Cncc chiede semplificazioni in materia di saldi e vendite promozionali

Il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), nell’ambito delle nuove disposizioni previste dal DL Semplificazioni e in vista dell’approvazione del DL Agosto, chiedi semplificazioni in merito alla disciplina dei saldi e alle vendite promozionali, nell’ottica di supportare commercianti e consumatori, andando in continuità con l’annunciato Bonus Consumi, misura lodevole che l’Associazione supporta a pieno titolo.

Nell’attuale contesto di grave crisi economica in cui si trova il settore del commercio, a seguito all’epidemia da COVID-19 che ha determinato un pesante crollo dei consumi e dei fatturati, l’Associazione chiede infatti interventi puntuali volti a supportare l’intera filiera, con l’obiettivo di sfruttare al meglio l’attuale periodo di saldi e accompagnare il comparto verso la ripresa. Le richieste mirano a semplificare la disciplina delle vendite straordinarie e delle promozioni, garantendo l’uniformità di trattamento tra commercio fisico ed elettronico.

Nello specifico, le proposte di CNCC puntano a consentire le vendite di liquidazione, anche in contesti straordinari come il COVID-19, e ad eliminare i vincoli temporali per le vendite di fine stagione, che ad oggi sono lasciati alla potestà regionale.

Le richieste avanzate dall’Associazione prevedono inoltre la conferma della libertà di svolgimento delle vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno senza alcuna limitazione temporale, nonché l’introduzione di formalità più leggere e adeguate ai tempi per lo svolgimento delle vendite sottocosto.

Alla luce delle difficoltà che molti operatori dei vari territori del Paese stanno vivendo, il CNCC auspica quindi che il Governo avvii una profonda riflessione sulla necessità immediata di rivedere il sistema delle promozioni e dei saldi – ormai desueto – a partire dalle proposte sul tema elaborate dall’Associazione, che porterebbero numerosi benefici in termini di tutela dei consumatori e garantirebbero una libera concorrenza tra singoli retailer, lasciando alle singole Regioni, allo stesso tempo, il diritto di disciplinare sulla percentuale di scontistica e sul periodo di saldi.

Gruppo Serenissima Ristorazione oltre 400 milioni di fatturato

Approvato il bilancio 2019 del Gruppo Serenissima ristorazione collettiva leader in Italia. Confermato il trend positivo che vede un valore di produzione in crescita del 30% e un utile a quota 8,5 milioni di euro netti

Il valore di produzione ha superato i 412 milioni di euro, in aumento del 30% rispetto ai 317 milioni del precedente esercizio, mentre il fatturato consolidato si è attestato a 408 milioni, in crescita di 97 milioni (+31,32%). Numeri incoraggianti anche sul fronte degli utili, che hanno superato gli 8,5 milioni di euro netti (+1,49%), mentre l’EBITDA, in crescita del 17,26%, si è attestato sui 23 milioni di euro circa. Il patrimonio netto del gruppo si è attestato sui 100 milioni di euro.

Gli ottimi risultati di bilancio sono il frutto di un business plan ambizioso, che ha previsto oltre 100 milioni di euro di investimenti nel triennio 2019-2022, finalizzati a sostenere un solido piano di acquisizioni, per una presenza sempre più capillare dell’azienda sul territorio, e a garantire la costruzione di nuovi centri di produzione che rispettano i più alti standard di sicurezza igienico-sanitaria

Il Gruppo Serenissima nel corso del 2019 ha integrato nella propria struttura organizzativa l’acquisizione della società Euroristorazione, realtà che produce più di 20 milioni di pasti l’anno per istituti scolastici, presidi ospedalieri e aziende (dati 2019). La collaborazione con più di 800 imprese, la gestione di più di 40 strutture socio-sanitarie e di 160 appalti pubblici nelle regioni dove è presente Euroristorazione, consentiranno al Gruppo di implementare il business e ampliare il proprio portfolio clienti nei territori presidiati.

