Primigi: intervista a Daniela Mazzocconi

La catena dei Primigi Store oggi conta 380 negozi in tutta Italia e 30 all’estero

 

Intervista a Daniela Mazzocconi, Responsabile Retail Primigi e Igi&Co: “la formula Franchising rappresenta una opportunità di business reciproco, per l’Azienda e per l’Affiliato: l’azienda può contare su una base di visibilità, distribuzione e fatturato stimabile in anticipo e a sua volta può garantire pubblicità, servizio, fornitura di quanto necessario e ritiro di quanto superfluo”

L’intervista completa nel numero di Settembre 2019 di AZ Franchising

Nata nel 2007, REDA Retail S.p.A. è la Società con la quale il Gruppo IMAC ha ampliato il proprio business e lanciato il progetto Franchising Primigi Store, catena di negozi monomarca in cui è possibile vestire bambini e ragazzi da 0 a 14, con una gamma completa di prodotti coordinati che soddisfano un total look completo di abbigliamento, calzature, intimo ed accessori. La catena dei Primigi Store oggi conta 380 negozi in tutta Italia e 30 all’estero. Il Gruppo IMAC gestisce oltre a Primigi i Marchi :  IMAC, grande distribuzione Calzature Uomo, Donna, bambino; Igi&Co, dettaglio Calzature e Abbigliamento Uomo e Donna; Enval Soft dettaglio Calzature Comfort Uomo e Donna. Con un fatturato 2018 di 258 MIO di Euro, il Gruppo IMAC nello stesso anno ha venduto in Italia e all’estero 9,5 milioni di paia di calzature e 6,0 milioni capi di abbigliamento. Abbiamo intervistato Daniela Mazzocconi, Responsabile Retail Primigi e Igi&Co.

Organizzarsi in rete rappresenta un vantaggio per l’azienda. Se si, quali sono i vantaggi del vostro franchising?

“La formula Franchising rappresenta una opportunità di business reciproco, per l’Azienda e per l’Affiliato: l’azienda può contare su una base di visibilità, distribuzione e fatturato stimabile in anticipo e a sua volta può garantire pubblicità, servizio, fornitura di quanto necessario e ritiro di quanto superfluo. In particolare garantiamo:

  • Merce in conto vendita
  • Margine garantito del 40%
  • Pagamento settimanale del solo venduto
  • Reso totale dell’invenduto
  • Software di gestione gratuito”

@Redazione AZ Franchising

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Olly Shopping: intervista Orlando Pino, la vendita online

Olly sistema vincente per tutti: grossista; venditore online; cliente finale

 

Intervista a Orlando Pino, Amministratore Unico di Olly Shopping con il sorriso: “con la nostra formula di vendita online, possiamo garantire al cliente finale un’attenta selezione nei prodotti, con alti standard qualitativi. Dedichiamo la maggior parte del tempo a curare il rapporto con il cliente ed appunto alla ricerca di fornitori che producano con criterio”

 

Dati di Maggio 2019 ci dicono che in Italia solo il 10% delle aziende vende online. Nei primi anni del 2000 nessuno poteva immaginare di inserire la propria azienda online mentre a fine 2018 i fatturati su e-commerce in Italia erano circa 27 miliardi di euro. “Le persone che non hanno un business online e che non sono nei Social Network in un prossimo futuro, rimarranno fuori da qualsiasi attività commerciale” una famosissima frase di Bill Gates di diversi anni fa. Noi abbiamo intervistato Orlando Pino, Amministratore Unico di Olly Shopping con il sorriso, azienda che si occupa di vendita on line.

Quali sono i settori commerciali che maggiormente sono interessati al digitale?

“Nel 2019 ormai è difficile trovare un settore commerciale non interessato al digitale, basti pensare all’evoluzione che sta subendo la sanità tramite le applicazioni per smartphone”.

Quali le caratteristiche fondamentali della vostra vendita on line e quali sono i vantaggi per i consumatori?

Noi spingiamo principalmente il format di vendita del dropshipping, i vantaggi sono molteplici. Io personalmente lo definisco un sistema vincente per tutti (grossista; venditore online; cliente finale). Il grossista si dovrà solo occupare di produrre e spedire; il venditore online si occuperà solo della selezione del prodotto e della vendita, assicurandosi alti standard qualitativi; al cliente finale in questo modo verrà garantito un servizio efficiente. Ci tengo a sottolineare inoltre che siamo continuamente alla ricerca di dropshipper, produttori locali, artigiani da inserire nel nostro progetto”.

Qual è l’identikit tipo del vostro consumatore?

“In realtà possiamo fare diversi identikit di consumatore: abbiamo la signora che si occupa della casa e della famiglia; la coppia di sposi che vuole arredare casa con prodotti di qualità e con stile; l’uomo che la sera comodamente sul divano di casa decide di fare un regalo alla moglie”.

Perché scegliere di acquistare su Olly Shopping con il sorriso?

“Come detto precedentemente con la nostra formula di vendita online, possiamo garantire al cliente finale un’attenta selezione nei prodotti, con alti standard qualitativi. Dedichiamo la maggior parte del tempo a curare il rapporto con il cliente ed appunto alla ricerca di fornitori che producano con criterio”.

Cosa significa per voi internazionalizzazione del prodotto?

