I protagonisti di AZ Franchising Experience: Anna Massimo – Franchising Manager Portobello

Attirare, acquisire e fidelizzare sono solo alcuni degli obiettivi raggiunti da “AZ Franchising Experience”, l’evento online organizzato da WM Capital, uno spazio virtuale costruito grazie alle più sofisticate tecnologie di comunicazione e videocomunicazione presenti sul mercato, che ha favorito l’incontro tra operatori professionali, franchisor, franchisee e potenziali tali, aziende della filiera.

Abbiamo chiesto ai nostri protagonisti che tipo di esperienza hanno vissuto partecipando ad “AZ Franchising Experience” e se l’evoluzione e l’accelerazione della tecnologia in merito agli eventi online sia una moda passeggera o è destinata a consolidarsi e a svilupparsi ancora di più nel tempo.

Risponde Anna Massimo – Franchising Manager Portobello

“Ringrazio per la domanda e, nel farmi portavoce del Gruppo Portobello, colgo l’occasione per esprimere tutto il nostro apprezzamento per l’organizzazione ottimale di AZ Franchising Experience che mi ha reso partecipe il 29 Settembre scorso. Avere la possibilità di incontrare, anche in modalità virtuale, altri esperti del settore franchising è sempre un’occasione importante che arricchisce i partecipanti sia da un punto di vista professionale che personale. In queste circostanze, infatti, le aziende partecipanti raccontano le proprie esperienze peculiari, i percorsi di crescita, i traguardi raggiunti e i progetti futuri, ma anche le complessità che si riscontrano in un settore in continua evoluzione. È proprio in quest’ottica che eventi come AZ Franchising Experience sono di fondamentale importanza per l’accrescimento del know-how delle aziende partecipanti e per il potenziamento congiunto di tutto il settore. Nel corso del mio intervento ho avuto la possibilità di presentare Portobello S.p.A., Società quotata presso Borsa Italiana, con un fatturato nell’anno 2019 di 46 milioni di euro, e le straordinarie opportunità e le garanzie di affiliazione che offre nel quadro del progetto di espansione della propria rete franchising. Il miglioramento delle prestazioni degli eventi online – e più in generale l’evoluzione delle tecnologie della comunicazione – erano già in atto da tempo. L’attuale emergenza sanitaria ha poi certamente accelerato tale processo che ha visto un aumento della quantità e della qualità degli strumenti disponibili e dunque delle modalità di fruizione degli stessi. Tali modalità di incontro, ormai ampiamente diffuse ma che fino a qualche anno fa erano appannaggio di pochi, hanno permesso alle aziende e ai professionisti di dare continuità alle proprie attività durante i mesi di chiusura. Trovo inoltre che ciò rappresenti un’opportunità senza precedenti in termini di risparmio di tempo e denaro e quindi di produttività ma anche di sostenibilità.  Ad ogni modo, ritengo altresì importante il mantenimento delle relazioni interpersonali “dal vivo” che permettono l’interazione sociale intesa nel senso più classico del termine.  Sono fiduciosa dunque che nel prossimo futuro, superata la fase di emergenza sanitaria, si troverà l’equilibrio ottimale per l’utilizzo di questi ottimi strumenti di lavoro”.

@Redazione AZ Franchising

SmartBiz Expo e International Franchising Show – Reimmagina e reinventa

Il quarto HKTDC SmartBiz Expo e il sesto Hong Kong International Franchising Show si terranno online dal 2 al 4 dicembre, fornendo una piattaforma unica per supportare le PMI nell’esplorazione di soluzioni aziendali innovative e tecnologie di ottimizzazione della gestione che possano migliorare sia la produttività che la competitività.

Sotto il tema “Reimagine‧Reinvent”, l’evento virtuale riunirà i leader del settore per condividere le loro intuizioni in una serie di webinar che coprono aree come stay-home economy, le sfide della nuova normalità, l’aumento della produttività e lenuove opportunità di business.

Il primo webinar del primo giorno sarà “T-Chat: cavalcare l’onda dell’economia stay-home e gestire un business da remoto”. Robert Glazer, fondatore e CEO di Acceleration Partners, condividerà approfondimenti sulle culture aziendali nell’ambito del lavoro-accordi da casa, trasformazione delle risorse umane (HR) e supporto alle aziende nell’adeguamento alla nuova normalità. Non solo Glazer è un rinomato leader di pensiero nella cultura aziendale, ma è anche un autore di bestseller e un rinomato speaker. Si è classificato secondo nella lista di Glassdoor dei principali amministratori delegati per le PMI nel 2018 ed era nell’elenco di Forbes dei 20 speaker per il 2017.

