Come entrare nel franchising di casalinghi Kasanova

La crisi ha aiutato le grandi reti in franchising di casalinghi perché la gente ha riscoperto il sapore di stare a casa, di cucinare a casa, di invitare gli amici a casa. Emanuele Camoni (foto), responsabile delle reti affiliati di Kasanova, ci fornisce una lettura originale da un punto di osservazione privilegiato, quello dell’azienda F.lli Fontana Srl, storico punto di riferimento (è nato nel 1968) nel settore dei casalinghi. Ci spieghi meglio.

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In che modo la crisi ha cambiato il settore?
“Ci sono due fattori che reputo interessanti. Da una parte le limitate capacità di spesa degli italiani e dall’altra l’offerta preponderante di programmi di cucine. Insieme, questi due aspetti hanno spinto l’italiano a riscoprire l’abitazione sia come momento conviviale sia come spazio dove sperimentare ai fornelli. In questi anni, il combinato disposto di tutto questo ha addirittura avuto ripercussioni sulle vendite dei nostri prodotti”.

Un esempio?
“Qualche anno fa vendemmo così tanti esemplari di una pinza da cucina che mettemmo in difficoltà i nostri fornitori. Il tutto era nato dalla trasmissione di Rai Uno ‘La prova del cuoco’”.

Come si è evoluto nel tempo, invece, il franchising di casalinghi Kasanova?
“Grazie ai nostri negozi nel territorio siamo recettivi nei confronti dei gusti del cliente, siamo più veloci nel leggerne i cambiamenti rispetto a un semplice produttore e trasmetterli sui prodotti in vendita. Ne è un esempio la nostra linea private label. I prodotti a marchio Kasanova rappresentano ormai un 30 per cento del totale del nostro venduto”.

Quanto margine hanno gli affiliati sui prodotti a marchio?
“Da 5 a 10 punti percentuali in più rispetto agli altri prodotti non a marchio. Il margine è garantito anche sui prodotti in promozione”.

Che tipologia di location cercate?
“Una location primaria con parecchio traffico pedonale al fine di sfruttare al meglio l’aggressività della formula e lavorare su volumi di venduto importanti. È importante che ci sia tanta gente che cammini e che entri nei nostri negozi attirata dai prezzi bassi (in questo momento, abbiamo quattro fasce a 1, 3, 5, 9 euro). Dall’esperienza abbiamo imparato che, una volta entrato, il cliente sfora il budget che si era prefissato. Anche grazie ai prodotti che noi chiamiamo ‘civetta’”.

In quanto tempo si rientra dell’investimento iniziale?
“L’ambizione è quella di autofinanziare l’attività con il venduto. Lavoriamo sul flusso di cassa il cui ammontare il potenziale affiliato può trovare nel business plan che gli forniamo. Da lì, capisce già quanto deve lavorare per rientrare dell’investimento. Al resto pensiamo noi”.

Prevedete finanziamenti per i vostri affiliati?
“Il primo impianto di merce può essere pagato in 6 mesi senza interessi o in 12 mesi a interesse del 3 per cento. Il pagamento dei riordini sono a 60 giorni. A parziale copertura del primo impianto merce e dei riordini chiediamo una fidejussione bancaria nell’ordine dei 50/60 mila euro”.


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Aprire un franchising casalinghi con Boutique Casa

Che cosa significa aprire un franchising casalinghi e di oggettistica? E quanto ci si guadagna? Lo abbiamo chiesto a Margherita Tietto (foto), amministratore unico di Boutique Casa, che conferma in questa intervista come il mercato dell’oggettistica per la casa sia in una fase di profondi mutamenti che deve interrogare i player del mercato. “Il panorama è dominato dalle reti” dice.

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Ci può spiegare bene che cosa vende un vostro affiliato?
“Articoli per la casa: tessile, oggettistica, articoli da regalo, complementi d’arredo, biancheria e casalingo”.