“Per noi internazionalizzare un prodotto significa portarlo fuori dall’usuale zona di vendita di un’attività, ad esempio per il piccolo commerciante abituato a vendere solo in Italia, internazionalizzare un prodotto significherebbe venderlo fuori dalla nazione, ovvero far conoscere la propria attività in altri paesi”.

@Redazione AZ Franchising 

Veneta Cucine: Intervista ad Andrea Giorgini, Direttore Commerciale Estero

Internazionalizzazione Veneta Cucine

IL BRAND: Veneta Cucine è un’azienda familiare con oltre 50 anni di storia, che si è trasformata negli anni da realtà locale a gruppo di livello internazionale diventando la più grande piattaforma italiana di mobili per cucina. Un’eccellenza industriale italiana che si è evoluta nel tempo grazie alla visione illuminata del suo fondatore affiancato dai tre figli. L’azienda ha saputo rinnovarsi nel tempo da un modello di tipo imprenditoriale ad uno manageriale, coinvolgendo un team di manager che sono stati affidati ai diversi ambiti di competenza.

Che cosa vuol dire per Veneta Cucine internazionalizzazione del business e quali sono i mercati a cui guardate con maggiore interesse nel medio e lungo termine?

“Le attività di internazionalizzazione del business implementate da Veneta Cucine riguardano l’ambito del contract e del retail: nel primo caso Veneta Cucine svolge direttamente la ricerca per l’individuazione dei partner più forti e competitivi a livello locale con cui definire accordi strategici oppure, nel caso del retail, l’Azienda gestisce direttamente l’apertura di filiali in territorio estero. Veneta Cucine ha in essere rapporti commerciali in diversi paesi dove gestisce la definizione e la modalità di presenza a seconda del mercato: le aree più importanti sono il Nord America (Canada e USA), la Cina e in Europa i paesi di riferimento sono la Spagna e la Francia, paese dove Veneta Cucine gestisce le commesse più rilevanti per volumi di produzione e prestigio”.

Quali sono i modelli operativi di marketing più efficaci per espandere la vostra presenza sia sul territorio nazionale che internazionale?

“A livello nazionale, prioritaria è l’attenzione al cliente, inteso non solo come consumatore finale ma anche come distributore, che, rappresentando la marca sul territorio, deve ricevere da noi tutti gli elementi necessari a esprimere le qualità di Veneta Cucine. Sul territorio internazionale, l’apertura di Flagship Store Veneta Cucine in posizione di prestigio, rappresenta una strategia diretta e vincente dove il brand è noto e quindi riconoscibile. In altri casi, occorre prima lavorare su attività di relazione con designer e architetti locali che possano veicolare il brand all’interno di importanti progetti di prestigio ed iniziare una collaborazione efficace. A livello nazionale, i valori del brand ovviamente sono gli stessi. Prioritaria è l’attenzione al cliente, inteso non solo come consumatore finale ma anche come distributore, che, rappresentando la marca sul territorio, deve ricevere da noi tutti gli elementi necessari a esprimere le qualità di Veneta Cucine”.

Quali sono i punti di forza del suo brand e quali le caratteristiche di potenziali affiliati?

“Ogni progetto Veneta Cucine è diverso, ogni composizione è unica per misure, materiali e soprattutto grazie al know how industriale sostenuto da continui investimenti tecnologici. Quindi la massima personalizzazione permette di soddisfare le esigenze del mercato in maniera trasversale”.

@Redazione AZ Franchising

 

NaturHouse : intervista a Raffaello Pellegrini, Amministratore Delegato del brand

NaturHouse internazionalizzazione

naturhouse

 

IL BRAND: NaturHouse nasce in Spagna nel 1992. Oggi conta oltre 2400 punti vendita nel mondo e oltre 6,5 milioni di clienti. In Italia sono già quasi 500 i punti vendita NATURHOUSE aperti in pochi anni di attività. NaturHouse offre una linea esclusiva di prodotti di origine naturale, associati ad un percorso di educazione alimentare che ne rende efficace la relativa assunzione. I prodotti sono complementi alimentari progettati da un qualificato Dipartimento Tecnico-Scientifico ed autorizzati dal Ministero della Salute Italiano.

Che cosa vuol dire per NaturHouse internazionalizzazione del business e quali sono i mercati a cui guardate con maggiore interesse nel medio e lungo termine?

“NaturHouse è già presente in 32 paesi e ha dimostrato di poter attecchire facilmente in tutti gli stati industrializzati, dove sovrappeso e obesità stanno raggiungendo dimensioni pandemiche, a causa soprattutto della sempre crescente sofisticazione degli alimenti. Ovviamente i nuovi mercati per noi dimensionalmente più interessanti sono gli Stati Uniti, la Cina ed il Brasile”.

Quali sono i modelli operativi di marketing più efficaci per espandere la vostra presenza sia sul territorio nazionale che internazionale?

“NaturHouse è un format in franchising low cost basato sull’autoimpiego. E proprio la grande offerta sul mercato del lavoro di laureati nelle discipline scientifiche, alla ricerca di un posto di lavoro idoneo a offrire educazione alimentare, costituisce una precondizione ottimale per lo sviluppo del format”.

Quali sono i punti di forza del suo brand e quali le caratteristiche di potenziali affiliati?