Inoltre il Gruppo Serenissima Ristorazione continua ad investire sulla costruzione di un nuovo stabilimento a Vercelli, dotato di tutte le più moderne tecnologie, che rispecchia i più alti standard igienico-sanitari e con sistemi di sicurezza pensati e costruiti sul modello delle industrie farmaceutiche. È stato realizzato grazie ad un investimento di 9 milioni di euro, servirà 15 ospedali in Piemonte nell’area nord-ovest, con una potenzialità produttiva che potrà essere estesa fino a 25 ospedali e avrà un ruolo fondamentale anche per gestire eventuali surplus di richieste.

A conferma dei buoni risultati di bilancio, Serenissima Ristorazione ha ricevuto il Premio Industria Felix, realizzato in collaborazione con Cerved, attribuito ogni anno alle imprese italiane che si distinguono per le migliori performance gestionali e la maggiore affidabilità finanziaria.

Ad oggi il Gruppo Serenissima guidato da Mario Putin è una delle realtà italiane più importanti nel campo della Ristorazione commerciale e collettiva, con una produzione di 50 milioni di pasti annui, 14 società collegate, 9.500 dipendenti fra Italia e estero e più di 120 ospedali e 250 strutture socio-assistenziali servite, in un settore che in Italia vale più di 6 miliardi di euro e impiega circa 97.000 lavoratori.

Quest’anno i dati di bilancio mostrano un vero e proprio salto in avanti, con un sensibile aumento del valore di produzione che conferma come il nostro sia un gruppo solido che non intende fermarsi – ha commentato il Presidente Mario Putin. “Anche in futuro continueremo ad investire nella costruzione di nuovi centri cottura all’avanguardia per migliorare il servizio che ogni giorno offriamo ai nostri clienti. Un progetto ambizioso che non sarebbe possibile senza il lavoro dei nostri 9.500 dipendenti che voglio ringraziare personalmente insieme ai membri del CdA e a tutti i nostri collaboratori che, anche in un periodo complesso come quello che stiamo attraversando in questi ultimi mesi, hanno dimostrato una passione e uno spirito di sacrificio encomiabili”.

RE/MAX Italia: risultati primo semestre e previsioni 2020 in crescita

27 luglio 2020: Con un fatturato aggregato di 29,45 milioni di euro per il primo semestre 2020 e un fatturato aggregato annuo stimato di 90 milioni, RE/MAX Italia prevede per l’anno in corso, nonostante l’attuale scenario, un incremento del giro d’affari complessivo del 12,5% rispetto al 2019. Andamento crescente anche in ambito di reclutamento, con un +3,5% di nuove agenzie e un +13% di nuovi agenti semestre su semestre, con una previsione di aumento degli affiliati del 20% su base annuale.

Dati in controtendenza rispetto a quanto rilevato dall’Osservatorio Nomisma che nel 2° Rapporto sul mercato immobiliare 2020 preannuncia una contrazione importante delle transazioni immobiliari, a fronte di una significativa battuta d’arresto del primo trimestre a cui si aggiunge la débacle del secondo trimestre. “L’insorgenza della pandemia, con le misure di contenimento che ne sono scaturite, ha stravolto il quadro di diffuso miglioramento che si stava delineando. Il cambiamento è stato repentino, con l’indice di performance del comparto ritornato in territorio negativo per effetto di un allungamento dei tempi di vendita e di una riduzione di compravendite e prezzi”, dichiara infatti Nomisma, che confida nella propensione all’investimento immobiliare come fattore di salvaguardia di un tracollo che, secondo i modelli previsionali, parrebbe inevitabile. Previsioni basate su fatti incontrovertibili come la riduzione drastica del PIL, la deflazione, l’occupazione in calo.

Quali, dunque, i fattori che determinano il sentiment positivo di RE/MAX Italia?

A rispondere Dario Castiglia, CEO & Founder della filiale italiana del più grande gruppo immobiliare in franchising. “A gennaio/febbraio abbiamo iniziato l’anno sull’onda del successo del 2019. Con il lockdown e la chiusura delle nostre agenzie, abbiamo da subito registrato una battuta d’arresto importante, anche se proseguendo parte dell’attività in smart working nei mesi di marzo e aprile abbiamo messo a spegno un -50% rispetto all’anno precedente”, spiega Castiglia. “Sicuramente un risultato negativo, che si può tuttavia considerare positivo se valutato nello specifico contesto della situazione in cui ci siamo trovati ad operare”. L’attività del network di RE/MAX Italia, infatti, non si è mai interrotta sfruttando il periodo di massima emergenza per il recruitment e la formazione della rete. “Il 4 maggio, anche grazie alle nostre iniziative di sensibilizzazione, siamo stati tra le prime attività a tornare operative, portando a compimento trattative già in progress”. Buoni quindi i risultati conseguiti da RE/MAX nel mese di maggio, di gran lunga superati da quelli messi a segno a giugno, che ha battuto, anche se di poco, gli esiti già positivi di giugno 2019.

