Cambiare non distruggere. Costruire non demolire.

“Coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo di solito lo fanno”

(Steve Jobs)

Siamo di fronte ad una svolta epocale, come tante volte è accaduto nella storia dopo crisi economiche o accadimenti dirompenti. C’è sicuramente un precedente per i nostri tempi in passato, uno che era davvero senza precedenti allora. E il pensiero va alla pandemia di influenza spagnola del 1918, subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Sicuramente una brutta notizia. Ma La buona notizia è che la cattiva notizia è stata seguita dai ruggenti anni Venti. Come ha osservato Mark Twain: “La storia non si ripete, ma spesso fa rima”. E oggi ci ritroviamo di fronte ad una trasformazione del modo di pensare e di operare. L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni, accelerata dalla pandemia, forte e preponderante rispetto a tutti i settori dell’economia, potrebbe rappresentare un vero driver degno di nota che influenzerà l’assetto produttivo e commerciale del mondo post-pandemico, ma non l’unico. L’online, certamente, è importante nel panorama di un pluralismo distributivo moderno e di un’offerta sempre più multicanale, il commercio elettronico ha riscosso molto interesse nel periodo di lockdown, così come gli eventi multimediali, testimonianza il recente evento on line da noi organizzato “AZ Franchising Experience”, ma questo sicuramente non farà scomparire il tradizionale,  anzi contribuirà a rinforzarlo, infatti come abbiamo anticipato prima viviamo in un’epoca dove è necessario cambiare, ma non distruggere. Pensare che la tecnologia possa rappresentare la soluzione unica alla sopravvivenza delle aziende è un po’ azzardato perché le aziende sono fatte anche di conoscenza e di esperienza. Esperienza è una parola comune nella nostra comunicazione sociale. Ma è una parola a cui chiediamo troppo, o troppo poco. In un mondo che ha fatto dell’immediatezza, della rapidità le sue parole chiave, l’esperienza sembra qualcosa di antico, invece nel tessuto imprenditoriale rimane una parola fondamentale per la crescita dell’azienda. L’esperienza è la storia dell’azienda da cui partire e svilupparsi sempre di più. L’esperienza rappresenta il successo dell’azienda e di ogni singolo imprenditore. Questa è la parola chiave per tutti gli imprenditori. Nel franchising diventa fondamentale perché ogni singolo franchisee, per avere successo, non deve fare altro che seguire le linee guida della casa madre e quindi assorbirne l’esperienza e il know how. Spetta però al franchisor supportare ogni singolo franchisee in tutte le sue fasi di crescita: dal momento che decide di affiliarsi fino all’apertura del punto vendita e suo sviluppo. Fino ad oggi si è data grande importanza al consumatore finale, quindi al cliente. Sicuramente questo è un aspetto importantissimo, ma dobbiamo ricordarci che il primo cliente per il franchisor è il franchisee, l’affiliato. E’ fondamentale, quindi, far leva e concentrarsi sul marketing dell’ascolto del cliente. Quindi sapere cosa è importante per il franchisee e soddisfare le sue esigenze. E su questo concetto vogliamo soffermarci per far leva sui brand e considerare il franchisee come elemento fondante dell’impresa e di conseguenza il cliente finale. Questo sicuramente determina il successo dell’azienda e delle persone che ci lavorano.

Fabio Pasquali – Ceo WM Capital S.p.A.

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