“L’investimento iniziale è molto basso (si parte da 10’000€) e la possibilità per l’affiliato di lavorare da solo consentono un recupero dell’investimento e una redditività immediata. Alla gratificazione economica si aggiunge da subito quella “umana”, dato che attraverso l’educazione alimentare i nostri operatori migliorano la qualità della vita dei nostri clienti. Tutti questi elementi, unitamente a supporto di marketing e pubblicitario garantito dal franchisor, consentono una continua crescita della capillarizzazione della rete di punti vendita monomarca NaturHouse”.

Per maggiori informazioni sul format franchising Naturhouse

internazionalizzazione

@Redazione AZ Franchising

LEGEA: Intervista a Alessio Mancini, franchising manager

Intervista a Alessio Mancini, franchising manager di LEGEA.

Legea è una realtà consolidata nel settore del retail di articoli sportivi. Nata negli anni Novanta, oggi è una S.p.A. che ha all’attivo numerose sponsorizzazioni soprattutto nel mondo del calcio, come quella della nazionale del Montenegro e quella di Gibilterra, l’US. Città di Palermo, Livorno Calcio, Cosenza Calcio, Reggina. Ma non bisogna credere che Legea sia solo calcio: oggi si producono linee per il tempo libero, per il fitness, oltre ad articoli dedicati ai principali sport di squadra. Anche la gamma calzature si è ampliata in maniera considerevole.

Abbiamo intervistato Alessio Mancini, franchising manager del brand.

Tutto ruota intorno allo sport. Specializzarsi in un settore è una chiave vincente?

“Oggi è diventato fondamentale specializzarsi. Il cliente si fida dell’“eccellenza”: una testimonianza di ciò è la nascita di molte start-up che limitano sempre più la vendita a pochi prodotti o addirittura a un unico articolo proposto in diverse varianti. Ma sempre con dei limiti. Legea per esempio ha optato per una formula al 100% sportiva, ma abbiamo dovuto lavorare molto per toglierci da dosso il cliché del brand “solo per il calcio”, ampliando la produzione a settori ad esso lontani, come il leisurewear e la linea donna”.

Cosa significa per voi internazionalizzazione e quali sono stati i modelli operativi più efficaci per realizzarla?

“Per noi è stato un passo obbligato e abbastanza naturale. Un prodotto sportivo dalla linea italiana fa molta gola. Il prezzo accattivante dei nostri articoli fa il resto”.
Quanto è importante per lo sviluppo di un brand come il vostro una politica di marketing sia a livello nazionale che internazionale.
“È molto importante. Per un’azienda di abbigliamento sportivo come la nostra, la principale forma di visibilità è legata alla sponsorizzazione tecnica di squadre e rappresentative professionistiche. Siamo molto attenti alla scelta delle Società o Club da sponsorizzare, sia a livello nazionale che internazionale. Ad onor di cronaca Legea fu l’unico brand italiano a essere presente ai mondiali del Sudafrica 2010, vestendo la Corea del nord”.

Perché si è scelto di sviluppare il marchio in franchising e che peso ha dal punto di vista economico il vostro brand per l’intero settore?

“Perché contribuisce al rafforzamento del brand. Dodici anni fa abbiamo seguito la scia della maggior parte delle imprese che hanno fatto franchising, proponendo però un progetto atipico che, oltre alla vendita al dettaglio, amplia il raggio di azione a tutto il mondo associazionistico sportivo. Quasi un terzo del nostro fatturato proviene dai punti vendita affiliati”.

Quale è il profilo del vostro affiliato tipo?

“È una persona dinamica con ottime capacità comunicative e una forte passione per lo sport. Ci fa molto piacere vedere molte donne che si affacciano in questo settore che per anni è stato principalmente maschile. La voglia di rivalsa è una potente benzina”.

Progetti futuri?

“Con l’accordo sottoscritto con la FIGC per la sponsorizzazione tecnica della Associazione Italiana Arbitri, a partire dal primo luglio 2019, il brand Legea sarà presente su tutti i campi di calcio dalla serie A alla terza categoria, e ciò incrementerà la visibilità e il suo awareness”.

 

@Redazione AZ Franchising

POWERME: Una realtà innovativa

Powerme, fornitori di totem per la ricarica di dispositivi elettronici utilizzati come strumento di marketing

Intervista a Emanuele Casero, CEO di Powerme.

Il progetto PowerMe rappresenta l’evoluzione della sharing economy nel campo energetico. Software applicativi e hardware tecnologici contribuiscono alla crescita di una community che affida un valore sempre maggiore alla condivisione delle risorse e un valore sociale allo scambio di soluzioni accessibili a tutti gli utenti. “La nostra mobile app, che consente la ricerca di punti di ricarica e la condivisione dell’energia. Gestiamo una rete di punti di ricarica fissi e mobili, distribuiamo prodotti con la prerogativa che essi rappresentino una soluzione accessibile smart e green alla necessità di ricarica”. A parlare è Emanuele Casero, CEO del marchio. L’azienda Powerme ha visto una crescita a doppia cifra del fatturato nell’ultimo anno grazie a numerosi noleggi a breve e a lungo termine consolidandosi come una realtà innovativa nel mondo delle soluzioni Phygital per retail ed eventi.

Cosa vi differenzia dai vostri competitors e perché i potenziali acquirenti dovrebbero scegliere proprio voi?