Andamento positivo foriero di prossimi acquisti/vendite anche per 24MAX, società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX, che nel primo semestre ha messo a segno una crescita di oltre il 50% del volume di mutui raccolti ed erogati rispetto al totale dell’intero 2019, per un valore complessivo di 90 Milioni di euro. Un’effervescenza in linea con il trend positivo registrato dal Barometro CRIF che a giugno segnala un aumento delle richieste di mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane del 13,3% rispetto al corrispondente mese del 2019.

Quali dunque i key point su cui si basano le previsioni ottimistiche di RE/MAX per il 2020?

Lo scenario attuale – prosegue Castiglia – fotografa un mercato immobiliare in fermento. Il mattone, da sempre considerato dagli italiani un bene rifugio, sarà sicuramente un catalizzatore della liquidità. Trend rafforzato dai bassi tassi e da condizioni favorevoli del mercato. La domanda si sta orientando verso piccoli tagli prediletti come investimento e tri- e quadrilocali per famiglie che manifestano la necessità di spazi abitativi più confortevoli”. Qui entra in gioco il ruolo sempre più fondamentale degli agenti immobiliari percepiti dai consumatori non più solo come professionisti a cui affidarsi, ma anche come facilitatori del processo di vendita/acquisto a fronte delle attuali normative in fatto di distanziamento sociale.

Tra gli asset del gruppo immobiliare in franchising, infatti, la customer experience abbinata alla tecnologia. Durante il lockdown RE/MAX Italia ha accelerato il processo di digitalizzazione già in corso, dotando la rete di strumenti tecnologici che agevolano la relazione col cliente in tutte le fasi della trattativa: da un primo screening delle proposte attraverso i virtual tour fino alla firma grafometrica. “La forza del nostro network è il network stesso. I nostri affilati collaborano sinergicamente tra loro, sono molto intraprendenti e propensi ad abbracciare le nuove modalità di comunicazione come i video in 3D fortemente realistici ed emozionali. Inoltre, offrono ai clienti consulenza altamente professionale, trasparenza e un carnet di proposte molto ampio. Altro plus esclusivo, l’attività svolta dal nostro Centro Studi che mette a disposizione del network un overview del mercato in tempo reale, con focus puntuali sull’andamento dei prezzi e sulle tendenze delle diverse aree geografiche e dei desiderata di venditori e compratori”.

Secondo RE/MAX Italia, dunque, a fronte di una complessiva contrazione del mercato immobiliare, ci sarà una maggiore percentuale di clienti che si affideranno agli agenti immobiliari altamente skillati, professionali e dotati delle ultime tecnologie per gestire le compravendite con agilità e in massima sicurezza. Una visione confermata anche da Nomisma che registra un aumento del 24% di richieste di consulenza e valutazione in tema di transazioni, riconoscendo l’importanza degli agenti immobiliari quali facilitatori nel processo di selezione e attori protagonisti di tutta la filiera.

 

Il gruppo spagnolo Restalia scommette sull’Italia

Investimenti, nuove aperture, creazione di nuovi posti di lavoro, attenzione alla sicurezza e rafforzamento del delivery per i brand 100 Montaditos e TGB (The Good Burger)

Il Gruppo Restalia, 800 punti vendita nel mondo, dei quali 36 nel nostro paese, scommette sulla ripresa del settore e annuncia una serie di misure straordinarie dedicate al mercato italiano. L’obiettivo del Gruppo è quello di aprire 10 nuovi ristoranti in Italia entro la fine del 2021, generando più di 100 posti di lavoro.

Il settore della ristorazione è stato duramente colpito dal COVID-19 e l’Italia registra una significativa riduzione delle attività di bar ristoranti e pizzerie. Per la riattivazione del settore, il Gruppo Restalia ha lanciato un programma pensato per tutti quegli imprenditori che vogliano far parte di un’azienda leader, con condizioni uniche e durante un tempo limitato.

