagonabile con qualunque altro immobile allo stato di fatto disponibile sul mercato. L’altro grande valore aggiunto, ed è questa la vera forza del brand, è la semplicità con cui il cliente vive l’intera esperienza: il suo unico impegno è quello di raccontare la casa dei suoi sogni, al resto pensa l’azienda”.

Chi ricercate. Le caratteristiche di vostri potenziali affiliati? 

Il professionista PlanBuy è una persona che cura la propria professionalità fin dal primo giorno. Una persona che non ha paura di mettersi in discussione, che ha un obiettivo ben chiaro e che ha la forza di investire parte del suo tempo per un futuro professionale roseo, pieno di soddisfazioni ed estremamente dinamico. Il tempo, la costanza e l’impegno premieranno l’affiliato con risultati inaspettati e sicuramente piacevoli”.

© Foto di Barbara Corsico

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Dall’E-Commerce al Now-Commerce

di Stefania Giuseppetti

Il passaggio epocale che stiamo vivendo ha imposto di modificare i nostri comportamenti e il digitale diventa quasi l’unico spazio possibile di relazione umana, educativa, lavorativa, commerciale e di condivisione in tempo reale.

Il distanziamento sociale, le restrizioni a causa della pandemia e, soprattutto, la quarantena forzata, hanno modificato le nostre abitudini di consumatori, accelerando verso i fenomeni che abbiamo davanti come quello del commercio elettronico. 

UNO SGUARDO AL PRESENTE

Secondo i dati Istat, rispetto a novembre 2019, le vendite al dettaglio sono diminuite. La grande distribuzione ha subito una contrazione dell’8,3%, mentre le imprese operanti su piccole superfici hanno rilevato un calo del 12,5%. In controtendenza a tutto ciò è il commercio elettronico, che registra un aumento superiore al 50,2%. In poco tempo abbiamo assistito ad un salto evolutivo di almeno dieci anni, se pensiamo che nei primi cinque mesi del 2020 sono apparsi online 2 milioni di nuovi consumatori, di cui 1,3 milioni spinti proprio dall’emergenza sanitaria.

L’ESPLOSIONE DEL MARKETING ON LINE

Secondo una ricerca di Aj-com.net (network specializzato in campagne di comunicazione e web marketing) assisteremo ad un’esplosione del marketing online, con un e-commerce che nel 2021 salirà in Italia a 148 miliardi di euro, quasi il quadruplo rispetto a quello del 2018. Tutto ciò fa segnare un +375% per la previsione di crescita sui tre anni dell’e-commerce in Italia nel 2021, anno in cui la percentuale della popolazione di tutto il mondo che per fare acquisti utilizzerà i canali digitali arriverà a toccare il 52%.

Una crescita dovuta non soltanto alla comodità di fare acquisti dal divano di casa, con la possibilità di scegliere tra il vasto assortimento del web le offerte migliori e il prezzo più vantaggioso, ma dovuta soprattutto all’obbligo di isolamento domiciliare e alla paura del rischio di contagio.

ACQUISTI ON LINE: PRATICA COMUNE

Gli acquisti online sono diventati una pratica comune per milioni di persone in tutto il mondo, che ha favorito non solo i grandi player, che finora avevano usato questo strumento in maniera occasionale, ma anche i piccoli commercianti e le botteghe.

Se prima della pandemia il settore trainante era il turismo, adesso la crescita più decisa si è registrata nel comparto alimentare, food e beverage, che ha dovuto affrontare una domanda elevatissima da parte dei consumatori, e per tale motivo è diventato necessario ripensare la logistica per far fronte alle nuove esigenze dei clienti.

Con le strategie di marketing è diventato necessario investire in strumenti tecnologici, per rispondere alle esigenze dei nuovi utenti e potenziare e garantire i servizi di consegna, anche nei momenti di maggiore richiesta. È diventato necessario rivedere la produzione e la gestione degli ordini, con consegne più veloci e offerte di servizi one hour delivery o consegne same-day, riducendo sempre di più lo spazio tra il clic d’acquisto e la ricezione del pacco.

L’EVOLUZIONE DEL RETAIL 

Così l’e-commerce si trasforma in now-commerce: la nuova frontiera del commercio online che garantisce la consegna del prodotto ordinato nella stessa giornata. Un’evoluzione nel retail che ha il potenziale di cambiare radicalmente il modo in cui facciamo acquisti. Le consegne express a domicilio si configurano sempre di più come l’elemento chiave per la differenziazione del servizio, la soddisfazione e la fidelizzazione del cliente.

Un effetto collaterale di tale sviluppo è la crescita dei servizi di home delivery, che permettono di ordinare e prenotare qualsiasi prodotto o servizio direttamente dal proprio smartphone in pochi semplici passaggi e di richiedere le consegne a domicilio.