“La capacità di fornire soluzioni innovative e tecnologiche per soddisfare la necessità del cliente di stupire i propri utenti e fornire un servizio di ricarica per smartphone utili al fine di interagire, raccogliere dati, aumentare la permanenza. I totem per la ricarica di dispositivi elettronici sono in rapida crescita nell’industria della vendita al
dettaglio. PowerMe è un’azienda leader nel settore e, in quanto tale, riteniamo di essere in una posizione privilegiata per poter affermare che i punti per la ricarica dei dispositivi mobili possono effettivamente aiutarti ad aumentare le vendite. I nostri totem di ricarica sono vere e proprie stazioni multimediali. Forniamo totem per la ricarica di dispositivi elettronici i a numerosi eventi e negozi che li utilizzano come uno strumento di marketing. Sai che una stazione di ricarica del telefono nel tuo negozio od al tuo evento potrebbe effettivamente avvisare i clienti della tua ultima offerta con un semplice SMS direttamente ai tuoi clienti quando sono nelle vicinanze del negozio? Sai che possono aumentare la brand awareness ed il flusso dei tuoi clienti? Vediamo nel dettaglio i maggiori benefici in termini di marketing:

• È uno strumento per interagire con i clienti e fidelizzarli.
Tutte le aziende sanno ormai che non si tratta di quanti followers e di quanti likehai, si tratta di coinvolgere l’utente. Questo vale per tutti i settori. La fidelizzazione del cliente è fondamentale, specialmente con l’esplosione dei negozi di e-commerce quindi trovare modi per attirare gli acquirenti ma anche creare una relazione è un’ottima strategia. Per i negozi che vendono servizi, non è più sufficiente semplicemente offrire una bottiglia d’acqua gratuita; oggi le persone sono sempre più dipendenti dal cellulare quindi offrire la possibilità restare connessi diventa una necessità, non una scelta opzionale. Il cliente che resta connesso resterà più volentieri nel tuo negozio e questo sarà il primo step per creare una relazione duratura con lui.

• Ti permette di acquisire dati rilevanti.
Dai negozi agli eventi, oggi tutte le aziende fanno il possibile per acquisire dati utili per implementare le proprie campagne di marketing. Inoltre, stanno andando alla ricerca di modi per integrare le tecnologie di acquisizione dei dati. Le stazioni di ricarica sono un modo per integrare questo particolare tipo di tecnologia, sia nel tuo negozio che al tuo evento. Dandoti la possibilità di raccogliere i dati degli utenti
registrati, è un ottimo strumento per targhettizzare altre campagne di marketing alfine di convertire più vendite online.

• Aumenta il numero dei visitatori nel tuo negozio
L’installazione di un totem di ricarica mobile ha dimostrato di attirare più visitatori nei negozi al dettaglio soprattutto da parte di clienti che altrimenti non sarebbero entrati . I negozi al dettaglio, in particolare, stanno ottenendo numerosi vantaggi in quanto le statistiche mostrano che i clienti che ricaricano il proprio telefono restano nel negozio 2.27 volte più a lungo di quelli che non lo fanno. Inoltre le statistiche mostrano che c’è aumento del 54% nei tassi di conversione per coloro che utilizzano un totem di ricarica e che i clienti che hanno ricaricato i loro telefoni spendono il 29% in più rispetto a quelli che non utilizzano i totem di ricarica.

• Ti permette di implementare sempre nuove azioni di marketing
Sia che tu scelga di posizionare il totem di ricarica in negozio o nelle vicinanze, è comunque possibile inviare ai clienti un messaggio pubblicitario. Come? Attraverso l’aiuto del nostro software. Le nostre stazioni di ricarica ti permettono di mostrare contenuti, offerte e promozioni speciali. Non solo puoi attirare clienti nel tuo negozio, ma lo puoi fare per un motivo molto specifico: approfittare delle offerte in un dato momento. Ciò significa che le persone entrano nel tuo negozio perché hanno una motivazione ( es. hanno visto una la promozione del giorno) quindi sono più propensi all’acquisto. In conclusione, ci sembra evidente che l’aumento dei visitatori, la fidelizzazione e la brand awareness sono i maggiori benefici che avrai dall’installazione dei nostri totem che sono dei veri e propri strumenti di marketing. Disponiamo di una serie di totem ideali per ogni situazione, completamente personalizzabili. Powerme si distingue per un approccio consulenziale a 360 gradi. Aiutiamo i nostri clienti a scegliere le soluzioni migliori in relazione agli obiettivi di marketing da loro definiti: al centro dei nostri progetti ci sono i risultati che possiamo portare ai nostri clienti”.

Quali sono i punti di forza della vostra azienda e su cosa si concentra principalmente la vostra attività?

