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Aprire una parafarmacia in franchising con DrF

Aprire una parafarmacia in franchising per reinventarsi grazie a un marchio che, pur se nato da poco, sta portando la rivoluzione nel campo dell’healthcare. Caterina Lucia Giacoppo ha scelto DrF per continuare una tradizione di famiglia rinnovandola nella tipologia dell’offerta e nel rapporto con i clienti. “Volevo superare la figura statica del farmacista e ho trovato in DrF quello che cercavo” ci dice in questa intervista. DrF è un marchio di proprietà della Alexander Dr Fleming Srl, network in franchising specializzato nello sviluppo di farmacie, parafarmacie e corner.

Ci parli un po’ di lei.
“Sono entrata a contatto col mondo della farmacia, della salute e del benessere sin da giovanissima per via delle attività svolte dai componenti della mia famiglia. Scegliere quindi il percorso universitario farmaceutico è stato quasi naturale e consequenziale. La laurea è stato il coronamento di un percorso, di un sogno e di un progetto di vita”.

Come ha conosciuto la proposta franchising della Alexander Dr Fleming?
“Cercavo un format nuovo, che fosse d’impatto per i clienti e che, oltre alla classica vendita dei prodotti, includesse un ampio ventaglio di servizi per la salute e il benessere. Il franchising DrF include tutto questo. E, anzi, supera anche le mie aspettative, dipanando i miei dubbi iniziali sul tema dei servizi in parafarmacia”.

Quanti punti vendita ha aperto e dove?
“Alle fine dello scorso mese di gennaio ho aperto due parafarmacie DrF a Castrofilippo, in provincia di Agrigento all’ interno del centro commerciale Le Vigne e ad Agrigento città nel centro commerciale Citta dei Templi. Le dimensioni sono di circa 100 metri quadrati per ciascun punto vendita”.

In quanto tempo crede di rientrare dell’investimento iniziale?
“È ancora prematuro stimare un tempo di rientro, a sei mesi dall’apertura avremo modo di fare il punto della situazione”.

Ha dipendenti?
“I dottori che lavorano nelle due parafarmacie sono tre per punto vendita”.

Lei fa parte di una famiglia di farmacisti. Perché ha scelto di aprire una parafarmacia in franchising con DrF piuttosto che rimanere in un’azienda familiare?
“Premesso che continuo a lavorare anche nella farmacia di famiglia, dove ho imparato ad analizzare le esigenze dei clienti e dove ho acquisito esperienza. Detto ciò, ho sempre notato che il cliente spesso cerca qualcosa di più da noi. La Alexander Dr Fleming permette a noi farmacisti, anche grazie all’assenza di un unico banco che ci separa dagli utenti, di avere un rapporto più stretto con i clienti”.

Che servizi le offre la casa madre?
“Sono diversi, differenziati e a 360 gradi. La casa madre fa un grosso lavoro sul brand, sul suo posizionamento oltre che sul concept store. Il che mi aiuta a essere riconoscibile nel mio mercato di riferimento. Poi, grazie alla ingegnerizzazione dei processi, garantisce efficienza e controllo tramite sistemi interni ed esterni, software gestionali e CRM. Poi c’è il capitolo della formazione, tecnica e commerciale, che è continuativa, fin dalla fase di start up, con corsi di formazione professionalizzanti specializzati in cui si apprendono nozioni di marketing commerciale e amministrativi-legali. L’affiliato DrF come me può contare sul supporto al punto vendita costante con analisi e ricerche di marketing e geo-marketing, strumenti per la fidelizzazione della clientela, visual merchandising, fornitura degli strumenti per erogazione servizi e supporto alla vendita. Senza dimenticare tutti quei servizi che l’affiliato, grazie alla casa madre, può offrire al cliente per aumentare le proprie marginalità e la propria redditività: ottimizzazione risorse, prodotti a marchio, private label, erogazione servizi personalizzati”.

Come ha risposto la clientela?
“La curiosità da parte dei clienti è stata la prima cosa che abbiamo notato, accompagnata certamente da interesse per la novità”.