Piattaforme come Deliveroo e Uber Eats, ad esempio, hanno stretto collaborazioni con negozi di generi diversi per consentire ai propri clienti di ordinare non solo prodotti alimentari, ma anche prodotti per la pulizia e l’igiene. Deliveroo e Uber Eats stanno seguendo la strada aperta da Glovo, il cui progetto prevede la consegna di spese, farmaci e altre esigenze dell’ultimo minuto, affinché non sia solo un’app di consegna, ma l’app di tutto, in grado di connettere, attraverso la tecnologia, le persone alle varie possibilità.

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Mapic Italy torna a Milano il 14-15 Settembre

La quinta edizione di Mapic Italy ritorna quest’anno in forma « fisica » a Milano il 14-15 Settembre al Superstudio Maxi. L’evento sarà arricchito da una nuova esperienza digitale attraverso una piattaforma che permetterà agli attori del mercato immobiliare commerciale italiano di creare nuove connessioni di business ed avere accesso a nuovi contenuti esclusivi, prima durante e dopo l’evento.

Malgrado una contrazione importante dei volumi di vendita e di traffico nei siti retail a causa delle misure sanitarie adottate nel 2020, i mesi immediatamente successivi alla fine del primo lockdown (giugno-settembre) hanno fatto registrare una ripresa estremamente rapida della frequentazione e delle vendite (con valori in linea ed anche leggermente superiori in alcuni casi a quelli del 2019). Questo conferma la forte volontà dei consumatori di riannodare legami sociali e continuare a vivere l’esperienza del commercio fisico.

“L’industria dei centri commerciali si contraddistingue da sempre per la capacità di innovare e anticipare le tendenze del mercato, sia in termini di offerta commerciale e di servizi, sia di proposta d’investimento immobiliare. Ed è proprio grazie a questa spiccata attitudine al rinnovamento e alla comprovata flessibilità del suo modello che ha saputo reagire in modo rapido ed efficace ai gravi effetti della pandemia Covid-19. Il 2020 è stato un anno molto complicato, ma ci ha anche permesso di misurarci in sfide incredibili e capire pienamente che il processo di metamorfosi che già avevamo avviato è quello giusto e ora richiede un’accelerazione per continuare a rispondere al meglio alle esigenze di tutti gli stakeholder”, afferma Roberto Zoia, Presidente del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, associazione che si conferma Official & Content Partner di Mapic Italy anche per l’edizione 2021.

Un’edizione proiettata verso il futuro del settore

Mapic Italy proporrà un format rinnovato, proiettato verso il futuro con una zona espositiva ed un programma di contenuti dedicato alle tendenze che stanno trasformando il settore e che sono state accelerate dalla crisi sanitaria: l’innovazione digitale ed i nuovi format “esperienziali” (in particolare il leisure e la ristorazione) saranno al centro dell’evento quali elementi chiave della ripartenza e dello sviluppo del mercato.

Numerosi attori chiave del settore hanno già confermato la propria partecipazione, tra loro Igd, Grandi Stazioni, Eurocommercial, Pradera, Sonae, Savills, Aedes, Multi.

Una nuova piattaforma digitale

Mapic Italy allargherà la propria offerta creando una nuova formula ibrida di evento che coniugherà il momento fisico della manifestazione con una nuova piattaforma digitale che permetterà alla community di vivere l’esperienza Mapic Italy prima, durante e dopo l’evento fisico.

La piattaforma digitale Mapic Italy proporrà:

  • La partecipazione a una serie di sessioni di conferenze
  • Opportunità di presa di contatto con i player del mercato grazie a una serie di strumenti digitali che faciliteranno il networking dei partecipanti (base-dati operatori; sistema di raccomandazione profili da contattare sull base degli obiettivi di business; guida dei concept retail, food e leisure; sistema di video-call)
  • Una serie di contenuti di qualità : contenuti esclusivi prodotti da Mapic Italy o curati da esperti del settore per permettere una migliore comprensione delle tendenze più importanti del mercato (analisi di mercato, presentazione nuovi progetti, analisi settoriali, …)

Nei mesi che precederanno Mapic Italy, una serie di appuntamenti digitali saranno organizzati per permettere alla comunità di ritrovarsi e discutere di temi specifici. Informazioni più dettagliate sul programma di tali eventi saranno comunicate prossimamente.

Programme di conferenze

Il programma di conferenze Mapic Italy permetterà di esplorare le piste per la ripartenza e lo sviluppo futuro del settore, individuando nuove fonti e nuovi modelli di business che si baseranno sulla trasformazione del retail mix tradizionale. L’arrivo di nuovi concept food e leisure verranno a completare il mix di brand esistenti per offrire un’esperienza nuova al consumatore. Nel corso della due-giorni dell’evento a Milano o durante gli eventi sulla piattaforma digitale, una selezione di esperti del mercato italiano condivideranno la propria visione sui temi seguenti:

  • Retail : In che maniera i cambiamenti socio-culturali degli ultimi anni stanno rimodellando i siti retail ? Come ripensare la relazione tra retailer e proprietà?
  • Innovazione : Quali sono i nuovi strumenti che permettono di trasformare i modelli esistenti? Che tipo di approccio e quali solzioni per reinventare l’esperienza del consumatore?
  • Leisure : Che ruolo giocherà l’intrattenimento nel mondo post-covid ? Quale modello per finanziare ed integrare i progetti leisure in maniera sostenibile all’interno di nuove emoderne destinazioni?
  • Ristorazione : Quali sono i format più resilienti ? Come ripensare i format di ristorazione per rilanciare l’attivatà di uno dei settori più penalizzati dalla crisi sanitaria ma che rimane uno dei più attrattivi ?