Restalia lancia il programma Self Employment

“Durante i mesi di lockdown – dichiara Enrique Lasso de la Vega, Direttore Sviluppo Internazionale del Gruppo Restalia – i nostri franchisee hanno potuto beneficiare di un abbuono del 100% delle royalties e di un servizio di assistenza 24 ore su 24. Oggi siamo pronti a fare di più. Siamo sicuri che l’Italia riprenderà presto le sue attività per il tempo libero e il settore della ristorazione tornerà ad essere trainante per l’economia del paese; è responsabilità delle aziende favorire la ripresa del settore. Per questa nuova fase, con una nuova campagna fino al 30 settembre, Restalia fa la sua parte per la ripresa dell’economia e del business e stabilisce condizioni speciali per gli imprenditori lanciando Self Employment:

  • fee d’ingresso ridotte 29.000€ una tantum per facilitare l’ingresso
  • royalties fisse a partire da 1.500€ (per poter aiutare nelle fasi di lancio con costi fissi ridotti)
  • investimento per l’adeguamento dei locali a partire da 150.000€
  • accordi quadro per finanziare macchinari e arredi

I nostri brand, 100 Montaditos e TGB, sono forti e molto amati in Italia, paese nel quale da sempre è apprezzata la qualità al giusto prezzo proposta dalle nostre insegne; con questa nuova campagna puntiamo ad aprire 10 nuovi punti vendita in Italia entro il 2021 generando quindi oltre 100 posti di lavoro”.

Ripartire in sicurezza

Ripartire in sicurezza è la mission del gruppo ed in questo senso il format “Zero Contatti” che caratterizza il modello di business di Restalia si rivela vincente. Nei locali TGB e 100M i contatti sono molto limitati: non c’è servizio al tavolo, la maggior parte dei prodotti viene consumata senza bisogno di posate, i clienti vengono chiamati tramite il sistema di comunicazione al pubblico, molti prodotti non vengono manipolati nei locali perché preparati alla fonte, eliminando così qualsiasi tipo di agente patogeno, c’è un’alta rotazione dei tavoli che elimina le code nei locali; inoltre sono previste zone dedicate per la consegna dei prodotti senza contatto.
In questa fase delicata il format “Zero Contatti” è stato rafforzato con una serie di altre misure: piani di emergenza, misure di informazione e attrezzature di disinfezione, controlli sanitari e formazione per il personale, controlli di capacità e di distanza sociale, strumenti digitali, una zona a contatto zero da asporto, oltre all’aumento delle misure di pulizia e disinfezione ordinarie.

Rafforzamento del delivery

Una delle azioni che Restalia si prepara a intraprendere in Italia per sostenere i suoi franchisee è il rafforzamento del delivery, settore che si è rivelato strategico durante il lockdown e che ormai rappresenta una modalità di consumo complementare a quella dei pasti nei locali. Il gruppo sta lavorando per intensificare la presenza in questo canale di vendita e distribuzione, anche attraverso lanci di nuovi prodotti dedicati al delivery.

Le soluzioni digital signage per le nuove esigenze della ristorazione

Immagini e colori nitidi da ogni angolazione sono perfetti per soddisfare le nuove esigenze di acquisto del settore della ristorazione le nuove soluzioni di digital signage di LG e in particolar modo per coloro che sfruttano il servizio Drive-Thru.

In queste settimane il settore retail è alle prese con la riapertura degli store “fisici” e con la messa a punto di nuove strategie e nuovi modi di proporsi ai clienti. Uno dei settori su cui la pandemia Covid-19 ha avuto maggiore impatto è sicuramente quello della ristorazione, dove le regole per il distanziamento sociale hanno impedito la normale attività e cambiato il modo di fruire i servizi di ristorazione a ogni livello: dal semplice caffè a pranzi e cene. Si è quindi dovuto ricorrere ai servizi di asporto e consegna a domicilio, oppure al servizio Drive-Thru per i ristoranti Quick-Service per poter proseguire con l’attività in tutta sicurezza.

