A ottobre il 34° Salone Franchising Milano

Dal 24 al 26 ottobre a Fieramilanocity

Salone Franchising Milano

Torna l’evento che permette a tutti di sviluppare il proprio business

Più di 17mila visitatori, registrando un +15% rispetto alla precedente edizione. Ben 200 gli espositori, con una superfice espositiva aumentata del 18%. Questi i numeri in
crescita constante del Salone Franchising Milano che, in vista della 34esima edizione, si fa portavoce di un comparto in piena salute. Ed è con queste ottime premesse cheCampus Fandango Club, agenzia di event management specializzata nella creazione e gestione di grandi eventi, con il patrocinio della Regione Lombardia e grazie alla collaborazione del Main Partner Assofranchising e dei partner istituzionali
Confimprese e Federfranchising, dà appuntamento a tutti dal 24 al 26 ottobre presso Fieramilanocity, per una tre giorni piena di contenuti tutti volti al business e al suo incremento.

UN EVENTO NELL’EVENTO: RET@IL INNOVATION FORUM

Appuntamento clou di questo 2019 sarà il Ret@il Innovation Forum: un vero e proprio evento nell’evento con panel specifici a numero chiuso, relatori d’eccezione italiani ed internazionali ed aziende leader del settore. La prima vetrina fisica in Italia per vivere e scoprire le più importanti e innovative proposte del mercato retail, un settore in costante crescita che ad oggi, solo in Italia, vale oltre 290 miliardi.

TANTE LE INIZIATIVE DI GRANDE INTERESSE

Tra le conferme della passata edizione anche quest’anno il Salone si avvarrà della partnership con Scalo Milano, outlet cittadino a 15 minuti dal centro cittadino, che offre il meglio della moda, della ristorazione e del design e partner tecnico dell’evento per il triennio 2018-2020. Infine, con la terza edizione, torna Re.Start – Smart Up Your Business, il talent show di SFM grazie al quale verranno selezionate e premiate le migliori nuove idee legate al mondo del retail & franchising, trasformando concretamente dei sogni in realtà. Per pensare in grande e guardare al futuro!

Organizzato da Campus Fandango Club con Fiera Milano
24-26 ottobre 2019
Fieramilanocity – pad. 3
Per info: www.salonefranchisingmilano.com

@RedazioneAZFRanchising

Il potere delle recensioni dei consumatori

In un’epoca come la nostra in cui si sono moltiplicati i canali di diffusione della comunicazione, anche le forme di pubblicità ingannevole sono cresciute e sono diventate sempre più sottili e sempre più nascoste: con un messaggio falsato e distorto, esaltano qualità che il prodotto non possiede, ingannando il consumatore.

ATTENZIONE ALLA PUBBLICITA’ INGANNEVOLE

Spesso gli annunci pubblicitari, esaltando le qualità del prodotto o servizio a cui si riferiscono, trasmettono un flusso di informazione alterato che rende il pubblico sempre più scettico ed indifferente. Allora il consumatore, piuttosto che lasciarsi influenzare dalla sola pubblicità, ripone la sua fiducia nelle esperienze altrui.
Esperienze che, attraverso i commenti, viaggiano all’interno dei social network e che diventano una formula importante per avvicinare i prodotti ai consumatori. Così vale di più il consiglio di un amico delle costose campagne pubblicitarie: crediamo di scegliere, ma di fatto seguiamo la corrente invisibile che ci circonda e il Marketing lo sa.

IL RISCHIO DELL’INGANNO E’ DIETRO L’ANGOLO

Attraverso i social network, i giudizi di prodotti o servizi in vendita online, che all’apparenza potrebbero sembrare una valutazione spontanea, si trasformano in un’arma potentissima, dal valore inestimabile. La forza delle recensioni, infatti, diventa l’ago della bilancia in grado di dare adito al successo di un prodotto o di un servizio, ma anche al suo fallimento; e difronte alla potenza di tale tecnica, il rischio all’inganno è evidente. Ma “come sempre accade, ogni futuro si porta dietro un bel po’ di passato” [Philip Kotler, “Marketing 4.0”].