Che tipologia di clientela si rivolge alla sua farmacia? Quali servizi le richiedono?
“La clientela è varia come è naturale attendersi dal target di un centro commerciale. I servizi più richiesti sono quelli che concernono la cura della pelle e dei capelli”.

Che obiettivi si prefigge di raggiungere con Dr Fleming?
“Ovviamente, al primo posto quello di avere successo con una formula innovativa e di superare, finalmente, la concezione statica che si ha del farmacista”.

Quali sono le caratteristiche della Dr Fleming che le hanno fatto propendere per aprire una parafarmacia in franchising?
“La possibilità di avere dei prodotti a marchio, l’erogazione dei servizi e l’evoluzione della figura professionale del farmacista che si allontana finalmente dal banco per essere più vicino all’utente e alle sue aspettative”.

Ha intenzione di aprire altri punti vendita DrF? Se sì, dove?
“È In fase di ultimazione l’apertura di una parafarmacia a marchio DrF all’interno del centro commerciale Centro Sicilia in provincia di Catania. Inoltre siamo in fase di trattativa per altre aperture sulle quali al momento preferiamo mantenere la riservatezza”.

Che cosa direbbe ai nostri lettori che vogliono aprire una parafarmacia in franchising?
“Direi loro di affidarsi a delle mani esperte, a una casa madre che possa dare loro un know how codificato e testato sul campo, oltre a servizi innovativi e rivoluzionari. Senza, però, mai perdere d’occhio i propri obiettivi col fine ultimo di collaborare nella riuscita di un progetto importante e dalle grandi aspettative”.


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Franchising Nord, tutto pronto

Questo posizionamento è stato possibile rispondendo alle esigenze del mercato. Spesso i marchi richiedono importanti fee d’ingresso, che chi vuole mettersi in proprio non ha a disposizione, i marchi in sviluppo non sono impostati in questo modo e cercano chi, con entusiasmo, vuole aiutarli a sviluppare il loro progetto. Nei giorni di fiera Franchising Nord sarà possibile capire, parlando direttamente con i responsabili di reti in franchising in piena espansione, quali possono essere le prospettive di crescita economica e personale affiliandosi a loro. La Fiera Franchising Nord offre ampie possibilità di valutare le offerte delle aziende che cercano partner per l’espansione del loro network in modo pragmatico, esaustivo ma al contempo senza perdere tempo, grazie al format snello e rapido di cui si può fregiare.

L’appuntamento di maggio con il franchising è diventato un cult. L’evento è in piena crescita e punta a diventare il riferimento per il settore. Mettersi in proprio con la formula del franchising significa investire le proprie risorse economiche e il proprio tempo in un progetto che sarà un punto focale nella tua vita. Chi sta pensando di mettersi in proprio con la formula del franchising, può porre le sue domande agli espositori e farsi la sua opinione sulla misura in cui il loro progetto e la propria idea sono realizzabili. In concomitanza di Franchising Nord 2015 si terrà il Franchising Forum che offre l’opportunità di aggiornamento sulle più attuali tematiche inerenti al franchising. La conferenza offre informazioni stimolanti e spunti di riflessione per futuri franchisee. Chairman dei workshop è il dott. Enrico Rossini, fondatore e managing Partner della Società EtaBeta Consulting, che dichiara: “Finalità del forum, soprattutto pensando al pubblico al quale ci si rivolge, è quella di voler condividere tematiche importanti per i futuri franchisee. I temi andranno dalla scelta della franchise, alla valutazione della location fino al contratto di affiliazione, cercando di dare gli strumenti adatti ai nuovi imprenditori di questo settore per poter partire col piede giusto”.

Gli interventi si articoleranno in varie sessioni suddivise tra le due giornate dell’evento (qui il programma).

L’ingresso alla fiera è gratuito. Ci si può registrare a questo link per evitare code all’ingresso.

Rigenerazione di cartucce in franchising: perché conviene aprire

Come aprire un negozio in franchising e contemporaneamente contribuire a salvare il pianeta? Una risposta l’hanno trovata i fondatori di UP and GREEN, azienda leader nel settore della rigenerazione di cartucce in franchising per la stampa che utilizza sistemi certificati ad alta tecnologia.