In questo scenario, il Digital Signage può essere un valido alleato per consentire ai ristoratori e al mercato retail in generale di poter offrire un’esperienza di acquisto e di fruizione dei servizi soddisfacente. A questo proposito LG Electronics (LG) presenta due soluzioni, le serie XE4F e XS4F, che si vanno ad inserire all’interno della linea di display High Brightness e che contribuiscono in maniera unica a migliorare l’esperienza dei clienti e le vendite con il servizio Drive-Thru. Grazie al programma Control Manager che consente di gestire da remoto le comunicazioni su diversi display, una volta che il cliente è stato riconosciuto attraverso la targa, potrà visualizzare menu e promozioni personalizzate direttamente sul display e procedere con l’acquisto utilizzando un’applicazione o il riconoscimento vocale, il tutto in modo semplice e rapido.

“In un momento in cui è più difficile catturare l’attenzione dei consumatori, poter offrire esperienze personalizzate che integrino online e offline può essere un vantaggio competitivo. Il Digital Signage è senza alcun dubbio un valido alleato per soddisfare queste esigenze. La nostra tecnologia all’avanguardia e le nostre soluzioni di Digital Signage rispondono, in modo puntuale ed eccellente a questa esigenza e ci consentono importanti evoluzioni dal punto di vista delle applicazioni professionali possibili”, ha dichiarato Luca Russo, Sales Head Information Display Italy di LG Electronics Italia.

@Ufficio Stampa Samsung

@Redazione AZ Franchising

Kiki Lab – Ebeltoft Italy entra nel Gruppo Promotica

Fabrizio Valente continuerà a guidare la società che potrà beneficiare di numerose sinergie con il Gruppo Promotica, attivo nel campo della loyalty e dei servizi per il Retail e in forte crescita

Giugno 2020. Kiki Lab – Ebeltoft Italy, la società specializzata di consulenza, ricerche e formazione per il Retail, nota nel settore per la sua capacità nel campo dell’innovazione a 360°, ha ceduto il 100% delle proprie quote a Promotica, agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing atte ad aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy. L’operazione strategica si inserisce nel programma di ampliamento delle attività di Promotica che mira a rafforzare i propri servizi e diventare sempre più un fornitore globale di tutte le attività necessarie per progettare, gestire e comunicare le attività di fidelizzazione per la propria clientela.

“Enrare nel gruppo Promotica nel nostro ventesimo anno di attività è un passaggio strategico per Kiki Lab – sostiene Fabrizio Valente, fondatore della Società, che guiderà l’azienda anche dopo l’acquisizione – Le sfide e le opportunità dei mercati impongono di crescere per rafforzare risorse e competenze, e siamo due partner ideali per questi obiettivi, con il vantaggio di collaborare da ormai oltre 15 anni e di condividere valori imprenditoriali comuni. Guardiamo con rinnovato ottimismo al futuro, anche in un periodo complesso come l’era Covid che stiamo attraversando, fiduciosi per lo sviluppo che potremo avere sia in Italia che all’estero”.

Diego Toscani, Amministratore Delegato di Promotica, ha così commentato questa nuova sinergia: “Siamo da sempre consapevoli delle nostre competenze sui brand e sui prodotti che utilizziamo per le nostre campagne, l’ingresso di Kiki Lab nel nostro gruppo ci aiuta a far crescere anche le competenze di analisi e consulenza indispensabili per sviluppare campagne sempre più efficaci ed essere sempre più utili ai nostri clienti”.

L’acquisizione consente infatti a Promotica di integrare le competenze di Kiki Lab – Ebeltoft Italy all’interno del suo perimetro, di accrescere il proprio mercato di riferimento e di agevolarsi del carattere internazionale della Società, essendo Kiki Lab l’unico membro italiano del consorzio mondiale Ebeltoft Group che raggruppa 18 società di consulenza per il Retail.

Kiki Lab – Ebeltoft Italy, società specializzata nel Retail a 360°, opera con attività di consulenza, ricerche e formazione per retailer, real estate e industrie di marca di vari settori, posizionamenti e dimensioni. È l’unico membro italiano del consorzio Ebeltoft Group, che oggi raggruppa 18 società, presenti nei 5 continenti e opera in tutto il mondo.