Che mercato è quello del franchising casalinghi e oggettistica per la casa?
“È un mercato nel quale stanno avvenendo notevoli cambiamenti. I piccoli negozianti indipendenti stanno scomparendo e il panorama è dominato da grandi catene organizzate o grandi superfici. Il nostro progetto è quindi quello di creare una catena di punti vendita con la forza per competere e primeggiare”.

Che tipologie di clienti frequentano i vostri negozi?
“Soprattutto donne di tutte le fasce di età. Ultimamente abbiamo comunque visto un aumento della presenza maschile di età tra i 30 e i 50 anni”. In che fascia di prezzo vi posizionate e come vi posizionate rispetto alla concorrenza? “Abbiamo un prodotto di fascia medio alta ma la nostra politica prezzi aggressiva ci consente di avere il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato”.

Quanto spende il vostro affiliato per aprire un franchising casalinghi BOUTIQUE CASA, fra allestimenti, arredi e software?
“L’investimento iniziale è di circa 200 euro al metro quadrato per gli arredi e le infrastrutture del negozio”.

Entro quando di media un vostro affiliato rientra del capitale investito?
“Lavorando all’interno del proprio punto vendita si può rientrare dell’investimento anche dopo un anno”.

Avete dati sul ROI medio di un punto vendita?
“Considerando un investimento iniziale pari a 50 mila euro (arredi, attrezzature e merce) e un punto vendita con fatturato medio di 350 mila euro abbiamo un ROI del 25%”.

In che zone di Italia volete espandervi?
“Ci stiamo espandendo in tutta Italia ma abbiamo progetti di aperture anche all’estero”.

 

Dorelan: il franchising di materassi diventa… una storia

Il franchising di materassi  Dorelan – con il nuovo Dorelanbed di La Spezia aperto il 25 luglio – ha dato vita al concept 2.0 dei suoi monomarca.

Punto centrale è lo “storytelling”: la visita al negozio si trasforma in vera e propria “bedding history”, i prodotti saranno gli argomenti della narrazione che ognuno potrà costruire secondo i propri bisogni e desideri. Il percorso non sarà più prestabilito ma personalizzabile.

«Dorelanbed è un progetto importantissimo a cui lavoriamo da quasi 10 anni – spiega Luca Ferracci, franchising manager Dorelanbed–. Con il nuovo concept desideriamo rafforzare definitivamente sul territorio nazionale la nostra brand identity, fatta di servizio e cultura del buon sonno all’insegna della qualità e del made in Italy. Obiettivo successivo sarà l’esportazione del format Dorelanbed nelle principali capitali europee già forse a partire dal 2016».

Il Dorelanbed di La Spezia è il primo a presentarsi al pubblico in questa veste rinnovata: 240 metri quadrati hanno appena aperto le porte non lontano dal centro della città. Responsabile del progetto, Fabio Primi, Ad diMilano DB Srl, da quasi 20 anni manager della grande distribuzione, titolare anche del Dorelanbed di Vicenza e già pronto all’avviamento di nuovi franchising in Liguria, nel capoluogo e a San Remo, e a Modena, Rimini e Perugia. Il tutto tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016.

Arrivano così a 65 i Dorelanbed in Italia, dalla Sicilia al Trentino, il progetto di franchising, avviato nel 2008 è in costante crescita.

Serafino Di Loreto

Bricofer, rete di negozi di bricolage in franchising, apre ad Aversa

Bricofer, azienda italiana attiva con una rete di negozi di bricolage in franchising, leader nel settore del fai da t, ha aperto un nuovo punto vendita ad Aversa, in provincia di Caserta.

Il nuovo store si estende su una superficie di 1.800 metri quadrati q più 1.200 di area esterna, con un’ampia selezione di tutti i prodotti del fai da te e del giardinaggio.