CHE COSA E’ L’ASTROTURFING

L’astroturfing è un termine formulato negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni ottanta, che nasce come tecnica di alterazione della percezione delle qualità di un prodotto/servizio, creando a tavolino il consenso proveniente dal basso. In particolare, si basa sull’idea che i giudizi lusinghieri, o comunque positivi, verso un determinato prodotto, possano influenzare le scelte dei consumatori/utenti spingendoli all’acquisto. Come è facile immaginare, con il diffondersi dell’e-commerce e, soprattutto, con l’affermazione dei meccanismi di costituzione delle
relazioni e della reputazione online caratterizzati dalla proliferazione dei canali social, questa pratica si è diffusa rapidamente. L’esempio più comune è rappresentato dai commenti con false impressioni positive, che possono accompagnare recensioni o presentazioni di singoli prodotti o servizi, spesso utilizzata anche per bilanciare quei giudizi negativi in modo da rendere neutra la percezione che arriva al pubblico.
Oppure nel creare un diverso contenuto, ad esempio un post su un blog, che tuttavia riferisca ed esalti l’oggetto dell’astroturfing.

INGANNARE NON CONVIENE: IL CASO TRIPADVISOR

Ma ingannare il pubblico non paga. In pubblicità c’è una grande differenza tra dichiarare la verità e affermare il falso, e per le aziende che superano la linea di confine ci possono essere danni milionari, oltre a quelli di immagine.
TripAdvisor, il colosso statunitense del web che pubblica recensioni di alberghi, bed and breakfast e ristoranti, prenotazioni di alloggi e altri contenuti relativi ai viaggi (da 78 milioni di iscritti e una media di 139 recensioni al minuto), ha dovuto vedersela addirittura con l’antitrust, che l’ha condannata a mezzo milione di euro di multa per avere diffuso «informazioni ingannevoli sulle fonti delle recensioni» online, tali da poter indurre in errore una vasta platea di consumatori. In Italia (con il decreto legislativo 146/2007 che ha recepito tale direttiva), così come in Europa e negli Stati Uniti, è considerata una pratica illegale, un reato compreso nel più ampio spettro giuridico delle scorrette pratiche commerciali.

@Stefania Giuseppetti

 

NATURHOUSE: Da cliente ad imprenditrice

Intervista a Cinzia Vaccaro, proprietaria di due centri Naturhouse.

Ha sempre desiderato diventare consulente nutrizionista. Infatti, dopo la laurea in biologia, ha frequentato un master a Roma in nutrizione e dietetica. Dopo aver conosciuto Naturhouse, nel 2006, Cinzia Vaccaro ha pensato che facesse proprio al suo caso, Ha aperto infatti il suo primo centro a Alcamo e poi anche a Trapani.

Quando è entrata in contatto con il brand Naturhouse? 

“Sono entrata in contatto con il brand nel 2006 a Catania, in quanto sia io che mio marito abbiamo seguito il percorso di educazione alimentare come clienti, per poi aprire il nostro primo centro nel 2007. Ancora oggi ci consideriamo clienti fidelizzati”.

Dove ha aperto il centro?

“Abbiamo aperto il primo centro nell’ottobre del 2007 ad Alcamo, e dopo solo un anno ne abbiamo aperto un’altro a Trapani, con la preziosa collaborazione decennale delle Dott.sse Cristina e Rossana”.

Quali sono state le principali motivazioni che l’hanno spinta a scegliere Naturhouse?

“Sicuramente penso sia l’approccio e l’importanza che viene data all’educazione alimentare, che ho potuto provare in quanto anch’io ho seguito il percorso per raggiungere il mio PesoBenessere. Un ulteriore pregio sono gli integratori, tutti di origine naturale e certificati dal Ministero della Salute. Prima seguivo delle diete sempre molto rigide e restrittive. Quello che ho apprezzato maggiormente di Naturhouse è il metodo accessibile a tutti. I piani alimentari sono di semplice attuazione, ampi nella scelta degli alimenti e di conseguenza compatibili con i gusti dei clienti. Ma specialmente il fatto di poter restare sempre in contatto con la gente e avere un rapporto diretto e amichevole con i clienti mi ha spinta ad intraprendere il mio precorso lavorativo con l’azienda”.

In che modo la casa madre l’ha sostenuta?

“Sempre a 360°: aggiornamenti formativi costanti, innovazione ed introduzione di nuovi prodotti alimentari ed integratori, supporto di marketing sia attraverso campagne nazionali
pagate dalla casa madre che a livello di formazione su come utilizzare i nuovi media per pubblicizzare localmente i miei punti vendita. Ma sono state senza dubbio delle guide
fondamentali gli Area Manager e le Responsabili Tecniche Commerciali della zona, i quali ci appoggiano e sostengono sempre”.