Fabrizio Valente è il fondatore e amministratore di Kiki Lab, si occupa di retail e consumi da oltre 30 anni come consulente per aziende italiane ed estere. È frequente speaker su temi legati a retail, innovazione, cambiamento, motivazione dei team in convegni e convention in Italia e all’estero. È presidente della giuria che asspegna il premio Innova Retail e membro delle Giurie che assegnano i premi del World Retail Congress e di Confcommercio.

MD: si estende a tutta italia #zerosprechi

Dopo i lusinghieri risultati del lancio effettuato l’anno passato su alcune decine di punti vendita MD, si estende l’operazione #zerosprechi a tutta la rete diretta di store MD.

Contraddistinti da un’etichetta fucsia #zerosprechi, i prodotti freschi prossimi alla scadenza sono proposti ai clienti con un significativo sconto del 30%. Prodotti che sono perfettamente idonei al consumo, ma che corrono il rischio di non essere comprati per semplice diffidenza, finendo così per aumentare inutilmente lo spreco alimentare. Con la concretezza che contraddistingue MD, #zerosprechi vuole agire proprio per dare un contributo significativo a questa lotta alla dispersione di cibo di fatto ancora ottimo e allo stesso tempo agevolare le fasce più deboli della popolazione offrendo acquisti a un prezzo decisamente conveniente.

@redazione az franchising

Progettiamo il rilancio: anche il CNCC agli Stati Generali

Continua il confronto con il governo sul tema affitti, proposte per rilancio dei consumi e riqualificazione degli immobili

Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), Massimo Moretti, ha partecipato oggi alla terza giornata degli Stati Generali, un’importante occasione per confrontarsi con il Governo sulle proposte su cui da mesi l’Associazione è impegnata per il sostegno e il rilancio del commercio e dell’immobiliare commerciale.

L’Associazione sottolinea l’apprezzamento per gli sforzi che sono stati fatti in un momento di eccezionalità unica e la grande disponibilità al dialogo delle istituzioni. CNCC rileva una giusta ambizione nel Piano di Rilancio, ma al contempo una non sufficiente attenzione nei riguardi del mondo del commercio nelle iniziative che sono state prese in questi mesi, in particolare rispetto ad altri settori.

Uno dei temi su cui l’Associazione si è da subito attivata è quello degli affitti e il confronto di oggi è servito a ribadire la necessità di applicare a tutti gli esercizi commerciali il credito d’imposta al 60% ed eliminare il tetto dei 5 milioni di euro di ricavi, al fine di evitare penalizzazioni che comportino anche un preoccupante impatto occupazionale.

Un intervento egualitario e condiviso tra le parti sul tema affitti, è infatti essenziale sia per i tenant che per i retailer al fine di favorire la ricerca delle migliori soluzioni e una solida ripresa, oltre che per continuare a rendere il Paese attrattivo per gli investitori sia domestici che internazionali interessati all’immobiliare commerciale.

Oggi è stata anche ribadito l’importanza di introdurre una temporanea misura di riduzione dell’IVA finalizzata al rilancio dei consumi, in particolare per incentivare la vendita di prodotti fisici nei negozi (ad esclusione dell’alimentare) e i servizi con somministrazione. Il periodo proposto per questa iniziativa è il prossimo autunno per la durata di un mese: oltre ai consumatori e ai retailer, ne beneficerebbe l’intera filiera, produzione inclusa, e con un atteso aumento delle vendite si andrebbe così a compensare un potenziale minor gettito fiscale.

Le proposte del CNCC presentate al Governo puntano anche alla rigenerazione urbana che deve comprendere anche interventi sugli immobili commerciali: fondi che arriveranno dall’UE, ma anche finanziamenti agevolati o le risorse del Recovery Fund per sostenere questa tipologia di interventi, dovranno includere anche gli immobili dei centri commerciali per un loro rinnovamento volto alla sostenibilità energetica degli edifici, oltre ad un adeguamento sismico e tecnologico.

Appello a pari condizioni competitive con l’e-commerce

Infine, il CNCC ha sollevato il tema dell’e-commerce, definendolo una grande conquista dei tempi ma che desta sempre più preoccupazioni tra gli operatori tradizionali del settore commerciale, obbligati ad operare in un contesto di concorrenza “sleale” laddove non si proceda ad una equiparazione in particolare sul fronte dei tributi. Il settore commerciale con canali di distribuzione tradizionale versa, infatti, ogni anno nelle casse dello Stato italiano circa 27 miliardi di euro tra imposte dirette e indirette locali, mentre altri operatori non hanno alcun vincolo.

