FURLA: il fashion in franchising arriva a Madrid

La catena di negozi di fashion in franchising Furla ha inaugurato un nuovo flagship store in Calle Serrano 46, a Madrid. “Il nuovo flagship store di Madrid rappresenta una location strategica per il brand” ha dichiarato Eraldo Poletto, CEO Furla. Situato in Calle Serrano 46, nel cuore di una delle principali vie dello shopping di Madrid, lo spazio di 140 metri quadrati riflette il nuove store concept del marchio in cui prende vita il prodotto in tutte le sue categorie.

Questo opening rappresenta un ulteriore tassello nei piani di riposizionamento del brand in Spagna e segue la recente apertura del flagship store di Barcellona a novembre. Nella seconda metà dell’anno, Furla continuerà a rafforzare la propria rete distributiva in Europa attraverso nuove aperture, fra dirette e in franchising. A conferma della forte strategia distributiva Internazionale dell’azienda, da gennaio 2015 Furla ha inaugurato 44 nuovi punti vendita nel mondo fra negozi a gestione diretta e franchising: 29 in Emea, 12 in Apac e 3 in US.


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Come aprire un Piazza Italia in franchising

L’azienda Piazza Italia nasce nel 1993 come family store. Inizialmente l’assortimento proposto era solo abbigliamento e calzature uomo donna, poi acquisendo superfici maggiori la casa madre ha completato l’offerta inserendo anche l’abbigliamento per bambini. Nel 2008 è stato dato al via del progetto di Piazza Italia in franchising. In seguito, nel 2012, visto il successo della formula family, è nata l’idea di creare una nuova linea dedicata proprio al mondo dei piccoli ed ecco Piazza Italia kids. Piazza Italia dispone di un ufficio stile che progetta la collezione tenendo in considerazione le tendenze del mercato, la moda del momento e le esigenze di vestibilità e comfort tipiche del settore.

Come aprire un Piazza Italia in franchising
Le collezioni arrivano nei negozi Piazza Italia in franchising in quelli diretti sotto forma di pacchetti coordinati e distribuiti secondo un calendario aziendale, finalizzato a un rinnovo continuo dell’offerta. L’affiliato ideale di Piazza Italia ha una pregressa esperienza nel retail, così da non essere a digiuno delle logiche gestionali che sottendono questo business. “Forniamo al cliente una ‘macchina veloce’ che l’affiliato deve saper governare. Cerchiamo imprenditori che garantiscano una completa e costante attenzione al business” dicono dall’azienda. I punti di forza della formula di Piazza Italia in franchising sono il conto vendita col margine garantito che rende il franchisor libero da altre problematiche economiche e la presenza assoluta dell’azienda nella gestione. Per quanto riguarda il futuro dei Family Store, l’obiettivo è di aumentare le superfici medie del format fino a 2.000/2.500 mq di vendita, spazio considerato ideale dalla casa madre per esprimere al meglio il potenziale di Piazza Italia.

OVS: fra aperture in franchising ed EXPO

Sono stati aperti al pubblico i padiglioni OVS ed Excelsior Milano, gli unici store dove è possibile acquistare abbigliamento a marchio Expo all’interno del sito espositivo.

I due spazi a “L” di circa 180 mq ciascuno – disegnati dagli architetti Marco Zito e Alessandro Pedron – si integrano completamente, sino a formare un parallelepipedo perfetto: lo ying e lo yang, quasi a rappresentare le due anime, una democratica, l’altra più esclusiva, del Gruppo di Mestre, primo retailer di abbigliamento (anche con negozi in franchising) in Italia.

L’interior design è stato curato da Vincenzo De Cotiis Architects. Il concept dell’allestimento OVS ruota attorno all’idea di leggerezza, il mondo OVS accompagna il visitatore lungo tutto lo store, raccontandosi, non solo attraverso il prodotto, ma anche attraverso video-wall, schermi interattivi e banner sospesi al soffitto. OVS ed Excelsior Milano mettono a disposizione le proprie competenze di retail per interpretare i temi di Expo Milano 2015.

Intanto è notizia di oggi che OVS vuole aprire nel corso di questo 2015 30 nuovi negozi diretti e una cinquantina in franchising.