E’ necessario seguire dei corsi di formazione? Se si su quali aspetti…

“Sì la formazione è stata ed è fondamentale, in particolare nella fase di apertura del cento. È comunque prevista una formazione costante e continuativa che riguarda sia il metodo
che i nuovi prodotti introdotti sul mercato negli anni”.

Quali sono in termini economici i numeri per chi come lei vorrebbe aprire un centro Naturhouse?

“L’investimento iniziale minimo parte da meno di 10.000 € e consente di crearsi ad esempio un autoimpiego estremamente redditizio. Si può scegliere tra due diverse tipologie di centri Naturhouse: Centro Naturhouse Village, dove lavora solo ed unicamente la nutrizionista (superficie minima inferiore ai 30 mq concepito per gli insediamenti urbani con meno di 35mila abitanti) o Centro Naturhouse Standard, dove alla nutrizionista si affianca un’addetta vendite con compiti commerciali (superficie minima di almeno 30 mq, ideale per gli insediamenti urbani con più di 35mila abitanti).

Che consiglio darebbe ad un nuovo affiliato

“Lavorare con lealtà e trasparenza, essere sempre disponibili con chi si ha davanti. Avere un approccio amichevole e saper consigliare i giusti prodotti per rendere il percorso più
veloce, ma soprattutto piacevole. Motivare di settimana in settimana il cliente, incrementanto la determinazione e la costanza. Il percorso che porta a perdere peso non è
sempre lineare. Gli insuccessi demotivano, ma la forza di squadra riporta il sorriso”.

I suoi progetti futuri…

“Continuare ad essere presente con Naturhouse come affiliato poichè in questi anni ho avuto molte soddisfazioni, sia personali che in termini economici. Come imprenditrice ci
sarebbe certamente la volontà di aprire un nuovo punto vendita, ma al momento preferisco dedicare del tempo alla mia famiglia, anche se non escludo la possibilità di aprire un
nuovo centro in futuro”.

 

Primadonna Collection obbiettivo Francia

Primadonna , attiva nel settore delle calzature ed accessori per la donna, ha chiuso il 2018 con un fatturato di oltre 114 milioni di Euro.

PRIMADONNA Spa che ha avviato il suo progetto franchising nel 2006, si contraddistingue per il suo concept sobrio ed elegante e con una formula commerciale innovativa che riscuote consensi sempre maggiori non solo tra gli affiliati al marchio ma anche nei confronti della clientela finale grazie ai 6.000€ medi di fatturato al metro quadro sviluppati dai punti vendita.

La rete di negozi Primadonna diretti ed in franchising, ad oggi, è composta da 396 punti vendita in tutto il territorio nazionale ed estero.

Primadonna ,per l’anno in corso, ha l’obiettivo di raddoppiare la sua presenza in Paesi come la Francia, ove è già presente da 5 anni con 7 vetrine.

L’export, non solo in Francia, s’impone come un obbiettivo futuro per Primadonna Collection.

Il brand ha inoltre lanciato il suo servizio e-commerce disponibile alla pagina www.primadonnacollection.com.

Con l’e-commerce di Salesforce Commerce Cloud, i clienti Primadonna possono perfezionare la loro leadership nelle attività di merchandising e marketing. Dispongono del controllo completo del loro sito, possono apportare modifiche e aprire nuovi storefront come e quando vogliono.

 

 

Come aprire un franchising salutista, vegano e biologico

Vegano, biologico, il salutista, settori in continua crescita.

Si tratta tuttavia di un settore che offre ancora tantissimi spazi e possibilità.
Essenziale però è evitare di andare a proporre delle formule in franchising che poco si differenziano da quelle dei concorrenti, non solo in termini di offerta ma anche nei contenuti, nella comunicazione, nell’immagine, ecc.

Diventano quindi di fondamentale importanza sia la sperimentazione sia lo studio di mercato e della concorrenza.
La sperimentazione dirà se l’idea riscuote il successo del pubblico e se ci sono dei punti di debolezza nel progetto, nonché di mettere a punto le procedure cui i futuri affiliati dovranno attenersi.

Dal momento poi che il successo della rete dipenderà anche dagli affiliati, i quali dovranno non solo avere capacità imprenditoriali, ma anche condividere la filosofia alla base del progetto, importante sarà poi definire in modo chiaro la business idea e quali sono le caratteristiche del progetto che il futuro franchisor desidera comunicare all’esterno (se vuole puntare ad esempio solo sulla somministrazione o sulla rivendita o anche alla divulgazione o alla certificazione dei prodotti e così via).