Molte persone hanno mostrato una preferenza nel rimanere a casa durante la pandemia, con piattaforme di e-commerce che aiutano gli utenti ad accedere in modo efficiente a tutte le necessità di base. Ciò a sua volta ha favorito lo sviluppo dell’economia stay-home, in cui le aziende devono attirare i clienti che desiderano fare acquisti da casa e aggiornare allo stesso tempo i processi di consegna e ritiro. Questa tendenza sarà esaminata in un webinar intitolato “Vincere la corsa all’e-commerce – Ricreare una nuova esperienza per i clienti”. Gordon Lam, Board Executive Director di Bonjour Holdings Limited, e Angel Cheng, Business Development Manager di Starling Labs Limited (SHOPLINE), condivideranno il loro pensiero sulla crescita dell’economia stay-home e sulle strategie di mercato che possono aiutare le imprese a catturare opportunità. In un altro webinar, “Redefining Work under COVID-19”, Peter Lee, Head of Corporate Business presso Microsoft Hong Kong Limited, esaminerà i modi tecnologici per migliorare la produttività aziendale lavorando da casa.

Altri webinar si concentreranno su e-commerce, marketing, intelligenza artificiale (AI) e applicazioni per big data, sicurezza informatica, vendite nazionali e tecnologia 5G. Lo SmartBiz Expo include anche attività legate alla trasformazione aziendale, con vari seminari, programmi e workshop che supportano le PMI per essere pronte per il futuro.

Inoltre, verrà lanciato un programma di promozione online di un anno chiamato “Connect with Smart Advisors”, che consentirà agli esperti in innovazione e tecnologia di dimostrare virtualmente i loro prodotti e soluzioni tecnologiche allo SmartBiz Expo, Hong Kong International Franchising Show e hktdc.com Sourcing siti web, aiutando le PMI a cogliere nuove opportunità di business di fronte alla pandemia.

REGISTRATI ADESSO: https://bit.ly/32V91q

Yamamay e Carpisa For You

Per arrivare direttamente e più facilmente a casa dei clienti, Yamamay e Carpisa hanno deciso di raggiungerli proponendo un servizio assistito a domicilio: ‘Yamamay e Carpisa For You’. Da lunedì 16 novembre infatti, chiamando un numero verde gratuito dedicato, il cliente verrà messo in contatto con una personal shopper che, fornendogli dei consigli per l’acquisto, lo guiderà nello shopping in modo che possa ordinare i propri capi preferiti direttamente dalle piattaforme online di Yamamay e Carpisa con consegna a casa in totale sicurezza. Il servizio è attivo tutti i giorni dalle ore 9 alle 18, il pagamento avviene  tramite contrassegno alla consegna.

‘Il dpcm del 4 novembre ha stabilito che i negozi di biancheria intima non siano soggetti alle restizioni previste dal decreto, i negozi di Yamamay continuano quindi ad essere aperti in tutta Italia ma abbiamo pensato di mettere a disposizione anche un ulteriore servizio per poter essere ancora più vicini ai nostri clienti sia per Yamamay che per Carpisa: ‘Yamamay e Carpisa For You’. Una personal shopper risponderà al cliente attraverso un numero verde dedicato: é un modo per rendere l’esperienza d’acquisto più personale, più sicura e più vicina possibile al consumatore, per poter portare loro a casa il nostro calore in un momento così complicato. Le nostre addette alle vendite sono molto preparate e metteranno in campo tutta la loro esperienza per guidare il consumatore negli acquisti, anche in previsone dello shopping natalizio.’  Gianluigi Cimmino, CEO di Pianoforte Holding

Per facilitare i clienti nell’acquisto, oltre a questo servizio rimangono attivi: il ‘Click&Collect’, per prenotare o ordinare i prodotti disponibili nel negozio online, con successivo ritiro in un negozio fisico, Scalapay,  il pagamento dilazionato in 3 tranche senza interessi per chi acquista sui siti web dei due brand, nonché l’Ordine Telefonico da negozio con consegna direttamente a casa del cliente.