In PowerMe progettiamo e produciamo soluzioni innovative per migliorare l’esperienza del cliente all’interno del punto vendita, offrendo un servizio utile come la ricarica dello smartphone. Secondo le recenti stime 2018, le batterie degli smartphone migliorano del 5% ogni anno; allo stesso tempo, il consumo medio incrementa del 12%: questo fa sì che offrire un servizio di ricarica, oltre che essere percepito dai clienti come un elemento distintivo ed innovativo che conferisce valore al brand in ottica customer care, è un incredibile strumento per incentivare gli utenti ad interagire e, di conseguenza, a cedere dati commercialmente utili.
I nostri progetti sono costruiti sempre su misura per il cliente e permettono di aumentare le revenue fino al 18% sfruttando:
1) PROXIMITY MARKETING: All’interno del nostro totem premium è integrato un hotspot wireless, innovativo strumento di proximity marketing: libero accesso ad internet per i clienti e l’opportunità di comunicare con la propria audience in real-time. Utilizzando il nostro proximity marketing wi-fi è infatti possibile mappare i flussi di clienti all’interno dei punti vendita, individuando quali sono le aree più frequentate e disporre di conseguenza il merchandising all’interno dell’attività commerciale. La funzionalità di SMS proximity permette inoltre di inviare direttamente al cliente offerte personalizzate, proprio mentre sono all’interno del punto vendita e possono quindi concludere gli acquisti nell’immediato
1. GAMIFICATION: Un meccanismo di engagement che incentiva i tuoi obiettivi di marketing e permette di raccogliere dati utili. Offrire un experience interattiva e divertente ai propri clienti è, secondo Accenture, una strategia per aumentare l’engagement con i Millennials. I Millennials sono utilizzatori entusiasti dei giochi online, stanno entrando nel mondo del lavoro, amano ricevere comunicazioni attraverso logiche game-like, sia nel tempo libero che in ambito professionale. Nel 2020 i Millennials potrebbero rappresentare un mercato da 24 trilioni di dollari.” (https://www.accenture.com/us-en/insight-outlook-why-gamification-is-serious-business)
2. SURVEY: Il sondaggio, oltre che essere un ottimo modo per coinvolgere attivamente i clienti, permette di raccogliere informazioni essenziali a migliorare l’offerta (esattamente nella direzione richiesta dalla domanda, i clienti) ed incrementare di conseguenza i ricavi. Le campagne di survey sono spesso onerose in termini economici, pensiamo ad esempio ad una campagna di sondaggio telefonico, sia in termini di tempo speso in raccolta ed analisi di dati: oltretutto, le survey effettuate postume all’esperienza in-store, subiscono l’effetto oblio; siamo davvero sicuri di ricordarci nei minimi dettagli l’esperienza che abbiamo vissuto nel negozio X tre giorni fa? In PowerMe crediamo fortemente nel valore di creare strumenti integrati, che permettano ai nostri clienti di ottenere feedback in real-time, analizzati in tempo reale con strumenti di data AI.
3. DATI: per conoscere il footfall ed il tempo medio di permanenza in uno specifico punto vendita è sufficiente un semplice contapersone: i dati che si acquisiscono sono però puramente quantitativi. Le nostre soluzioni sono integrate con una smart-cam di riconoscimento facciale che permette di trasformare le misurazioni da quantitative a qualitative: profilando i clienti per genere, fascia di età ed umore.
I clienti che utilizzano i nostri prodotti possono ad esempio predire su base statistica l’affluenza in uno specifico momento della settimana, non basata quindi su un generico “numero di persone”, bensì profilata per genere, fascia di età ed umore. Le applicazioni dei dati qualitativi per il marketing sono svariate: pensiamo solo alla possibilità di poter creare visual merchandising layouts già orientati al target principale che frequenta lo specifico punto vendita, oppure la possibilità di predirre il numero di employees necessari per gestire il flusso di clienti, calcolato sulla base di analisi statistiche predittive, o ancora la possibilità di lanciare promozioni variabili a seconda del momento, già conoscendo il target group che entrerà nel punto vendita in quello specifico momento.
4. ADV: Le nostre soluzioni sono dotate di un avanzato sistema di digital signage tramite il quale pubblicare website, video, immagini, socialwall e molto altro. Il nostro digital signage è integrato con la smart-cam di riconoscimento facciale: partendo dal presupposto che uno specifico ADV sia efficace per uno o due target group, il vantaggio competitivo consiste nell’analizzare il target group presente e selezionare, in real-time ed in automatico, l’ADV più efficace.

In virtù dei cambiamenti sia della domanda che dell’offerta quali sono i piani di sviluppo per il suo brand?

“Il mondo dell’advertising è radicalmente cambiato, ripetere le consuete strategie non è più sufficiente ad ottenere risultati soddisfacenti. I clienti sono costantemente bombardati da stimoli audiovisivi: raggiungere il cliente non basta più, è necessario costruire una relazione. In PowerMe crediamo fortemente che i progetti efficaci e vincenti debbano essere costruiti tailor made sul contesto e sulle esigenze del cliente, per questo motivo un portafoglio prodotti ampio permette di disporre ed integrare soluzioni che si adattino perfettamente agli obiettivi di marketing dei nostri clienti. Alla luce della premessa, uno degli obiettivi più sfidanti dell’ultimo anno è stato l’incremento qualitativo dl portafoglio prodotti, inserendo soluzioni sono sul data driven marketing che permettano di evolvere il modo di fare advertising, basati su tre keyword:
• Aumento del tempo medio di permanenza
• Incremento del tasso di ritorno

