Aprire in franchising: come funziona?

Vuoi aprire in franchising e vuoi sapere come funziona, quanti soldi investire e in quali settore? Fare una scelta imprenditoriale giusta comporta una certa strategia di base utile a evitare il tracollo dell’impresa stessa. Dice la legge del franchising, 129/2004 che “il contratto deve espressamente indicare: l’ammontare degli investimenti e delle eventuali spese di ingresso che l’affiliato deve sostenere prima dell’inizio dell’attività”.

Aprire in franchising, quanto costa
Come calcolare l’investimento iniziale? Iniziamo dai costi del franchising che elenchiamo qui di seguito:
1) Fee di ingresso. Si chiama “diritto di ingresso – o fee – una cifra fissa rapportata anche al valore economico e alla capacità di sviluppo della rete, che l’affiliato versa al momento della stipula del contratto di affiliazione commerciale”. La fee di ingresso fa parte dell’investimento iniziale se intendiamo esplicitare con questa voce i costi che sono necessari all’avvio della nostra impresa. Tuttavia è una voce a parte, che per il computo esatto del capitale necessario dovremo calcolare.
2) Royalties, una percentuale che l’affiliante richiede al franchisee sul giro d’affari o una quota fissa indipendente dal fatturato che può essere versata anche in quote fisse periodiche.
3) Investimento fisso. Le spese richieste per l’avvio dell’attività dipendono in parte dalle operazioni legate alla start up di una qualsiasi attività commerciale a altre sono relative proprio al franchising.

Come aprire un negozio franchising
Se non si gestisce l’attività in franchising in nome proprio, bisogna costituire una società di persone o di capitali, operazione che ha un costo. Se non si è proprietari di una location, bisogna tenere presente che è difficile trovare un locale in buona posizione senza dover liquidare chi lo cede, quindi bisogna mettere in conto la cosiddetta “buonuscita” che in alcune occasioni può comprendere anche la cessione della licenza. Le spese per la ristrutturazione del locale saranno direttamente proporzionali: alle condizioni in cui si trova l’immobile al momento del subentro; alle specifiche delle strutture murarie e di impianto elettrico richieste dal franchisor; a eventuali allacci e utenze (nel caso l’attività in franchising richieda un locale); agli adempimenti amministrativi come costi vivi delle documentazioni necessarie, spese per eventuali intermediari delegati a sbrigare le pratiche; a eventuali campagne pubblicitarie e di comunicazione relativa all’inaugurazione dell’attività è tendenzialmente a carico dell’affiliato.

 

 

 

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