 

“La moda? Non sente la crisi”. Parola di GATE 21, rete di franchising abbigliamento

Intervista a Michele Munaro (nella foto in basso), responsabile marketing e franchising di GATE21 Fashion & Jeans, che ha all’attivo una rete di franchising abbigliamento.

Secondo gli studi, ultimo quello di Mediobanca, il settore moda non ha risentito della crisi nel mondo e in Italia. Dal vostro punto di vista come vedete questo settore, oggi, in Italia?
“Crediamo che il settore della moda in generale abbia risentito della crisi economica molto meno rispetto ad aziende impegnate in altri settori. Crediamo inoltre che in Italia, grazie alla presenza di molte aziende leader nella produzione di abbigliamento, la crisi non toccherà mai appieno il settore della moda. È però importante mantenere standard qualitativi elevati, sia nei materiali impiegati che nella ricerca, per evitare di entrare in competizioni con le grandi produzioni estere”.

munaro

Perché chi ci legge dovrebbe aprire un negozio di franchising abbigliamento?
“L’abbigliamento è un settore che difficilmente risentirà di importanti crisi, dato che nella società contemporanea il concetto dell’apparire è sempre più radicato, soprattutto nella “nuova generazione”. La pratica dello shopping rappresenta inoltre una valvola di sfogo che ci permette di allontanarci momentaneamente dalle difficoltà della vita quotidiana, creando in noi stessi una sorta di storia rappresentata da quello che andiamo ad indossare”.

Come e perché nasce il progetto franchising abbigliamento GATE21?
“Il progetto franchising abbigliamento di GATE21 nasce per cercare di insediarsi maggiormente sul territorio, avvicinandoci a zone ancora da noi inesplorate. Ad oggi la nostra azienda è presente sul territorio con circa 30 punti vendita, per la maggior parte diretti. Crediamo che, affidando il nostro marchio a piccoli e medi imprenditori per l’apertura di un loro negozio, si possa far crescere ulteriormente il brand. Il nostro progetto franchising offre inoltre condizioni molto favorevoli a tutti gli affiliati, sia in fase di avviamento iniziale, che come condizioni contrattuali durante tutto l’anno”.

Come vi state muovendo sul mercato?
“Il nostro marchio è rappresentato da due parole chiave: ricerca ed innovazione e ci affacciamo quotidianamente sul mercato cercando di rappresentare al meglio questi due concetti. Tutto questo è reso possibile grazie ad un team di esperti impegnati in una continua ricerca di nuovi stili e materiali, il tutto rappresentato dal “design and made in Italy””.

Ha notato, se ha notato, un cambiamento del comportamento d’acquisto dei clienti in questi anni?
“Negli ultimi anni sono stati notevoli i cambiamenti dei processi di acquisto da parte dei clienti. Ad oggi sono molto più attenti ai dettagli, allo stile e all’innovazione con un occhio di riguardo al prezzo, che però noi crediamo non debba andare ad intaccare la qualità. Inoltre il cliente diversifica sempre di più i propri acquisti in base alla stagione corrente e, essendo la nostra azienda improntata sul pronto moda, riesce a soddisfare questa necessità”.

Serafino Di Loreto


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I supermercati in franchising Simply e il sacchetto del turista di expo

La catena si supermercati in franchising Simply® Italia del Groupe Auchan ha firmato il “Patto per Expo”, l’accordo che il Comune di Milano ha sottoscritto con le principali Associazioni di categoria, i Distretti Urbani del Commercio e le Associazioni dei Consumatori in occasione dell’Esposizione Universale. Obiettivo dell’accordo è di garantire ai visitatori di tutto il mondo servizi commerciali e prestazioni di qualità nella massima trasparenza e all’insegna dell’accoglien­za.

Dai primi di maggio a fine ottobre, in oltre 60 supermercati in franchising e diretti Simply IperSimply e PuntoSimply di Milano e provincia, il visitatore dell’Esposizione Universale può crearsi il proprio “sacchetto del turista Expo”, un vero e proprio kit per uno spuntino veloce con prodotti pronti da mangiare, panini con salumi e formaggi e altre eccellenze enogastronomiche lombarde.

Inoltre, nei supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply di tutta Italia saranno disponibili tantissimi prodotti personalizzati con la mascotte ufficiale dell’Esposizione Universale “Foody” by Walt Disney. I supermercati aderenti sono identificati dalla vetrofania del Comune di Milano, che riporta il QR Code tramite il quale il visitatore dell’Esposizione Universale potrà trovare, in base alla sua posizione, il supermercato Simply più vicino. Nei supermercati sarà presente una comunicazione bilin­gue dedicata.