Il nuovo punto vendita conta 13 addetti e 3 casse a disposizione dei clienti che potranno avvalersi di numerosi servizi, tra cui: taglio legno, tintometro, duplicazione chiavi, sviluppo di progetti personalizzati, assistenza tecnica, finanziamenti. I clienti avranno la possibilità di richiedere la Premium Card per aderire ai vantaggi del programma fedeltà di Bricofer e la Bricofer Professional Card, pensata per gli artigiani ed i professionisti.

“Con l’inaugurazione di questo nuovo punto vendita, Bricofer rafforza ulteriormente la sua presenza sul territorio campano, un’area geografica dove il mondo del fai da te vive una fase di crescita molto interessante” commenta Mirko Pulcinelli, Responsabile Vendite di Bricofer Italia S.p.A.

La storia di Bricofer inizia nel 1979, quando Aldo Pulcinelli decide di aprire un piccolo negozio di ferramenta a Roma. La svolta decisiva giunge nel 1989, quando uno dei figli di Aldo, Massimo Pulcinelli decide di creare e sviluppare una rete distributiva propria formata da punti vendita a gestione diretta e punti vendita in franchising. Nasce così la rete di bricolage in franchising Bricofer, una nuova realtà che si impone rapidamente sul mercato.

Franchising di arredamento per la casa: la storia di Boutique Casa Outlet

Le cose belle e di qualità purtroppo costano care. Ma è proprio così? Può esistere un’alternativa? Da queste premesse sono partiti i creatori di una delle aziende di franchising di arredamento per la casa più giovani e dinamiche, vale a dire Boutique Casa Outlet.

NASCE BOUTIQUE CASA OUTLET: ARREDI DI QUALITÀ PER TUTTI
Nata nel 2008, è la realizzazione di un team di esperti nel settore dell’arredo casa che avevano alle spalle un’esperienza trentennale su tutte le fasi della filiera produttiva. Questa notevole esperienza ha permesso la creazione di arredi per la casa di qualità accessibili a tutti e a costi contenuti. Lo staff che sta dietro l’azienda lavora a 360 gradi su ciascun prodotto ed è focalizzato su ogni aspetto della produzione. I creatori del franchising di arredamento per la casa Boutique Casa Outlet hanno percepito la mancanza, nel settore dell’arredo-tessile per la casa, di un soggetto capace di offrire prodotti con un elevato rapporto tra qualità intrinseca, design e prezzo e hanno messo a frutto la loro esperienza per realizzare il loro sogno.

IL FRANCHISING: UNA SVOLTA AZIENDALE
L’avventura imprenditoriale è partita con un primo negozio diretto a Mestre, seguito da altri quattro, aperti tra il 2009 e il 2012. Ma è il 2013 l’anno di svolta in cui è stata decisa l’apertura al mondo del franchising che si è poi sviluppata in due anni con sei nuovi punti vendita affiliati. Ad oggi il fatturato dell’azienda si aggira sui 4,5 milioni di euro ed è la dimostrazione del successo dell’iniziativa imprenditoriale, nonché dell’idea di business. Il franchising ha un peso del 30% sul fatturato aziendale e si tratta solo di una fase iniziale che lascia sperare e immaginare grossi margini di sviluppo futuro. Secondo il management aziendale l’apertura al franchising è stata ritenuta la soluzione più efficiente ed efficace perché, a differenza di un semplice rapporto di fornitura ad un rivenditore, il franchising si basa su un rapporto di interconnessione reciproca che quindi crea spontaneamente gli incentivi giusti sia per la casa madre che per l’affiliato, secondo la regola per la quale ciò che è bene per l’uno lo è anche per l’altro. Tra le varie proposte di franchising di arredamento per la casa Boutique Casa Outlet si presenta come una appetibile realtà accessibile a tutti, visto che per aprire un negozio in affiliazione non è richiesta una particolare esperienza nel settore. È quindi possibile convertire un precedente negozio oppure reinventarsi un lavoro in un campo completamente diverso dal proprio, assistiti naturalmente da uno staff di professionisti che si preoccupa di tutto, inclusa la preparazione di base dell’affiliato.