Scopri di più su yamamay.com e carpisa.it

Ho scelto Primadonna per l’eccellente rapporto qualità/prezzo dei prodotti

Intervista a Antonio Lo Presti, titolare del punto vendita Primadonna in via Etnea a Catania: “Trovo sia un forte brand molto conosciuto, di conseguenza si ha la possibilità di usufruire della notorietà della Casa Madre e quindi ti dà la possibilità di aumentare il fatturato”

Ha lavorato da sempre nel mondo del turismo ed organizzazione di eventi, ma, poi, nel 2014 entra, per la prima, in contatto con un mondo a lui sconosciuto fino a quel momento: il franchising. Allora decide di aprire un negozio in franchising di un noto brand nazionale. Circa cinque anni fa, invece, entra in contatto con Primadonna e resta subito affascinato e sorpreso tanto da  voler aprire un negozio. Oggi, Antonio Lo Presti, è titolare del punto vendita Primadonna in via Etnea a Catania.

Quali sono state le principali motivazioni che l’hanno spinta a scegliere Primadonna?

“Trovo sia un forte brand molto conosciuto, di conseguenza si ha la possibilità di usufruire della notorietà della Casa Madre. Per me questo è molto importante in quanto vado a proporre un prodotto che ha già una sua visibilità e valore. Un altro elemento che mi ha fatto decidere di affiliarmi a Primadonna è sicurante il rapporto qualità prezzo del prodotto che trovo sia eccellente”.

In che modo la Casa Madre lo ha sostenuto?

“La casa madre è stata sempre presente quindi assistenza a 360 gradi. Inoltre, nella fase di start up, c’è stata la presenza costante di un’area manager che per me è stata fondamentale per avviare in modo corretto la mia attività”.

E’ necessario seguire dei corsi di formazione? Se si su quali aspetti…

“La formazione è scontanta per mezzo dell’area manager, mentre è importante seguire tutte le comunicazioni che arrivano dall’azienda”.

Che consiglio darebbe ad un nuovo affiliato

“Di essere molto selettivo sulla scelta del personale”.

I suoi progetti futuri…

“Per il momento, considerato il particolare periodo, sono molto concentrato per portare avanti l’attività dei nostri negozi ed essere molto presente per curare in modo preciso e puntuale i nostri clienti”.

Cambiare non distruggere. Costruire non demolire.

“Coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo di solito lo fanno”

(Steve Jobs)

Siamo di fronte ad una svolta epocale, come tante volte è accaduto nella storia dopo crisi economiche o accadimenti dirompenti. C’è sicuramente un precedente per i nostri tempi in passato, uno che era davvero senza precedenti allora. E il pensiero va alla pandemia di influenza spagnola del 1918, subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Sicuramente una brutta notizia. Ma La buona notizia è che la cattiva notizia è stata seguita dai ruggenti anni Venti. Come ha osservato Mark Twain: “La storia non si ripete, ma spesso fa rima”. E oggi ci ritroviamo di fronte ad una trasformazione del modo di pensare e di operare. L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni, accelerata dalla pandemia, forte e preponderante rispetto a tutti i settori dell’economia, potrebbe rappresentare un vero driver degno di nota che influenzerà l’assetto produttivo e commerciale del mondo post-pandemico, ma non l’unico. L’online, certamente, è importante nel panorama di un pluralismo distributivo moderno e di un’offerta sempre più multicanale, il commercio elettronico ha riscosso molto interesse nel periodo di lockdown, così come gli eventi multimediali, testimonianza il recente evento on line da noi organizzato “AZ Franchising Experience”, ma questo sicuramente non farà scomparire il tradizionale,  anzi contribuirà a rinforzarlo, infatti come abbiamo anticipato prima viviamo in un’epoca dove è necessario cambiare, ma non distruggere. Pensare che la tecnologia possa rappresentare la soluzione unica alla sopravvivenza delle aziende è un po’ azzardato perché le aziende sono fatte anche di conoscenza e di esperienza. Esperienza è una parola comune nella nostra comunicazione sociale. Ma è una parola a cui chiediamo troppo, o troppo poco. In un mondo che ha fatto dell’immediatezza, della rapidità le sue parole chiave, l’esperienza sembra qualcosa di antico, invece nel tessuto imprenditoriale rimane una parola fondamentale per la crescita dell’azienda. L’esperienza è la storia dell’azienda da cui partire e svilupparsi sempre di più. L’esperienza rappresenta il successo dell’azienda e di ogni singolo imprenditore. Questa è la parola chiave per tutti gli imprenditori. Nel franchising diventa fondamentale perché ogni singolo franchisee, per avere successo, non deve fare altro che seguire le linee guida della casa madre e quindi assorbirne l’esperienza e il know how. Spetta però al franchisor supportare ogni singolo franchisee in tutte le sue fasi di crescita: dal momento che decide di affiliarsi fino all’apertura del punto vendita e suo sviluppo. Fino ad oggi si è data grande importanza al consumatore finale, quindi al cliente. Sicuramente questo è un aspetto importantissimo, ma dobbiamo ricordarci che il primo cliente per il franchisor è il franchisee, l’affiliato. E’ fondamentale, quindi, far leva e concentrarsi sul marketing dell’ascolto del cliente. Quindi sapere cosa è importante per il franchisee e soddisfare le sue esigenze. E su questo concetto vogliamo soffermarci per far leva sui brand e considerare il franchisee come elemento fondante dell’impresa e di conseguenza il cliente finale. Questo sicuramente determina il successo dell’azienda e delle persone che ci lavorano.