Simply è attiva nel settore della grande distribuzione italiana con tre formule commerciali: le superette di vicinato a insegna PuntoSimply, i supermercati di prossimità a insegna Simply e i supermercati d’attrazione a insegna IperSimply. Ed è presente sul territorio nazionale in 19 regioni con oltre 1.500 punti  vendita, di cui 264 gestiti direttamente, i restanti sono supermercati in franchising.

Moda: a Roma apre Abitart di Vanessa Foglia

Il prossimo sabato (2 maggio 2015),  a Roma (Viale Europa, 142/144 – zona Eur), apre il nuovo store Abitart di Vanessa Foglia. Dal background artistico, oltre che da quello familiare, Vanessa Foglia crea un Total Look di abiti e accessori che si compongono come quadri pittorici. Le sue collezioni nascono sempre da un complesso uso della geometria dei tessuti, con inserti di diverso materiale, elementi espandibili quali zip e bottoni, che reinventano gli spazi e mutano la forma, creano abiti che si trasformano addosso. E poi tanto colore… anche come esternazione dello stato della propria anima, sempre “colorata”, come la sua.

Arte, quindi, che crea e progetta abiti, pezzi unici che fanno tendenza ai quali in questa occasione si affiancano anche elementi di arredo, ideati e realizzati grazie alla collaborazione con Scene Up e che da sabato in poi si possono ammirare nel giardino fatato di Viale Europa.

Un appuntamento insolito con una moda che va oltre la semplice creazione, una tradizione che dura da quarant’anni e che si tramanda da madre in figlia, un atelier che sin dalla sua nascita è stato da subito definito una vera fucina di tendenza e grazie alla straordinaria creatività di Vanessa Foglia si sviluppa e diventa un brand.

“Un altro mio sogno si è realizzato – dichiara Vanessa Foglia – e sono molto felice ed emozianata di dar vita a questa mia nuova creatura. Non vedo l’ora di brindare con tutti i miei amici questo mio nuovo traguardo, deliziando questo momento con sorrisi al sapore di marshmallow e frizzanti bollicine”.

Durante la serata, ci saranno le modelle che indosseranno gli abiti della collezione Sfere Alchemiche PE/2015 e avranno il compiti di dare il benvenuto, oltre alla padrona di casa, ai tantissimi amici invitati: Massimiliano De Toma – presidente Federmoda, Marina Fiordaliso, Stafania Orlando, Marina Occhiena, Monica Setta, Beppe Convertini, Dario Salvatori, Alessandra Canale, Barbara Bacci, Alma Manera, Gegia, Nadia Bengala, Maria Monsè, Antonella Salvucci, Elisabetta Pellini, Adriana Russo, e tanti altri.

Retail: i centri commerciali ripensati da Carmila

Nata un anno fa grazie al colosso francese della grande distribuzione Carrefour e dai suoi partner, Carmila oggi vanta già risultati operativi di un certo spessore e si pone come uno dei protagonisti del mondo del retail. Con un patrimonio di 180 centri commerciali adiacenti a ipermercati Carrefour, Carmila può contare su un portafoglio composto da 107 asset francesi, 66 asset spagnoli e 7 asset localizzati nel Nord Italia, a fronte di una valorizzazione di circa 4,0 miliardi di euro. L’obiettivo è quello di creare un “ecosistema commerciale”. L’amministratore delegato Jacques Ehrmann si è dichiarato soddisfatto del primo anno di vita. In Italia Carmila, guidata dal Direttore Maryse Beucher, è responsabile di tutte le azioni strategiche volte alla dinamizzazione dei Centri Commerciali.

In questo primo anno di vita CARMILA e il partner Carrefour Property hanno inaugurato la nuova immagine della Galleria Commerciale di Montecucco, per un investimento di 3,3 milioni di euro. Proseguirà quest’anno e nel 2016 il restyling degli altri Centri Commerciali, mentre nel secondo semestre 2015 verrà inaugurato quello di Thiene.