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I requisiti per aprire un franchising Kasanova

Il franchising Kasanova è presente in tutta Italia con 174 negozi di cui 89 affiliati e le politiche di marketing condotte dall’azienda rendono la catena fortemente riconoscibile. Una formula commerciale vincente quindi, che, da oltre 20 anni, garantisce continuità nel settore. Dal punto di vista economico, in totale controtendenza rispetto al momento di crisi internazionale, Kasanova è il primo player italiano nella vendita di casalinghi e articoli per la casa, con un fatturato in continua crescita. Mentre numerosi negozi sono costretti a chiudere, il franchising Kasanova apre nuovi punti vendita proponendo parallelamente soluzioni diversificate che rendono la proposta commerciale sempre appetibile grazie a prodotti utili, beni rifugio, soluzioni intelligenti per risparmiare tornando a fare le cose “in casa”. Inoltre, da sempre, il franchising Kasanova si distingue per la frequenza del riassortimento settimanale, garantendo all’affiliato una proposta commerciale dinamica, che invoglia il cliente a tornare frequentemente in negozio alla ricerca di novità.

Come fare per aprire franchising Kasanova

Scelta della location. I consulenti Kasanova affiancano il franchisee nel delicato compito di individuare la location ottimale per lo sviluppo dell’attività, sia essa identificata nei centri commerciali che in città con popolazione tra i 40 e 50 mila abitanti.
Pianificazione finanziaria e agevolazioni. Una volta scelto il posizionamento e determinati i costi, Kasanova sviluppa per l’affiliato un business plan comprensivo delle parti finanziarie e patrimoniali per garantire un investimento sicuro, basato su precisi indicatori economici offrendo inoltre formule di pagamento dilazionate che consentono di sostenere i costi con gli incassi del negozio. Il primo impianto merce è rateizzato fino a un anno mentre il costo dell’arredo è ammortizzabile in 5 anni. L’imprenditore potrà inoltre godere di agevolazioni e finanziamenti con un primario istituto di credito a livello nazionale.
Organizzazione logistica. Software evoluti, interfacce dirette con i più importanti fornitori, personale con esperienza decennale sono alcuni dei punti di forza dell’offerta del franchising Kasanova. Grazie ai sofisticati software si ha la garanzia di consegne rapide, puntuali e precise che consentono al negozio di avere sempre un’esposizione aggiornata e uno stock di merce adeguato.
La formazione. Prima di aprire un negozio franchising l’imprenditore si forma attraverso degli stage organizzati dall’azienda nei quali imparerà a conoscere i prodotti e a gestire in toto la propria attività. In seguito avrà a disposizione un aggiornamento continuo settimanale su novità di prodotto, strategie di vendita e tecniche espositive.

Quali sono i requisiti necessari per aprire franchising Kasanova?

Punti vendita in zone a elevata pedonabilità. La formula di affiliazione richiede una superficie media di 130 mq magazzino compreso, rivolgendosi a due tipologie di location: centri commerciali e centri storici con un bacino d’utenza di circa cinquantamila abitanti.
Adesione alla filosofia aziendale. Kasanova si rivolge a tutti coloro che credono nel suo progetto commerciale mossi dalla volontà di imparare un nuovo mestiere grazie all’acquisizione del know how aziendale.

Il franchising Dorelabed apre a Firenze

Apre a Firenze il prossimo 28 febbraio il 70esimo punto vendita Dorelaband, catena di negozi in franchising di materassi e letti. Il primo negozio nel capoluogo toscano è uno show room di 300 metri quadrati completo di 20 postazioni letto, dove “toccare con mano” tutta la qualità dei prodotti Dorelan.