Fabio Pasquali – Ceo WM Capital S.p.A.

Al via la campagna di crowdfounding su Mamacrowd firmata The Longevity Suite®

The Longevity Suite® è un innovativo network di centri Antiage con posizionamento Luxury in cui anni di Ricerca Scientifica si integrano con le più innovative tecnologie del mondo della salute e prodotti cosmeceutici d’avanguardia, per ottenere un perfetto equilibrio tra bellezza esteriore e benessere mentale.

Freddo e Detox sono il cuore dei programmi Antiage dei centri The Longevity Suite®.

Il metodo Longevity nasce dal lavoro di oltre 20 anni di ricerca del team del dr. Massimo Gualerzi, cardiologo Antiage di fama nazionale e autore di numerosi libri sulla nutrizione, la salute e la longevità.

La crioterapia Total Body è uno dei pilastri del metodo Longevity, un trattamento che prevede la permanenza di tutto il corpo in una camera fredda tra i -85 e -95°C per un intervallo di tempo tra i tre e i cinque minuti e ha
dei benefici straordinari per il corpo, in particolare sulla riduzione dell’invecchiamento da infiammazione (inflammaging). Il freddo inoltre è alla base di tutti i trattamenti di ringiovanimento viso e di body shaping e ha ispirato anche la creazione della linea cosmeceutica ideata per ridurre l’infiammazione e rallentare significativamente il processo di invecchiamento della pelle.

Tutte le sostanze naturali presenti negli Integratori e nei Biodetox kit sono state selezionate partendo dalla fisiopatologia dell’invecchiamento, con l’obiettivo di promuovere i processi fisiologici di detossificazione, di rigenerazione cellulare e di attivazione metabolica, riducendo i danni dovuti allo stress psico-fisico e potenziando le nostre naturali difese.

L’obiettivo è quello di creare il più grande Brand italiano del mercato Antiage attraverso un format consolidato facilmente internazionalizzabile, unico nel Mercato Retail grazie all’approccio integrato di background medicale, tecnologie estetiche d’avanguardia, trattamenti manuali sinergici, prodotti nutrizionali detox e cosmeceutici high tech, il tutto racchiuso in un rilassante mood Luxury-Design ideato dal famoso architetto del Wellness di Lusso Anton Kobrinetz.

In soli 18 mesi dall’inizio delle attività sono stati aperti 6 centri diretti (4 a Milano, Roma e Costa Smeralda), 4 centri affiliati in Franchising (Parma, Treviso, Forte dei Marmi, Roma) e raggiunto oltre 4.500 clienti soddisfatti.

Entro la fine del 2020 è programmata l’apertura di altri 4 punti vendita in franchising (Firenze, Torino, Bologna, Napoli), una previsione di fatturato che superi € 1.600.000 e un ebitda positivo. I fondatori sono pronti a mettersi in gioco tramite un’innovativa campagna di crowdfunding che è già in fase di lancio e sarà attiva nell’arco di qualche settimana. La campagna ha l’obiettivo di raccogliere circa 500.000 euro da investire per l’internazionalizzazione del brand e l’apertura dei nuovi centri di Ibiza e Londra.

Il piano di aperture prevede di raggiungere 43 punti vendita entro il 2024 tra diretti e affiliati in franchising. «Abbiamo scelto la via del crowdfunding proprio perché crediamo di poter catalizzare l’attenzione di investitori», afferma il Dott. Massimo Gualerzi, direttore scientifico di The Longevity Suite, «che vogliono condividere con noi un obiettivo ambizioso: tornare a essere artefici del proprio benessere e vivere al meglio delle proprie possibilità. Questo per noi è il segreto della longevità».

Per aprire The Longevity Suite – visita la scheda
Per tutti i dettagli sulla campagna visitate il sito https://mamacrowd.com/project/the-longevity-suite

CasaEnergia il format franchising di NoiEnergia

Il format CasaEnergia è stato lanciato nel 2019 a maggio presso la fiera Expo Franchising a Napoli, dopo gli esempi positivi dei punti pilota di Biancavilla nel 2018 e di Terlizzi nel 2019.