Altrettanto importante sarà identificare il pubblico al quale il futuro franchisor intende rivolgersi e le sue caratteristiche (se si tratta di giovani, di meno giovani, di
persone informate o che si affacciano a questa tip0logia di prodotti per la prima per la prima volta, l’eventuale livello di istruzione, ecc.).
Lo studio di mercato offrirà invece un quadro completo del contesto in cui agirà il futuro franchisor.

In particolare lo studio di mercato consentirà di conoscere come si stanno muovendo i concorrenti. Ad esempio consentirà di sapere quante attività simili a quella che il futuro franchisor vuole avviare ci sono, quali dimensioni hanno e in quali ambiti operano, se si tratta di concorrenti noti a livello nazionale o solo locale e così via. In questo modo il futuro affiliato potrà differenziare la sua offerta rispetto a quella dei concorrenti, ciò che rappresenta un indubbio vantaggio competitivo.

Non solo. Lo studio di mercato consentirà inoltre di sapere dove sono localizzati i concorrenti e quali sono le aree eventualmente scoperte, per meglio identificare il territorio in cui ricercare i futuri affiliati. Come si può vedere, benché lo studio di mercato non sia oggetto, a differenza della sperimentazione, di un obbligo di legge, ciò non significa affatto che lo stesso non sia utile. Anzi lo studio di mercato rappresenta un importante strumento per ridurre i rischi connessi con l’avvio di una nuova attività.

NATURHOUSE, Naturale stare bene

NATURHOUSE, la rete italiana della multinazionale spagnola leader mondiale nell’educazione alimentare.

 

Quasi 500 negozi in Italia e oltre 2.400 in tutto il mondo. Numeri da protagonista assoluto per NaturHouse che può vantare di essere un franchising attuale e moderno, “in linea” con le sempre più diffuse esigenze di una corretta alimentazione.

NATURHOUSE è un’opportunità per persone motivate, dotate di intraprendenza commerciale e/o con laurea in Biologia, Farmacia, Scienze dell’alimentazione, Scienze della nutrizione, Biotecnologie, Dietistica. Grazie alla comprovata efficacia del metodo NATURHOUSE, che associa all’educazione alimentare l’utilizzo di complementi dietetici di natura erboristica, ritrovare la forma ideale risulterà assolutamente semplice, naturale ed alla portata di tutte le tasche. Oggi il format si è arricchito di un’innovativa linea di piatti precucinati, pronti all’uso in soli 2 minuti; tante ricette per ogni gusto ed esigenza, in linea con i trend di un mercato in forte espansione.

 

VISITA LA SCHEDA

https://azfranchising.it/naturhouse/

LA SCUOLA DI CUCINA DI SALE&PEPE INAUGURA LA NUOVA SEDE A MILANO

La Scuola di Cucina di Sale&Pepe cambia sede e si rinnova.

Da questo mese apre le porte in una nuova location, il Neff Collection Brand Store di via Lazzaretto 3 a Milano.

Uno spazio dal design contemporaneo, un luogo ideale per i foodlovers con un ambiente conviviale e multifunzionale, declinato su due piani e dotato di aree per la socialità e la formazione, oltre a 8 postazioni individuali attive per un totale di 16 partecipanti alla scuola di cucina.

Il brand store di Neff è uno spazio “multisensoriale”, all’avanguardia nel design e nello sviluppo tecnologico, progettato per accogliere tutti i professionisti e gli appassionati di cucina che sceglieranno il brand per vivere piacevoli momenti di creatività e divertimento ai fornelli.

Un viaggio nel gusto all’insegna della cultura e del piacere del cibo, ulteriormente arricchito dall’esperienza e dalla professionalità degli chef di Sale&Pepe.

SALONE FRANCHISING MILANO TORNA A FINE OTTOBRE CON LA 34° EDIZIONE

24, 25, 26 OTTOBRE 2019. Segnatevi queste date.

In quei giorni spegnerà 34 candeline Salone Franchising Milano, la fiera numero 1 in Italia per il mondo del franchising e del retail, giunta quest’anno alla 34° edizione.