Sempre nel mondo del retail, l’iniziativa più rappresentativa di questa partnership nel 2015 sarà l’ampliamento del Centro Commerciale di Nichelino, in provincia di Torino. Questo progetto riguarda 42.000 mq di GLA, con un ipermercato completamente rifatto, una Galleria di circa 45 negozi ed un Retail Park di 14 nuove Medie Superficie. Si tratta di un’operazione che prevede per Carrefour Property e Carmila un investimento di decine di milioni di euro.

 

Franchising abbigliamento: la nuova comunicazione di Original Marines

Be Original! Un gioco di parole che firma la nuova campagna pubblicitaria del franchising abbigliamento Original Marines, nata dalla collaborazione con il fotografo Oliviero Toscani e che riconferma il respiro internazionale del brand, nato nel 1983 e divenuto in breve tempo famoso grazie alla produzione e alla commercializzazione delle t-shirt bianche indossate dai marines. Un lungo percorso che ha portato il Gruppo a essere una dinamica realtà che ricopre una posizione di leadership nel settore del childrenswear con 597 punti vendita in Italia dei quali 532 in franchising e 65 di proprietà e con 93 store all’estero, destinati ad aumentare, grazie a una doppia strategia volta a espandere il proprio business in nuovi mercati e a consolidarlo in quelli già presidiati. Leader nella creazione di capi d’abbigliamento per bambini, neonati, ragazzi e donne, il franchising abbigliamento Original Marines propone collezioni total look per tutta la famiglia: abbigliamento per neonati, abiti da donna, abbigliamento per ragazzi, vestiti per bambini e bambine, tutti accomunati da uno stile casual, sportivo e ricercato che trae ispirazione dai gusti e dalle esigenze dei clienti stessi, con un occhio vigile sull’evoluzione della moda casual.

LA COMUNICAZIONE: IL PROGETTO BE ORIGINAL FIRMATO OLIVIERO TOSCANI

Oltre al prodotto, caratterizzato da uno stile al passo con i tempi, dall’ottimo rapporto qualità/prezzo e dall’elevata qualità dei prodotti a prezzi competitivi, da sempre tra i punti di forza del brand, un occhio di riguardo è stato dedicato alla comunicazione dal forte appeal, sulla quale negli ultimi anni Original Marines sta puntando in modo particolare per, tra le altre cose, sostenere la rete di franchising abbigliamento. E proprio con l’obiettivo di comunicare in modo nuovo, pur mantenendo un forte legame con le origini, nel 2014 è stato lanciato il progetto Be Original in collaborazione con Oliviero Toscani che ha firmato prima la campagna pubblicitaria dedicata all’Autunno/Inverno 2014/15 con protagoniste “facce vere napoletane” e ora la campagna per la collezione Primavera/Estate 2015 i cui protagonisti sono bambini provenienti da tutto il mondo e alcuni ospiti dei progetti di accoglienza dello SPRAR, il Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Albania, Siria, Nigeria, Afghanistan, Italia, Gambia, Senegal, Camerun, Egitto, Russia, Cecenia, Mali, Marocco. Sono solo alcuni dei Paesi rappresentati in una serie di fotografie che esprimono l’emozione dei bambini, le loro espressioni, senza discriminazioni e senza distinzioni. “Attraverso la nuova campagna Be Original Primavera/Estate 2015, desideriamo confermare l’approccio della nostra azienda che mette al primo posto il rapporto e il dialogo con il cliente – sottolinea Domenico Romano, Direttore Marketing di Original Marines –. Tutti i bambini per Original Marines sono belli, senza alcuna distinzione a patto che esprimano la propria originalità, il loro modo di essere unici, irripetibili, evitando stereotipi senza identità che spesso vengono imposti. La forza degli scatti della nuova campagna firmata da Oliviero Toscani rende l’immagine del brand sempre più riconoscibile e, nello stesso tempo, distintiva e unica”. La realizzazione degli scatti è stata resa possibile grazie al supporto logistico fornito da UNHCR-Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Un progetto destinato ad ampliare maggiormente la visibilità del brand rendendolo molto appetibile per chi cerca un’affiliazione di qualità e di sicuro successo.