La proposta commerciale di NoiEnergia ha un obiettivo molto ambizioso:
creare una nuova categoria, quella di un negozio di prossimità che venda una nuova relazione con il mondo dell’energia. Da Noi Energia l’affiliato è un partner, non un cliente. Questa è l’essenza e la filosofia del brand.

 

Con Noi energia l’affiliato non è un intermediario ma il fornitore di Luce e Gas del territorio.

Il format CasaEnergia va a completare una lacuna nel mercato, quella della presenza di un professionista serio, qualificato, conosciuto, vicino, che sia il referente, sempre vicino durante tutta la relazione con il cliente, nella comprensione del mondo luce e gas. Un grande vantaggio di entrare a far parte di CasaEnergia, dato il lancio, è rappresentato dai bassi costi di ingresso e dalla possibilità di scegliere l’area in cui operare.

In questi 4 anni di lavoro il brand ha creato:

  • Un nuovo luogo fisico per essere in contatto, CasaEnergia;
  • Due nuove categorie lavorative, quella del consulente professionista dell’energia e quella del negozio di prossimità;
  • Un nuovo modo di vivere l’energia.

Non essere uno dei tanti, non essere un semplice affiliato, diventa imprenditore: “Pensa Differente!”.

L’INVESTIMENTO

L’investimento iniziale previsto è di circa 16.000,00 euro; I break even è previsto tra il decimo ed il dodicesimo mese di attività, attesi bassi costi di gestione quotidiana dell’attività. Se l’affiliato sfrutta la consulenza offerta dagli esperti di NOI Energia, sulla finanza agevolata si può ottenere fino al 50% a fondo perduto dell’investimento.

CARATTERISTICHE E REQUISITI DELL’AFFILIATO

L’affiliato deve soprattutto avere una caratteristica basilare e fondamentale: essere innamorato del proprio territorio. Solo se si prova profonda gratitudine per il proprio paese, per le proprie tradizioni, per i luoghi, si potrà funzionare in CasaEnergia. Questa emozione è alla base del concetto di affiliazione, è alla base della progettazione del Metodo NoiEnergia, è alla base della strategia di marketing e commerciale dell’azienda. Persone sveglie, dinamiche, coraggiose, pronte ad abbracciare il cambiamento in atto nel settore energia ed esserne protagoniste del proprio futuro. Commerciali nel settore dell’energia che vogliano fare il salto di qualità, giovani alla ricerca di lavoro, imprenditori (amministratori, agenti immobiliari, piccoli costruttori, Caf e commercialisti) di settori affini interessati a completare il proprio portafoglio, animati dalla curiosità, dalla determinazione e dalla resilienza. Positivi, proattivi ma soprattutto innamorati del proprio paese.

I Dati del franchising

  • Anno di lancio del franchising – 2019
  • Pdv diretti – 5
  • Pdv affiliati – 3
  • Fee d’ingresso – 5.000
  • Royalties – 300
  • Capitale necessario – 16.000
  • Personale necessario – 1
  • Fatturato medio annuo – 60.000 nel primo anno, 90.000 dal secondo
  • Formazione – Accesso alla piattaforma NoiAcademy
  • Esclusiva di Zona – Si

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Osservatorio AZ : la finanza alternativa è un’opportunità per il franchising

WM Capital S.p.A. ,società quotata su AIM Italia, specializzata nel Business Format Franchising, rende noti i risultati dell’analisi condotta dal proprio Osservatorio interno sul mondo del franchising, le sue peculiarità, le soluzioni a sostegno dell’attività dei franchisor.

La ricerca è stata condotta su 632 aziende, ovvero la totalità delle società con sedi in Italia che annoverano, nel proprio bilancio, attività assimilabili a forme di affiliazione commerciale tra cui il franchising. Di queste si sono analizzati i principali indicatori di bilancio, correlati con alcune fondamentali variabili aziendali tra cui il fattore dimensionale.

Con sedi principalmente in Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Campania, le società analizzate raggiungono un fatturato complessivo di 59,275 miliardi di Euro realizzando in media profitti netti pari al 2,26% del fatturato nel 2019. Tali realtà si contraddistinguono per le attività in franchising essenzialmente di prodotto (115 aziende su 632) ovvero quelle di mera vendita di prodotto e attività di servizio (517 su 632) per le quali la componente servizio è presente e, in molti casi, risulta preponderante.