• Accolta qualitativa ed analisi dei dati utente
In PowerMe siamo sempre pronti a nuovi progetti. Stiamo strutturando in queste settimane il progetto 500 Stations: un progetto rivolto al mondo tobacco retail dei principali centri urbani in Italia, con focus primo su Milano e Roma. Abbiamo sviluppato per questo progetto una versione appendibile del nostro totem, integrata con tutte le funzionalità di marketing innovation quali Proximity marketing, Wi-fi Marketing, Facial-Recognition Smartcam (integrata con un avanzato sistema di digital signage). Il nostro target sono in questo contesto i più importanti brand di Tobacco, Food e Beverage che potranno avere presto a disposizione uno spazio pubblicitario innovativo e mirato, in cui verrà applicata la logica del pay per click all’Out of Home advertising: grazie alla nostra smart-cam di facial recognition profileremo infatti il target audience, suddividendoli per genere, umore e fascia di età: questo consentirà ai brand di acquistare solo ed esclusivamente le fasce di proprio interesse, ottimizzando quindi al meglio gli investimenti di advertising. Per integrare il mondo digital e physical abbiamo lanciato l’app powerme, già disponibile per android e Apple. La mobile App, ora in versione beta, permetterà agli esercenti che già offrono un servizio di ricarica (o che vorrebbero farlo nel prossimo futuro) di inserire un pin personalizzato all’interno della nostra mappa, segnalando il prezioso servizio agli utenti in cerca di un luogo dove poter spendere del tempo e ricaricare i propri devices. I risultati fin ora ottenuti ci suggeriscono che adottare una strategia di customer care utile, come offrire una ricarica ai propri clienti, aumenti fino al 10% il footfall e, di riflesso, porti ad un incremento medio del fatturato del 5%.

La tecnologia come ha modificato i comportamenti di imprenditori e consumatori?

“Dalle ultime statistiche di inizio 2019 emerge che le transazioni digitali nella vendita al dettaglio non superino ancora il 20% del totale: risulta quindi evidente che il retail gioca ancora oggi un ruolo di primissimo piano nelle strategie commerciali.
Allo stesso tempo occorre sicuramente rivedere il modo tradizionale di concepire il punto vendita, integrando in armonia il mondo fisico e gli emergenti strumenti digitali.
Il customer journey dell’acquisto nei punti vendita è stato per anni interpretato come un flusso lineare che aveva come punto di partenza il raggiungimento di una valida brand awareness, in cui l’acquisto vero e proprio era semplicemente la naturale conseguenza. Oggi il percorso di acquisto si è trasformato diventando sempre meno una sequenza lineare di fasi e sempre più una rete di momenti, la cui efficacia e decisività varia al variare della tipologia di bene e della singola categoria di buyer personas. Nell’ultimo decennio si stima che circa 3 miliardi di persone nel mondo si siano dotati di uno smartphone e che quasi un numero analogo di persone risulta iscritta ad un social network: si evince quindi che quasi la metà della popolazione globale è raggiungibile online. Il modo di fare marketing efficace è in continua evoluzione, i marketers sono obbligatoriamente chiamati a comprendere gli effetti della digital transformation ed utilizzare a proprio vantaggio tutti gli strumenti disponibili: integrandoli con gli strumenti già esistenti o sostituendo le strategie obsolete con strategie innovative. Anche nel retail diventa oggi giorno fondamentale costruire strategie di marketing Phygital oriented, andando a considerare le innovazioni tecnologiche come veri e propri strumenti di marketing in grado di incidere significativamente sui KPI”.
Quali sono i modelli operativi di marketing più efficaci per espandere la vostra attività sia a livello nazionale che internazionale?
“Puntiamo ad integrare sempre di più lato Fisico e Digital (Phygitall), al fine di offrire al cliente uno strumento di marketing in grado di incidere in misura netta ed inequivocabile sui KPI di marketing, garantendo allo stesso tempo all’utente finale un’esperienza semplice, intuitiva, utile e riconoscibile. Distribuiamo oggi i nostri prodotti principalmente in Italia, abbiamo però strutturato un reparto operations che ci consente ampliare i nostri orizzonti strutturando partnership strategiche per esplorare nuovi mercati. Sfruttando i media tradizionali e, in particolar modo digitali, spingeremo sempre di più sull’esclusività dei nostri prodotti: completamente Made in Italy, personalizzabili con progetti cuciti su misura per le esigenze dei nostri clienti. La strada è lunga ma chiara, contiamo su un team in costante crescita che integra hard skills & soft skills di primissimo piano e tra loro complementari”.

 

@Redazione AZ Franchising

Entrare in Piazza Italia

Intervista a Luca e Andrea Pagliai, proprietari di due punti vendita Piazza Italia ad Orvieto e a Forano in Sabina prevedo di continuare lo sviluppo con il brand.

Da sempre hanno lavorato nel settore dell’abbigliamento, prima in proprio e, successivamente, dal 1996, in franchising. Luca e Andrea Pagliai sono un esempio di
come l’esperienza e la conoscenza sia un valore aggiunto per raggiungere grandi obiettivi nella vita professionale.

Quando siete entrati in contatto con il brand Piazza Italia?
“Circa 7 anni fa quando aprimmo il primo negozio con Piazza Italia ad Orvieto uomo donna di circa 400 mq”. Successivamente ne abbiamo aperto anche uno in Sabina nel
comune di Forano uomo donna e bambino di 500 mq”.

Quali sono state le principali motivazioni che vi hanno spinto a scegliere Piazza Italia?
“Il giusto mix tra prodotto, qualità e prezzo, riconoscibilità del marchio”.

In che modo la casa madre vi ha sostenuto?
“Vagliando la fattibilità dell’apertura, studio del territorio, curando il progetto fino all’apertura in modo serio ed attento”.