LA FIERA  NUMERO 1 IN ITALIA PER SVILUPPARE IL TUO BUSINESS

Il Salone Franchising Milano è una fiera professionale della distribuzione orientata a supportare l’incontro tra franchisor, franchisee e potenziali franchisee e a sviluppare innovazione nella filiera del commercio, intesa nella accezione più ampia: dall’e-commerce al franchising, dal retail ai comportamenti d’acquisto, dalle reti, ai servizi, alle tecnologie, al marketing.

Organizzata da Campus Fandango Club, è la è la fiera leader in Italia per il mondo del franchising nonché l’appuntamento più importante per coloro che guardano al futuro per intraprendere un’attività con particolare attenzione alle soluzioni più innovative.

Fornisce competenze e strumenti agli espositori e contribuisce alla crescita delle aziende che partecipano, per cui è perfetta per i franchisor in fase di lancio. Allo stesso modo è il posto ideale per franchisee e potenziali franchisee grazie ai servizi di eccellenza offerti durante i giorni della fiera.

Una particolare attenzione viene posta inoltre sui mercati esteri, che sempre di più si stanno approcciando ai brand made in Italy. Per questo al Salone Franchising Milano da sempre sono presenti delegazioni internazionali

“Con 17.000 visitatori e 200 brand siamo da oltre trent’anni il posto migliore per chi vuole mettersi in proprio. Tre giorni di workshop, formazione e consulenza gratuita per far nascere e crescere migliaia di imprenditori.

NAU! FESTEGGIA LA DECIMA APERTURA IN TOSCANA

NAU!, con l’apertura del nuovo store di Pistoia, situato nella centralissima Via Buozzi, festeggia il decimo punto vendita in Toscana.

Il nuovo negozio, situato nel centro storico della città, nella via dello shopping pistoiese, rappresenta un’irresistibile attrazione per chiunque sia alla ricerca di design e colore e va ad aggiungersi agli store di Firenze, Empoli, Livorno, Lucca, Grosseto, Arezzo, Pisa, Siena e Sesto Fiorentino.

Occhiali, da vista e da sole, per uomo, donna e bambino, belli da vedere e comodi da indossare. Un unicum, da acquistare, a un prezzo comodo, in modo facile e divertente, in luoghi caratterizzati da servizi fluidi e puntuali, quali il controllo della vista e un servizio di manutenzione e piccole riparazioni.

Scopri i 5 trend social del 2019

L’evoluzione rapidissima dei social necessita per chi li utilizza un
continuo aggiornamento, la chiave è quindi quella di sfruttare il più possibile i trend vincenti.

Ecco quindi i 5 trend social del 2019.

L’importanza dell’engagement

Facebook sta favorendo sempre più contenuti che creano engagement. In futuro a livello organico i post su Facebook dovranno essere realmente interessanti per
l’audience se si desidera che abbiano una buona visibilità. Di conseguenza ogni contenuto promozionale su cui si decide di non investire avrà una “portata” bassissima.

Il successo dei micro-influencer

Il 2018 è stato l’anno dell’influencer marketing. Nel 2019 un valore
importante lo acquisiranno i micro-influencer, che possono avere solo 30-40 mila
follower ma un potere sui fan molto superiore e quindi sono più efficaci per i brand.

I prodotti da acquistare si scoprono sui social

Secondo il report di Mary Meeker sugli internet trend, il 55% delle persone che
hanno scoperto un prodotto su Facebook l’hanno poi acquistato. Nel 2019 sarà quindi importante riuscire a sviluppare contenuti di prodotto molto più approfonditi, che raccontino storie (il famoso storytelling).

La fine dei “fake follower”

Il valore di avere un numero elevato di follower ha spinto anche molte ad acquisire
finti follower o ad utilizzare dei bot. Di recente però si Instagram che Facebook hanno implementato degli algoritmi che cancellano like e follower considerati non reali.
Sarà quindi sempre più importante sviluppare contenuti di qualità per accrescere il
numero dei follower o creare promozioni dirette all’incremento dei fan.

Sempre più stories

Le stories, create da snapchat, ormai sono sempre più appannaggio di Instagram e di
recente anche di Facebook. Poiché sono più di 400 milioni gli utenti che creano e guardano stories ogni giorno, diventa fondamentale utilizzarle come mezzo di
comunicazione e di promozione, visto che è possibile fare delle stories in forma di pubblicità su entrambi.

*Creative marketing strategist and producer – Dreamcatchers Entertainment

di Mattia Nicoletti