A livello dimensionale, i numeri di bilancio evidenziano come solo più della metà di tali aziende (55%) ha un fatturato superiore ai 2 milioni di Euro, nonostante quasi il 70% di esse siano state fondate da più di 10 anni. Il tessuto tipico italiano, caratterizzato dalla massiccia presenza di PMI è dimostrato anche dal fatto che soltanto il 55% di tali aziende ha più di 50 dipendenti.

I dati, analizzati dall’Osservatorio Franchising WM Capital e riferiti al 2019, non considerano gli effetti post pandemici ma evidenziano necessità latenti; nella maggior parte dei casi il limite è dato dalla difficoltà di accesso al credito e dall’inconsistenza del canale tradizionale bancario italiano, che paradossalmente limita ed in certi casi, annulla uno dei principali vantaggi del franchising, ovvero l’effetto di moltiplicazione del valore.

Da quest’ultimo sottogruppo emerge l’assenza di correlazione tra risultato di bilancio ottenuto ed anni di attività o fatturato. Tutto ciò a dimostrazione di come a caratterizzare il successo o l’insuccesso di un’azienda siano quei fattori molte volte inesplorati che possono delineare il destino di aziende piccole o grandi, storiche o appena costituite.

Il dato numerico è ancora più significativo se consideriamo che in tale sottogruppo di 215 solo 137 aziende hanno maturato un utile netto maggiore del 5% nel corso del 2019.

Fabio Pasquali, Amministratore delegato di WM Capital S.p.A., dichiara: “Il franchising dimostra da sempre effetti di moltiplicazione e di anticiclicità e rappresenta un volano per l’economia nel settore retail, Nonostante i benefici generati, ad oggi, risulta ancora un comparto preso limitatamente in considerazione da parte del sistema bancario e dalle istituzioni pubbliche. A conferma di ciò il fatto che molti franchisor non riescono a ricevere il corretto supporto e che solo i più virtuosi sono in grado, ad oggi, di ricorrere a canali di finanziamento alternativi per fornire innovazione di prodotto e di servizio, assistenza evoluta ai propri affiliati, accedere a mercati esteri e portarvi brand rappresentativi del Made in Italy”.

Occorre quindi fare una riflessione approfondita di questi dati alla luce della crescita del settore franchising dal 2007 ad oggi, business notoriamente anticiclico e caratterizzato pertanto da nuove figure di investitori professionisti ed imprenditori che sono desiderosi di investire in attività reali alla stregua di un investimento finanziario in un’ottica di diversificazione. Che il franchising sia un’ottima opportunità anche per i franchisor lo dimostra il fatto che numerosi fondi di investimento, negli ultimi tempi hanno rilevato catene franchising e ne hanno favorito lo sviluppo.

Una delle soluzioni che, alla luce delle chiusure del 2020, ha avuto maggior riscontro è indubbiamente il ricorso alla finanza alternativa, canale utilizzato da quei franchisor più virtuosi che proprio in un momento di difficoltà come questo stanno decidendo di investire nell’innovazione di prodotti e servizio, ma anche e soprattutto verso i propri affiliati, usufruendo di nuovi strumenti per reperire finanza.

In questi mesi difficili le aziende hanno elaborato strategie per affrontare ed immaginare un mondo retail diverso da quello attuale, modificando il proprio business model o implementando progetti di espansione all’estero per esportare brand identificativi del Made in Italy convincendosi a sfidare mercati prospetticamente più prosperi.

Tra gli strumenti maggiormente esplorati per far fronte a questi investimenti sono da annoverare minibond, crowdfunding, security token offering, private equity, M&A, quotazione in Borsa prettamente su AIM Italia, finanziamenti agevolati per l’Internazionalizzazione.

In tale contesto, lo studio segue la tavola rotonda del 30 settembre 2020, denominata “FINANZA ALTERNATIVA PER LE PMI: OLTRE LA BANCA” tenutasi all’interno dell’evento digitale AZ Franchising Experience, i cui contenuti video sono presenti su Youtube sul canale di AZ Franchising raggiungibile dal link https://www.youtube.com/watch?v=XU5UI_kgL5s&ab_channel=AZFRANCHISING

Scarica il comunicato stampa – clicca qui

EasyCassa la soluzione alle esigenze dei retailer italiani

La soluzione di cassa ideale per bar, ristoranti, pasticcerie o panetterie, gelaterie

L’esercente sottoscrive un abbonamento per avere subito quello che gli serve per gestire il suo punto vendita: dispositivi tecnologici, software di cassa sempre aggiornato, servizi di verifica e assistenza

Facile, intuitivo, elegante e telematico: è il punto cassa all-in-one di SisalPay. Si chiama EasyCassa e racchiude in un solo abbonamento hardware, software e servizi.