E’necessario seguire dei corsi di formazione?
“Si. Su tutti i processi operativi del punto vendita sia pratici che gestionali”.

Quali sono in termini economici i numeri per chi come voi vuole aprire un punto vendita Piazza Italia?
“Circa 600/700 euro al mq. Più la garanzia fidejussione bancaria”.

Che consiglio dareste ad un nuovo affiliato?
“Di poter trovare una location vincente con ottima visibilità e con un grande fronte se possibile con meno concorrenza e con una superfice di almeno 500 mq”.

I vostri progetti futuri…
“Continuare lo sviluppo con il brand Piazza Italia”.

 

Per maggiori informazioni per aprire Piazza Italia in franchising visita la scheda

 

@Redazione AZ Franchising

Intervista a Luca Carraro, CEO di Jaked

JAKED: Brand italiano di sportswear e activewear tecnico

Jaked nasce in Italia 10 anni fa come marchio specializzato nel nuoto. Fin dalla sua nascita, Jaked accompagna i migliori atleti e gli appassionati di nuoto con un abbigliamento swimwear tecnico e altamente performante, in grado di migliorare le prestazioni in vasca di ogni nuotatore.

Comfort, confidence, technicity sono le 3 parole chiave che guidano il brand dal suo esordio. Nell’agosto 2009, ai Campionati Mondiali di Nuoto a Roma, circa il 68% degli atleti indossa il costume “Super-body Jaked J01”, un prodotto rivoluzionario che si basa su due fattori innovativi: una tecnologia costruttiva estremamente avanzata (la termo-saldatura, che offre il massimo comfort grazie alla totale assenza di cuciture) applicata ad un materiale altamente performante (a base poliuretanica 100%, che favorisce la fluidità dinamica in acqua). Il debutto è fragoroso: 17 sono i record del mondo delle varie discipline fatti registrare da nuotatori con costume Jaked; 37 (su un totale di 104) sono complessivamente le medaglie individuali vinte da nuotatori con costume Jaked. E di queste, 17 sono d’oro. Nel frattempo Inticom S.p.A. (proprietaria del marchio Yamamay) acquisisce il controllo di Jaked per entrare nel settore dell’abbigliamento sportivo e degli accessori legati al mondo delle piscine.

Nel 2011 una crescita ulteriore: la fusione di Inticom (e quindi dei marchi Yamamay e Jaked) con Kuvera (marchio Carpisa). E la presenza di Jaked, insieme a Yamamay e Carpisa, nel Gruppo Pianoforte Holding S.p.A. Nel 2012 i tempi sono maturi per la partenza del progetto franchising, con l’apertura dei primi negozi monomarca Jaked, che raccontano l’evoluzione del prodotto e la strategia aziendale: non più solo nuoto. Accanto ai costumi piscina e agli accessori per il nuoto arrivano le collezioni triathlon e running, la linea fitness e le proposte più genericamente active e beach. Con la stessa passione di sempre ed una crescente competenza tecnica. Il turnover annuale di Jaked è attualmente di 7 mln di Euro.

Che cosa vuol dire per voi internazionalizzazione del business e quali sono i mercati a cui guardate con maggiore interesse nel medio e lungo termine?

“Jaked ha 10 anni di storia, è entrato nel mercato come brand legato al mondo del nuoto, acquisendo in una prima fase riconoscibilità e notorietà in ambito ‘piscina’ soprattutto a livello italiano. Negli anni ha poi allargato i propri orizzonti sia procedendo con il processo di internazionalizzazione verso altri mercati che estendendo le proprie collezioni anche al mondo del triathlon, del running e del fitness, dello yoga presto anche a quello della vela, oggi si può definire in un’unica parola un brand ‘activewear’. A livello retail è al momento presente con 27 negozi di cui 20 diretti e 7 affiliati, in 200 negozi multibrand e in 42 corner piscina presso impianti sportivi. Il marchio è distribuito all’Estero in oltre 23 paesi nel mondo ed ha un proprio canale e-commerce. I mercati chiave a livello europeo sono Spagna, Francia, Germania e Inghilterra, abbiamo inoltre da poco aperto un ufficio commerciale ad Hong Kong per sviluppare la distribuzione del brand anche nei paesi del sud est asiatico”.

Quali sono i modelli operativi di marketing più efficaci per espandere la vostra presenza sia sul territorio nazionale che internazionale?

“Anche a livello marketing abbiamo iniziato comunicando in primis attraverso il nostro DNA cioè attraverso il mondo del nuoto e dei suoi portavoce. Federica Pellegrini è nostra testimonial dall’inizio ed insieme a lei tanti altri campioni internazionali, legati al nuoto come Fabio Scozzoli e Marco Orsi ma anche ad altre discipline come Stefano Gregoretti, ultrarunner ed adventurer. Tutti questi atleti sono poi diventati, di pari passo, testimonial delle nostre collezioni a 360 gradi, anche per la parte più activewear. Jaked si rivolge ad un pubblico trasversale sia maschile che femminile, comunica tanto attraverso i canali social, quando scegliamo un ambassador, la caratteristica fondamentale non è il numero di followers, preferiamo concentrarci su dei personaggi più reali e attendibili che apprezzino veramente le caratteristiche tecniche del prodotto e che siano in grado di trasmettere ed interpretare il vero animo di Jaked perché pensiamo che siano più reali ed efficaci.