“Perché ho scelto il franchising calzature di AW Lab”

AW LAB è il franchising calzature sport lifestyle più richiesto del momento. Athletes World fa parte del Gruppo Bata, la prima compagnia mondiale per la produzione e commercializzazione di calzature e in Italia è uno dei principali retailer dello sport-style. Nel 2011 Athletes World si trasforma in AW LAB, un vero e proprio laboratorio di tendenze, che si propone come Urban Style Refresh. Diretto ad un target giovane dai 15 ai 25 anni, dà molta soddisfazione ai suoi affiliati che spesso non si accontentano di un solo punto vendita, come dichiara Alberto D’Angelo, amministratore delegato della GI.MI. Calzature, affiliata AW LAB con due punti vendita dal 2013 in Campania e basso Lazio, in un’intervista in cui ci parla della sua personale esperienza.

Di cosa si occupava precedentemente?
“Sono l’amministratore delegato della GI.MI. Calzature s.r.l., una societàche opera da diversi anni nel settore delle calzature e avevo già un’esperienza come affiliato Geox e Primigi”.

Com’è arrivato al franchising calzature AW LAB?
“Ho valutato la possibilità di ampliare il target di riferimento rivolgendomi ad un pubblico più giovane. La mia esperienza nel settore delle calzature mi ha portato a credere che il mercato del pubblico giovanile è quello che risente un po’ meno della crisi. Devo dire che non mi sono sbagliato. Da qui è nata l’idea di affiliarsi al progetto del franchising calzature AW LAB. Conoscevo già il brand, è l’unica catena italiana di sneaker che propone un’offerta completa e di qualità che unisce moda e sport”.

Com’è andata l’esperienza?
“Abbiamo aperto il primo punto vendita nel centro storico di Cassino iniziando a contattare l’area manager che naturalmente ci ha chiesto un po’ di dati dell’azienda, secondo la prassi, per valutare la solidità del partner. In seguito abbiamo valutato insieme la prima location, abbiamo fatto molte analisi sui costi economici per vedere il punto di pareggio, valutando insieme gli eventuali rischi dell’apertura. Infine, visti i risultati delle analisi e visto che c’erano gli estremi, abbiamo deciso di aprire il punto vendita nel centro storico di Cassino. La casa madre ci ha assistito in tutte le fasi valutando i punti di forza e i punti critici, facendo insieme a noi un’analisi della zona, individuando gli eventuali competitor che avremmo trovato e studiando una strategia vincente”.

Quanto è durata la prima fase?
“Non è durata pochissimo. Essendo dei nuovi affiliati c’è stato un lungo periodo di conoscenza iniziale con varie visite dell’area manager e del direttore franchising Italia per discutere e valutare la nuova apertura”.

Parliamo della fase di start up…
“Due area manager e un responsabile di un punto vendita diretto ci hanno assistito sia per la fase di pre-apertura e poi di apertura. Il primo step riguarda la messa a punto del negozio. Un architetto ha studiato come sfruttare al meglio gli spazi e come allineare l’immagine del negozio a tutti gli altri punti vendita del franchising calzature AW LAB. Noi abbiamo girato i dettagli tecnici all’impresa ed le che avrebbe realizzato il lavoro. Abbiamo potuto scegliere liberamente l’impresa mentre per l’arredo ci siamo affidati alla casa madre che ha inviato una sua squadra, esperta in questo lavoro, che si è occupata di tutto l’allestimento. I costi sono stati a carico nostro, come quelli per il montaggio. Prima, comunque, abbiamo sempre ricevuto un preventivo. Mentre si effettuavano i lavori c’è stata la fase di formazione del personale. Ho quindi inviato il futuro staff che avrebbe lavorato nel negozio presso un punto vendita diretto. Per dieci giorni i ragazzi hanno avuto una formazione full immersion di circa 40 ore settimanali, quindi anche abbastanza impegnativa. Quando hanno finito eravamo pronti per partire”.

Siete stati supportati anche in fase d’apertura?
“Una volta terminate le opere edili, e arredato il negozio, siamo stati assistiti dall’area manager con un suo collaboratore e da uno store manager di un punto vendita diretto. Ci hanno aiutato sia per la registrazione della merce che, in un negozio come questo, è presente con un notevole quantitativo, sia per la fase visual, cioè tutto quello che riguarda l’allestimento del negozio, dalle vetrine all’esposizione della merce che segue delle regole ben precise, identiche per tutti i punti vendita”.

E finalmente avete aperto il vostro franchising calzature sportive AW Lab.
“Esatto. Finalmente abbiamo aperto e anche in quell’occasione l’area manager nei primi giorni era sempre presente”.