I vantaggi per i retail di adottare EasyCassa

Con EasyCassa l’esercente sottoscrive un abbonamento per avere subito quello che gli serve per gestire il suo punto vendita: dispositivi tecnologici, software di cassa sempre aggiornato, servizi di verifica e assistenza. Tutto incluso, senza pensieri: così avrà più tempo da dedicare ai suoi clienti!  Con l’abbonamento EasyCassa l’esercente non deve acquistare l’hardware: riceve in comodato d’uso la migliore selezione di dispositivi, coperti da garanzia estesa e assistenza telefonica e on-site, con un software di cassa intuitivo e un cloud per analizzare le vendite e gestire la fatturazione anche da smartphone. E può contare su un’assistenza rapida con numero dedicato e uscite del tecnico incluse, oltre alle verifiche periodiche e alla garanzia estesa sui dispositivi forniti. La soluzione si completa con la nuova app EasyCassa, che permette la gestione di comande, tavoli, sale e coperti da qualsiasi smartphone Android. Tutto questo senza costi extra, in un solo abbonamento mensile e con un unico fornitore.

Una soluzione perfetta per numerosi retailer

EasyCassa è la soluzione di cassa perfetta per bar, ristoranti, pasticcerie o panetterie, gelaterie, ecc. L’esperienza pluriennale di SisalPay con clienti del settore Food &Beverage ha permesso di sviluppare una soluzione di cassa ideale per la gestione di questa tipologia di punto vendita.

Le funzionalita’ di EasyCassa

Il sistema EasyCassa consente di gestire oltre 300 tavoli, riordinare i prodotti raggruppandoli per categorie e creando più listini separati, gestire comande con ordine di uscita delle portate, aggiugere variazioni agli ordini specificando al personale cosa desiderano i clienti, personalizzare la schermata di vendita, emettere fatture elettroniche come scontrini, e registrare le anagrafiche dei clienti in modo semplice. Tra i plus del servizio, la stampante fiscale abilitata alla trasmissione telematica dei corrispettivi, il terminale di cassa touch screen da 15,6 pollici, il lettore di barcode per caricare i prodotti o per registrare i clienti per la fatturazione o la lotteria degli scontrini (in arrivo il 1 gennaio 2021) la tastiera qwerty per aggiungere velocemente il listino prodotti e le anagrafiche dei clienti.

Uno strumento utilissimo per le aziende in franchising EasyCassa permette una visione multi punto vendita e multi-società che la rende una soluzione ideale per catene di franchising, per analizzare le vendite aggregate e comparare le performance dei diversi punti vendita della rete. EasyCassa consente di essere aggiornati in tempo reale sull’andamento dei punti vendita grazie al Cloud EasyCassa, lo strumento che oltre a fornire la panoramica del venduto permette di gestire senza limiti la fatturazione elettronica sia attiva che passiva.

Una soluzione di ultima generazione che risponde perfettamente alle esigenze dei retailer italiani

Sono già oltre 7mila i punti vendita che utilizzano EasyCassa, affidandosi alla sicurezza e alla comodità di avere il più conveniente punto cassa di fascia alta, comprensivo di tutto da subito e costantemente aggiornato. L’innovativo sistema ad abbonamento di EasyCassa, infatti, permette di avere inclusi tutti gli aggiornamenti futuri, senza la necessità di dover acquistare nuove licenze e moduli aggiuntivi. Le nuove funzionalità del sofware di cassa e del cloud saranno automaticamente disponibili per l’esercente una volta introdotte. Una soluzione di ultima generazione, EasyCassa, che risponde perfettamente alle esigenze dei retailer italiani, i quali stanno dimostrando sempre più interesse nello sviluppo di innovazioni digitali a supporto della customer experience.

Per maggiori informazioni visita https://www.easycassa.it/

Italian Fashion: ripartire creando fiducia e potere d’acquisto

Intervista a Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio

“Il comparto retail, già influenzato dalla concorrenza del web è una tra le principali vittime del Covid-19. Per far riprendere il settore servono contributi a fondo perduto e una liquidità pronta e veloce, oltre ad una necessaria riforma fiscale, per la tenuta del mercato. Le banche devono poi essere al servizio di tutti coloro che fanno impresa e non soltanto di chi può già permetterselo. Resta, infine, quanto mai urgente una seria riflessione sui tempi della moda e sui rapporti di filiera, nell’interesse superiore del ‘Made in Italy”’

Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio

Come immagina il futuro della moda italiana dopo il Covid- 19? Quali le priorità?