“Con questa nuova apertura portiamo a compimento il progetto in Toscana, che ci vede presenti in ben cinque importanti città della regione – ha dichiarato Luca Ferracci, franchising manager Dorelanbed –. In ogni negozio a ‘marchio Dorelanbed’, cerchiamo di rappresentare al meglio l’eccellenza del Made in Italy per il ‘dormire bene’, come dimostra l’expertise della consulenza, portata allo stesso livello di quella del prodotto, e il patrimonio di conoscenze focalizzato su: tecnologia del comfort, design e innovazione per la persona”.

All’interno dello showroom saranno presenti alcuni letti di design dell’ultima collezione Soft Touch, curata dall’architetto Enrico Cesana, art director Dorelan, e Flip, un progetto unico in Italia dedicato ai più piccoli – primo materasso 4 in 1 ideato appositamente per accompagnare la crescita del bambino dai 3 ai 14 anni.

Franchising casalinghi: Kasanova crea la Community

Kasanova, marchio di franchising casalinghi e oggettistica per la casa, lancia Kasanova Community, un metodo nuovo che ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo di relazioni tra i punti vendita in franchising e la sede condividendo progetti, informazioni e strategie in una veste Social. Il portale sarà strutturato sia per garantire un processo di apprendimento continuo su informazioni di prodotto, tecniche di vendita e tecniche Visual, sia per mettere a disposizione dell’affiliato un’area riservata a cui accedere per usufruire di tutti i materiali pubblicitari, promozionali, messi a disposizione dalla sede centrale.

Per quanto riguarda il suo sviluppo immediato, forte del suo fatturato di 149 milioni destinato a crescere ancora, grazie all’assenza di reali competitor dovuta al fatto che tali competitor sono già posseduti dalla holding stessa (Outlet del casalingo, Co Import, Italian Factory), Kasanova si è posta come obbiettivo alcune decine di nuove aperture in franchising l’anno nell’arco dei prossimi tre anni.

Kasanova è presente in tutta Italia con 174 negozi di cui 89 affiliati e le politiche di marketing condotte dall’azienda rendono la catena fortemente riconoscibile. L’affiliazione al franchising casalinghi di Kasanova richiede una superficie media di 130 mq magazzino compreso, rivolgendosi a due tipologie di location:  centri commerciali e centri storici con un bacino d’utenza di circa cinquantamila abitanti.

Immobiliare: il mercato delle locazioni riparte piano

Mercato immobiliare, segnali di ripresa. E’ quello che emerge dall’ultimo studio della rete in franchising di agenzie immobiliari, Tecnocasa. I prezzi caleranno nel 2015 in una forbice fra -3 e -1 per cento mentre le compravendite dovrebbero aumentare tra 430mila e 440mila. “Le grandi città, che hanno già avviato un’interessante inversione di trend sugli scambi, continueranno in questa direzione ma con valori ancora in discesa. Situazione simile potrà esserci anche nelle realtà più piccole come i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città” scrivono nello studio gli esperti della rete in franchising Tecnocasa.

La stabilità dei prezzi potrebbe raggiungersi nel 2016 e confermarsi anche per il 2017.

Nel 2014, intanto, c’è stata una “ripresina” dell’erogazione dei mutui che ha favorito in parte l’avvicinamento all’acquisto della casa. Ma per vedere una vera ripresa, il tutto dovrà essere accompagnato dal repricing, aggiunto dalla rete in franchising. “Repricing che interesserà prevalentemente le soluzioni usate ma che non risparmierà le nuove edificazioni per smaltire l’invenduto ancora presente”.

Il segmento della prima casa sarà vivace, meno quello della casa uso investimento e della casa vacanza, che potrebbero avere una più ardua ripresa a causa di una fiscalità che agisce da deterrente. Ciò non toglie che la presenza sul mercato di immobili a prezzi competitivi possa indurre gli investitori a cogliere delle buone opportunità. Sul mercato delle locazioni la domanda sarà sostenuta ma i canoni non dovrebbero aumentare.