Per quanto riguarda la comunicazione e la pubblicità?
“La casa madre supporta il lancio della filiale attraverso attività di comunicazione e promozione. Per esempio, di solito all’apertura si fanno delle promozioni sugli acquisti attraverso la distribuzione ai clienti di card sconto”.

Il pubblico ha risposto bene?
“Abbastanza bene anche se le maggiori soddisfazioni le abbiamo avute dal negozio di Formia (Latina) che abbiamo aperto subito dopo, all’interno del centro commerciale “Itaca”. Effettivamente, rispetto ai budget che avevamo prefissato all’inizio e che sono il nostro parametro guida, il negozio in centro storico è andato al di sotto delle nostre aspettative. Tuttavia il negozio nel centro commerciale è andato molto bene e quindi alla fine c’è stata una compensazione. Il problema era la location, troppo ristretta per un negozio di questo tipo. Quindi, proprio perché credevo fortemente nel progetto ho comunque aperto il secondo punto vendita nel centro commerciale e questa volta siamo andati oltre le aspettative”.

Facciamo un bilancio complessivo?
“Sono molto soddisfatto della scelta fatta per vari motivi. Il nostro target è molto giovane, dai 15 ai 25 anni, il settore che secondo me è il meno colpito dalla crisi perché un genitore rinuncia a comprare qualcosa per se stesso ma non fa mancare al figlio la scarpa del momento. Il prodotto poi è di prima categoria. La casa madre fa accordi con aziende come Adidas e come Nike che sono quelle più importanti, per avere delle esclusive sui modelli. Grazie a questo ci differenziamo da tutti gli altri. Affiliarsi a loro significa avere una serie di prodotti esclusivi creati in collaborazione con i principali brand sportswear internazionali. Con la forza di quasi 200 store in Italia possono supportare le esigenze di riassortimento merce settimanalmente. Viene svolto inoltre un controllo costante per mantenere i corretti livelli di stock dei magazzini dei negozi. Il rischio è condiviso e non è tutto a carico del franchisee. Questo settore va bene ma vive anche molto di fenomeni di moda. Magari una scarpa che va molto adesso, tra sei mesi può non andare più. Quindi, facendo gli ordini quasi un anno prima è anche facile sbagliarsi. E’ importante avere questo tipo di supporto”.

Progetti futuri?
“Si. Stiamo trattando con la casa madre per eventuali nuove aperture nelle zone tra Campania e basso Lazio. Il primo punto vendita l’abbiamo aperto ad aprile del 2013 e il secondo a dicembre sempre del 2013. Oggi speriamo di poter fare una nuova apertura entro l’anno corrente”.

Franchising abbigliamento, Piazza Italia apre a Torino

La rete di franchising abbigliamento Piazza italia ha aperto un nuovo punto vendita a Torino dopo l’inagurazione a Bologna, all’interno di un importante palazzo storico suddiviso in cinque piani per un totale di 1500 mq, ora il brand apre anche a Torino.

È stato infatti inaugurato, venerdì 27 marzo, un nuovo flagship store nel centro storico, in Via Roma 54, di oltre 1000 mq distribuiti su due piani, che ospita tutti i reparti del brand: donna, uomo, kids, accessori, calzature. Andandosi a collocare nello scenario dei brand fashion già presenti in città. Ospite d’onore Piero Chiambretti e una jazz band per il taglio del nastro.

Il brand è già presente da tempo in tutte le principali città italiane all’interno di centri commerciali e ultimamente sta sviluppando l’apertura di store nei centri storici; nel mese di Aprile sono previste ulteriori aperture nel sud Italia.

Piazza Italia, azienda nata nel 1993, è divenuta negli ultimi anni un punto di riferimento del fashion retail. L’approccio estremamente dinamico al business e il coraggio nelle scelte imprenditoriali, soprattutto in questo momento economico, hanno permesso di conquistare all’Azienda la fiducia dei consumatori, ottenendo uno sviluppo importante sia in termini di fatturato, con conseguente aumento di vendita di capi, sia in numero di store aperti.

Piazza Italia oggi è una realtà presente su tutto il territorio nazionale con 205 punti vendita in Italia e 45 all’Estero, con circa 2500 dipendenti ed un fatturato previsto per il 2015 di 550 milioni di euro.