Per ulteriori informazioni:

Image Building

Twig Agency supporta lo Smart Working

L’agenzia Twig lancia un’iniziativa di solidarietà. La sigla milanese ha deciso di supportare gratuitamente le aziende in questo momento di difficoltà nel trovare soluzioni efficaci ed efficienti grazie alla tecnologia, il digitale e i processi di organizzazione e progettare al meglio il lavoro da remoto.

Da Twig Agency supporto gratuito alle aziende per le soluzioni di smart working.

“I cambiamenti, soprattutto improvvisi, impattano in particolare sulle persone – afferma Marco Ronchi, Ceo di Twig Agency – e la cosa più importante per reggere quello che chiamiamo l’ignoto, è progettare insieme le soluzioni più smart. In questo particolare momento, che richiede alle aziende una propensione all’adattabilità in tempi brevissimi, offriamo il nostro supporto a distanza.

Il lavoro agile, chiamato anche smart-working, è stato definito nell’ordinamento italiano come:

«una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.»

Le aziende sono in fase di riapertura, ma sono tanti i datori di lavoro che hanno scelto un prolungamento del lavoro in modalità  smart working per i propri dipendenti. Il lavoro agile, infatti, è nella fase di progressiva uscita dalla quarantena, un’importante misura di prevenzione del rischio da contagio, consigliata anche dai protocolli sanitari e dai documenti tecnici Inail, perché funzionale alla diminuzione delle presenze e al distanziamento sociale nei luoghi di lavoro.

Molte aziende si chiedono, dopo aver sperimentato lo smart working, se abbia senso ritornare alla modalità ordinaria di lavoro.

@Redazione

Design International Foundation presenta Food Court Remastere

Oggi i retailer e developer di tutto il mondo si trovano ad affrontare la più grande sfida di sempre a causa dell’emergenza COVID-19 che ha colpito tutto il mondo: DI Foundation vuole essere uno strumento attivo e propulsivo per sostenere e supportare tutti gli operatori nella individuazione di nuove modalità per stare insieme in sicurezza. In quale modo gli operatori nei vari Paesi affrontano e rispondono alle esigenze dei loro clienti, delle loro comunità e del loro stesso business? La cosa di cui siamo tutti certi è che la messa in sicurezza delle persone sia diventato di enorme importanza e che, lavorando insieme, si possono trovare soluzioni valide che si spingono oltre il termine (che si spera breve) dell’emergenza.

Come spiega Gianluca Gerosa, Presidente in pectore di Design International Foundation: “La chiave in questo particolare momento – in cui i luoghi di ospitalità, shopping, ristorazione e intrattenimento stanno gradualmente riaprendo le loro porte al pubblico – consiste nel garantire la sicurezza senza compromettere l’esperienza del visitatore e il coinvolgimento della comunità”.

Continua Gianluca Gerosa: “Con gli architetti di Design International, attivi nella creazione di luoghi di aggregazione in cui si vivono esperienze, abbiamo pensato ad un servizio che potesse aiutare il settore del Retail & Leisure in questo periodo storico particolarmente complesso. Lo abbiamo chiamato: Food Court Remastered”.

Design International Foundation ha sponsorizzato l’iniziativa Food Court Remastered, un servizio di consulenza, fornito da Design international, che consente ai proprietari dei malls, parchi commerciali, high streets e factory outlets di riconfigurare le food court delle loro proprietà secondo le regole imposte dalla gestione del COVID-19, ovunque si trovino nel mondo.

In linea con la corporate social responsibility ed ai valori etici della Fondazione, Design International offre una consulenza gratuita di un giorno per 300 food courts: il numero non è casuale e rappresenta i progetti realizzati da Design International nel corso dei suoi cinquantacinque anni di storia, una sorta di restituzione e ringraziamento al settore.

Per richiedere il servizio di Food Court Remastered basta compilare il modulo inserito sul sito www.designinternational.com/giveback, disponibile dal 12 maggio ’20.