L’ascesa dello streaming commerce

di Mattia Nicoletti – Creative marketing strategist and producer – Dreamcatchers Entertainment

Lo schermo è l’oggetto che più di ogni altro negli ultimi anni è stato presente nelle nostre vite.

Uno studio di Deloitte afferma infatti che in media ogni persona ha 7 schermi a cui può accedere per fruire contenuti di diverso tipo. D’altra parte nel mondo delle immagini, dove video e fotografie sono presenti in ogni dove uno schermo a portata di mano è sempre più un “obbligo”. Fatta questa premessa, superando discorsi e critiche sull’abuso tecnologico, anche per le aziende lo schermo è lo strumento ideale per veicolare un messaggio. Per tale ragione molti marchi stanno sviluppando strategie di streaming commerce per indurre all’acquisto online ed offline. Lo streaming commerce è la creazione di video secondo un palinsesto per la vendita di un prodotto o di un servizio. Come un canale televisivo dedicato. Che differenza c’è da Facebook e Instagram? Che ha un palinsesto di contenuti coerente e seriale.

Cosa è necessario per iniziare a fare streaming commerce? Ecco alcune indicazioni

Spazio alla creatività
Fare streaming commerce non significa fare una televendita. O almeno non nella classica accezione del termine. Perché è vero che è un’occasione per promuovere il brand, i prodotti, i servizi, però non bisogna dimenticare di condividere del valore con chi guarda. Di conseguenza è importante pensare a un contenuto che sia da un punto di vista seriale e dall’altro anche di intrattenimento. Facciamo alcuni semplici esempi. Un’azienda che vende abbigliamento può decidere di coinvolgere una personal shopper che in ogni video episodio propone un look con uno o più item del brand. Chi vende prodotti per la casa può realizzare dei tutorial con dei tecnici per risolvere alcuni “problemi” quotidiani che si possono incontrare nelle dimore di tutti, oppure fare delle lezioni brevi di interior design. E’ necessario comunque pensare a contenuti brevi. Al termine del video si può indicare il link al sito web dove trovare i prodotti presenti nel video (nel caso sia disponibile un sito eCommerce)

Il “nostro” canale
La scelta del canale da utilizzare può essere Instagram Tv o Facebook (per non andare troppo nel complesso), o altrimenti è possibile caricare i video su una sezione ad hoc del sito aziendale per poi condividerlo sui social.

La tecnologia ci viene incontro
Solo qualche anno fa per realizzare un video di qualità sarebbe stata necessaria una tecnologia costosa. Oggi con i debiti accorgimenti uno smartphone di nuova generazione è sufficiente. I debiti accorgimenti sono l’utilizzo delle luci, il montaggio, la grafica e chiaramente chi conosce il linguaggio televisivo. Anche se brevi i video devono raccontare una storia e per farlo bisogna avere assolutamente in mente cosa girare e come girarlo. Questo per sottolineare che la semplicità nel fare un video non significa che sia semplice realizzarlo professionalmente.

Iniziare, continuare, perseverare
Molto spesso le aspettative di pubblico, quando si intraprendono progetti di questo tipo, sono molto alte. Non sempre però i primi video (salvo che non siano spinti da una campagna promozionale o da influencer) raggiungono i risultati voluti. Non bisogna però demordere e soprattutto è necessario rispettare la periodicità: se ogni lunedì viene messo “in onda” un video, rispettare la scadenza è un atto dovuto, e segno di professionalità.

Lo streaming commerce è un’opportunità, ma è importante pensarlo sia strategicamente che nella realizzazione

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