“La moda sta affrontando a livello globale un momento di grande difficoltà: la crisi economica in atto, acuita dalla pandemia e dal prolungato stop alle produzioni e alle forzate chiusure dei negozi, ha visto l’Italia, con le sue produzioni di qualità ed artigianali, gli stilisti, le collezioni, le fashion week, le manifestazioni fieristiche internazionali e la distribuzione, rivestire un ruolo di primo piano nel dibattito sul futuro del fashion. Stiamo vivendo tre grandi evoluzioni: l’ammodernamento anche digitale degli store fisici, l’ampliamento dei canali d’acquisto online tra e-commerce, marketplace e social network, la sostenibilità con una particolare attenzione all’impatto etico-ambientale su tutta la filiera. Ne è esempio, il ripensamento dei tempi della moda in un’ottica “slow”, tema peraltro avviato durante il covid da Giorgio Armani, con un ritorno a ritmi più consoni alle modalità di consumo. In questo contesto, però, il retail soffre e le nostre stime prevedono una perdita complessiva di 15 miliardi di euro di consumi nel nostro settore a fine anno, che potrebbe comportare la chiusura definitiva di 17 mila punti vendita in Italia con conseguente ricaduta su 35 mila addetti”.

Quali potrebbero essere le strategie economiche da adottare per rimettersi in marcia?

“Rimettersi in marcia sarà possibile attraverso l’innovazione, i servizi, la comunicazione e, soprattutto, la formazione, perché vendere moda oggi richiede, oltre al bagaglio di competenze ed esperienze del passato, anche nuovi skill. In questo contesto i giovani possono rappresentare un’opportunità per le aziende e un’occasione per le nuove generazioni. Il retail deve puntare su nuovi servizi, tenendo anche conto delle innumerevoli informazioni di qualità che hanno gli operatori commerciali sui propri consumatori. Nessun CRM può possedere e nessun algoritmo potrà elaborare una tipologia di informazioni del genere. Naturalmente è indispensabile che tornino a crescere di giri i due motori: il sentiment o clima di fiducia e il potere d’acquisto attraverso la crescita del reddito disponibile netto, che non dipendono dalle scelte degli imprenditori, ma da fattori esterni economici e geopolitici. Pensiamo, però, che un futuro ci sarà sempre per il dettaglio moda, se non altro per le specificità tridimensionali del negozio, relazionali e di servizio “su misura”, che possono offrire particolarmente le imprese più piccole e vicine al cliente”.

In che modo lo Stato dovrebbe sostenere il settore?

“Le nostre imprese chiedono di fare impresa, non carità. Le misure nei decreti “Cura Italia”, “Liquidità” e “Rilancio” sono state una risposta d’emergenza e di sussistenza. In particolare, quelle che abbiamo chiesto a gran voce, come l’estensione della cassa integrazione al commercio al dettaglio ed anche ad aziende con un solo dipendente e del FIS alle imprese del commercio da 5 addetti; contributo a fondo perduto nel mese di maggio; liquidità senza merito creditizio con restituzione a 10 anni per importi fino a 30mila euro; proroga dei versamenti contributivi e fiscali al 30 settembre con possibilità di rateizzazione del 50% nel 2021; annullamento del saldo 2019 e acconto IRAP; credito d’imposta del 60% per le locazioni commerciali e del 30% all’affitto di azienda; la soppressione clausole di salvaguardia che avrebbero comportato l’aumento dell’IVA; l’attenzione per i pagamenti degli avvisi bonari e ai titoli di credito. Non parlo dell’indennizzo di marzo e aprile di 600 euro perché è sembrato perfino offensivo. Un momento straordinario, però, esige risposte straordinarie. Per rilanciare la nostra economia serve una visione di medio-lungo termine: servono investimenti in innovazione e infrastrutture; occorre una vera riforma fiscale; è utile far ripartire i lavori pubblici. Sburocratizzare dovrà poi essere la parola d’ordine per il sistema delle imprese perché è assurdo che un’impresa italiana debba impiegare 30 giornate lavorative all’anno per assolvere agli adempimenti fiscali; occorrono infatti 238 ore l’anno, circa 100 ore in più (pari a 13 giornate lavorative) rispetto alla media dei Paesi dell’Area Euro. Auspichiamo, infine, di veder premiati i nostri sforzi, con l’estensione al commercio dell’art. 48-bis della legge di conversione del ‘DL Rilancio’ sulla svalutazione dei magazzini, che prevede la concessione di un credito di imposta del 30% ai prodotti rimasti invenduti a causa del Covid”.

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