“Dopo un 2020 che ha profondamete impattato il mercato immobiliare commerciale, la comunità italiana potrà nuovamente ritrovarsi in presenza in occasione della prossima edizione del più importante evento del settore immobiliare in Italia. La crisi sanitaria ha sottolineato il ruolo primordiale che le relazioni sociali hanno nelle nostre vite, tanto a livello professionale che umano. Questo bisogno di socialità e le diverse declinazioni che esso assume nei siti del commercio saranno al centro della prossima edizione di Mapic Italy”, aggiunge Francesco Pupillo, Direttore di Mapic Italy.

L’editoriale di AZ Franchising di aprile 2021

“Ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione”.

Pablo Picasso

Creazione e distruzione sono le due parole chiavi di questo mese. Ognuno di noi in questo lungo periodo almeno una volta si sarà posto la domanda cosa sarà del mio business dopo il Coronavirus? Manager, imprenditori e leader aziendali sono chiamati a scelte importanti. In una fase così delicata e dolorosa, occorre assumere un approccio razionale, energico, senza perdere occasione per fare leva sui punti di forza della propria azienda: curare maggiormente il dialogo coi clienti, estendere il proprio business nelle nuove opportunità, sostenere vecchi partner e cercarne nuovi agendo sulla ridefinizione del proprio modello di business  e sulla catena di fornitura. E sicuramente accompagnare la transizione digitale e ambientale di questo momento. Pandemia quindi non significa necessariamente distruzione, chiusura di aziende. Un consiglio? Tenere ben presente lo scopo dell’azienda. Questo è una delle principali leve di differenziazione del brand rispetto alla concorrenza. Per farlo il racconto del brand, deve andare oltre la proposta del prodotto in sé e saper valorizzare anche valori e motivazioni che spingono l’azienda all’azione. Un esempio vincente è rappresentato dal brand This is not sushi bar che, sin dalla sua nascita, ha puntato su due elementi fondamentali: la crescita esponenziale del consumo di sushi e la comodità di farlo arrivare a casa, infatti è la prima catena italiana di Sushi Delivery. Questo modello ha permesso all’azienda di crescere negli anni e aumentare il proprio fatturato con i suoi punti vendita diretti. Un modello vincente, quindi, tanto da diventare replicabile e WM Capital sta lavorando proprio per sviluppare e lanciare questo nuovo format innovativo. Lo scopo richiede quindi tempo e pazienza e per le aziende che non seguiranno l’onda dell’aggiornamento l’esito sarà inevitabile, ma nel contempo chi ha saputo lavorare in silenzio al cambiamento sicuramente ne coglierà i frutti. Tutto ciò non rappresenta una rottura con il passato, quindi non va visto in negativo, ma è necessario perché le esigenze sono mutate, in tutti i settori, quindi anche i piccoli brand se hanno idee innovative e chiaro lo scopo da raggiungere potranno diventare storie di successo future. Diventa indispensabile la ricerca della qualità del servizio e del prodotto, anche se questa accurata attenzione, in alcuni casi, può ritardare i ricavi dell’azienda. Parliamo però solo di ritardo perché invece in futuro proprio questo ritardo che deriva da grande attenzione e specializzazione farà la differenza del brand. Snodi importanti da affrontare. AZ Franchising, per stare al passo con i tempi, ha lanciato, nell’ambito del Programma AZ Sustainability, un pacchetto di nuovi servizi personalizzati concepiti in maniera progressiva in funzione delle necessità dei singoli franchisor che vanno ad integrare con il concetto della sostenibilità, in merito agli elementi chiave ESG, il già consolidato e applicato Metodo delle 5 Leve ®., metodo ideato e sperimentato da oltre 20 anni da AZ Franchising. Infatti la rinnovata attenzione alla sostenibilità impone una ridefinizione delle priorità e dei termini di misurazione della performance aziendale per soddisfare l’obiettivo primario delle aziende che è esclusivamente quello di fare profitti, quindi creare valore per sé e contribuire al benessere di molti altri soggetti che attorno ad esse gravitano, ad esempio i dipendenti, i clienti, le comunità circostanti. L’acquisizione di queste nuove skills e professionalità sta diventando ad oggi una vera e propria leva strategica, un vantaggio indispensabile per rimanere competitivi sul mercato, aumentare il livello di soddisfazione degli utenti e con esso i fatturati.

Fabio Pasquali

IL NUOVO NUMERO DI AZ FRANCHISING