Green economy: le soluzioni in franchising

Come abbiamo detto e ridetto negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di “green economy”, cioè di un modello di sviluppo economico che sia eco-sostenibile e quindi abbia tra le priorità quella di tener conto di quale possa essere l’impatto a livello ambientale.

Un modo di pensare, una cultura, che si sta diffondendo nelle persone, che tendono ad adottare sempre più frequentemente comportamenti che vanno in questa direzione. Si può quindi decidere di intraprendere un’attività che si ispira a tutto questo, e che concilia l’esigenza di produrre un reddito, con il rispetto e l’attenzione verso il mondo nel quale, bene o male, dobbiamo vivere. Sono diverse le strade percorribili, sia a livello di forma giuridica che di tipologia di business. Per quanto riguarda il primo aspetto, si può scegliere di occuparsi di tutte le fasi direttamente in prima persona, oppure si può decidere di avvalersi di una tra le molte soluzioni in franchising. Queste molto spesso propongono formule “chiavi in mano”, che alleggeriscono e facilitano di molto la parte un pochino più problematica, cioè quella dell’avviamento, offrendo soluzioni complete e da subito funzionanti. Anche per quello che riguarda il settore di business, le alternative sono davvero tante e molto diverse tra loro. La raccolta differenziata, la rigenerazione delle cartucce, l’eco-edilizia, il fotovoltaico, l’eolico, la green mobility sono soltanto alcune tra le possibili scelte. Vediamone alcune nel dettaglio.

Curiosità: il franchising italiano green economy sbarca a Parigi

Ha aperto i battenti a Parigi la prima filiale in Francia di Negozio Leggero, la catena italiana di supermarket senza imballaggi, con prodotti alla spina, sfusi o con vuoto a rendere. Il negozio parigino, in zona Republique, è gestito in franchising da due soci locali, Pauline e Dany, che sono stati formati dal gruppo italiano.La catena è stata creata a Torino nel 2009 dall’ente di ricerca ambientale Ecologos, ed è gestita dalla società Rinova. Negozio Leggero ha 15 punti vendita: la maggior parte in Piemonte e Lombardia, poi 2 a Roma, uno a Palermo e uno in Svizzera, a Lugano. I prodotti sfusi, lanciati in Italia dieci anni fa, non hanno mai attecchito nella grande distribuzione tradizionale. La gente è troppo abituata all’usa e getta e non gradisce di doversi portare il contenitore da casa per riempirlo. Negozio Leggero è l’unica eccezione di successo: ha saputo crearsi una nicchia di clientela molto motivata dal punto di vista ambientale, che vuole ridurre l’inquinamento da plastiche eliminando gli imballaggi. E ora, la catena piemontese sbarga in Francia e cerca di conquistare l’esigente pubblico parigino.

 

@Redazione AZ Franchising

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