Quali sono i punti di forza del suo brand e quali le caratteristiche di potenziali affiliati?

“La forza di Jaked sta prima di tutto nella tecnicità e nell’altissima qualità del prodotto, nei tessuti performanti e nei dettagli tecnici ma anche nello stile e nel design contemporaneo, realizziamo infatti un prodotto tecnico ma anche accattivante a livello estetico. Stiamo lavorando molto anche sul concetto di sostenibilità ambientale perché è un tema che ha sia un’importanza commerciale che etica: l’attenzione all’ambiente è infatti un valore non negoziabile per Jaked, il nostro obiettivo è una moda sempre più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Il nostro pubblico è prevalentemente sportivo ed è già sicuramente più sensibile e predisposto a questo tema per questo già nella collezione SS19 troviamo capi per il fitness che impiegano fibre in poliestere rigenerate a partire dagli scarti plastici marini e tessuti riciclati derivati al 100% da PET post consumo, piumini ultralight con imbottitura derivata al 100% da bottiglie di plastica riciclate insieme a maglie in cotone riciclato ma anche a costumi piscina il cui tessuto deriva da materiali di scarto rigenerati e trasformati in nuova materia prima. A livello di distribuzione vorremmo individuare 30/40 location strategiche in cui inserirci e puntare molto sia sull’e-commerce che sul wholesale”.

@redazione AZ

NATURHOUSE E’ STATA PREMIATA

Si è svolta a Bologna la prima edizione del Industria Felix dove sono state premiate realtà aziendali più performanti e primatiste di bilancio della regione Emilia Romagna

Raffaello Pellegrini, Amministratore Delegato del brand: “a Naturhouse è andato il riconoscimento come “miglior impresa come indice percentuale ROI” della regione. Ciò che mi ha dato più soddisfazione in tutti questi anni è stato creare attraverso il franchising tanti neo-imprenditori, ed un indotto di oltre 2.000 posti di lavoro”

Sono stati assegnati l’11 aprile scorso a Bologna i riconoscimenti alle realtà aziendali più performanti e primatiste di bilancio della regione Emilia Romagna.
Sono 43 le pmi e grandi aziende primatiste di bilancio e più performanti dell’Emilia Romagna che sono state premiate durante la prima edizione regionale di Industria Felix a Palazzo Re Enzo. L’evento è stato organizzato da Industria Felix Magazine, il nuovo periodico nazionale di economia e finanza, in collaborazione con Cerved e con l’Università LUISS Guido Carli e con i patrocini di Confindustria, Comune di Bologna e Ansa (media partner), con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Lidl Italia e Grant Thornton. All’Evento hanno aderito le 43 aziende primatiste e più performanti con sede legale in Emilia Romagna scelte tra i 12.660 bilanci di società di capitali con fatturati da 2 milioni a 8,3 miliardi di euro.

A fare gli onori di casa l’assessore del Comune di Bologna Matteo Lepore che ha accolto gli organizzatori ed i rappresentanti delle aziende premiate nella splendida cornice del salone del podestà del Palazzo di Re Enzo, ubicato nel cuore di Bologna proprio di fronte alla statua del Nettuno.

Importante sottolineare che le aziende eccellenti siano state selezionate in maniera oggettiva, ovvero unicamente attraverso una rigorosa analisi dei loro bilanci realizzata dal Cerved sui dati dei bilanci pubblici 2017.
E in mezzo a colossi regionali come Hera e Cremonini, ed a realtà industriali che tutto il mondo ci invidia come Ferrari, Lamborghini e Technogym, ha trovato posto anche una realtà ferrarese, Naturhouse, che ha fatto del franchising il suo motore di sviluppo, a cui è andato il riconoscimento come “miglior impresa come indice percentuale ROI” della regione.

“Non capita tutti i giorni di essere premiato insieme ad eccellenze planetarie come Ferrari e Technogym, solo per citare due delle eccellenze industriali presenti – ha commentato emozionato Raffaello Pellegrini, Amministratore Delegato di Naturhouse – così come avere la possibilità di raccontare ad una platea tanto qualificata come in 15 anni di lavoro sia riuscito a creare partendo da zero una catena di 500 punti vendita, che dà lavoro a più di 2.000 persone, e che risulta avere anche una innegabile funzione sociale dato che attraverso l’educazione alimentare contribuisce a migliorare la qualità della vita di tutti i suoi clienti. Ma come ho spiegato ai presenti, al di là dei numeri di bilancio, ciò che mi ha dato più soddisfazione in tutti questi anni è stato creare attraverso il franchising tanti neo-imprenditori, oltre 300, il 90% donne, ed un indotto di oltre 2.000 posti di lavoro.”

“E solo ed unicamente grazie al sapiente utilizzo del franchising – continua Pellegrini – sono riuscito con un investimento iniziale di soli 100.000 € e senza nessun ricorso a capitali di terzi, né bancari né privati, a creare ex-novo un mercato per i prodotti Naturhouse che solo in Italia cuba oltre 80 milioni di euro, con un’azienda che ne fattura circa 25, con un ROI talmente alto da risultare percentualmente il più elevato anche nel contesto di una delle regioni più economicamente feconde del paese. In generale il sistema franchising in Italia gode di ottima salute, e Naturhouse ne costituisce sicuramente un ottimo esempio”