Cncc chiede semplificazioni in materia di saldi e vendite promozionali
Il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), nell’ambito delle nuove disposizioni previste dal DL Semplificazioni e in vista dell’approvazione del DL Agosto, chiedi semplificazioni in merito alla disciplina dei saldi e alle vendite promozionali, nell’ottica di supportare commercianti e consumatori, andando in continuità con l’annunciato Bonus Consumi, misura lodevole che l’Associazione supporta a pieno titolo.
Nell’attuale contesto di grave crisi economica in cui si trova il settore del commercio, a seguito all’epidemia da COVID-19 che ha determinato un pesante crollo dei consumi e dei fatturati, l’Associazione chiede infatti interventi puntuali volti a supportare l’intera filiera, con l’obiettivo di sfruttare al meglio l’attuale periodo di saldi e accompagnare il comparto verso la ripresa. Le richieste mirano a semplificare la disciplina delle vendite straordinarie e delle promozioni, garantendo l’uniformità di trattamento tra commercio fisico ed elettronico.
Nello specifico, le proposte di CNCC puntano a consentire le vendite di liquidazione, anche in contesti straordinari come il COVID-19, e ad eliminare i vincoli temporali per le vendite di fine stagione, che ad oggi sono lasciati alla potestà regionale.
Le richieste avanzate dall’Associazione prevedono inoltre la conferma della libertà di svolgimento delle vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno senza alcuna limitazione temporale, nonché l’introduzione di formalità più leggere e adeguate ai tempi per lo svolgimento delle vendite sottocosto.
Alla luce delle difficoltà che molti operatori dei vari territori del Paese stanno vivendo, il CNCC auspica quindi che il Governo avvii una profonda riflessione sulla necessità immediata di rivedere il sistema delle promozioni e dei saldi – ormai desueto – a partire dalle proposte sul tema elaborate dall’Associazione, che porterebbero numerosi benefici in termini di tutela dei consumatori e garantirebbero una libera concorrenza tra singoli retailer, lasciando alle singole Regioni, allo stesso tempo, il diritto di disciplinare sulla percentuale di scontistica e sul periodo di saldi.
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