FARE BUSINESS RISPETTANDO L’AMBIENTE
Circa vent’anni fa, l’azienda UP and GREEN ha mosso i primi passi nel settore e, rispondendo ad una felice intuizione, ha accumulato un know how di tutto rispetto che oggi mette a disposizione dei propri collaboratori, vale a dire di tutti quegli imprenditori che, sensibili alla salvaguardia dell’ambiente ma con l’obbiettivo di creare un business altamente remunerativo, decidono di affiliarsi al brand di rigenerazione di cartucce in franchising. Tutto ruota intorno alla progettazione e alla costruzione di attrezzature di elevata tecnologia per la rigenerazione e la ricostruzione di qualsiasi consumabile da stampa. UP and GREEN fornisce quindi ai propri affiliati non solo il non plus ultra delle materie prime che il mercato possa offrire ma anche una totale assistenza tecnica e il supporto necessario in tutte le fasi dell’affiliazione. Con un know how di eccezione nel commercio e nella produzione di macchine per i centri di rigenerazione cartucce e con un fatturato aziendale di 2 milioni di euro, UP and GREEN ha scelto di sviluppare il brand attraverso il franchising che oggi ha un peso del 20% sul fatturato aziendale. L’azienda ha già all’attivo 8 punti vendita operativi e altri 5 in immediata apertura.

PERCHÉ SCEGLIERE UP and GREEN, RIGENERAZIONE DI CARTUCCE IN FRANCHISING
Prima di tutto perché stiamo parlando di un mercato in continua espansione. A differenza di altri settori commerciali, la rigenerazione e la commercializzazione di consumabili da stampa è in piena espansione. L’origine di tale successo è dovuto all’introduzione di una direttiva dell’Unione Europea che dal 2006 ha stabilito che possono essere vendute solo stampanti funzionanti con cartucce ricaricabili nell’ottica di applicare e rendere più efficace il D.Lgs. n. 151/2005 sui cosiddetti “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”, in modo da garantire che su tutto il territorio dell’Unione Europea vengano attivati sistemi per la raccolta, il trattamento e il recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici. Una delle conseguenze positive è stata inevitabilmente la proliferazione dei produttori di cartucce riciclate e di materiali per la ricarica. Ad oggi la vendita delle cartucce e dei toner rappresenta oltre l’80% sull’utile operativo di un’azienda. I fatturati aumentano ogni anno con margini di guadagno tra i più alti del mercato. UP and GREEN inoltre non mette alcun vincolo o limitazione nell’affiancare alla vendita delle cartucce altri prodotti correlati al core business e garantisce quindi un ampio margine di operatività da parte dell’affiliato.

I COSTI COMPETITIVI
Un altro fattore altamente appetibile rigenerazione di cartucce in franchising di Up and Green sono i costi di start up, decisamente contenuti che si aggirano intorno ai 10.000 euro, l’assenza di fee d’ingresso e nessun costo pubblicitario. Nonostante l’investimento iniziale sia minimo il fatturato che si può sviluppare non ha limiti. Il franchisee UP and GREEN è messo in condizione di avere a disposizione tutti gli strumenti per rientrare dall’investimento in pochi mesi.

LEADERSHIP NEL SETTORE
Tra i punti di forza dell’azienda va sottolineato il fatto che ha un effettivo vantaggio competitivo sul mercato grazie all’enorme competenza ingegneristica nella produzione di macchine per la rigenerazione di cartucce che nessun altro concorrente possie de né in Italia né all’estero. UP and GREEN, infatti, è un punto di riferimento a livello mondiale per altri gruppi che operano nel settore che non sono produttori.

IL CANDIDATO IDEALE
UP and GREEN è alla ricerca di persone in gamba che abbiano voglia di imparare in fretta un lavoro sicuro e di successo che permetta di cambiare la loro vita professionale con un investimento minimo grazie ad un team di persone affiatato e professionalmente senza eguali in Italia e all’estero. L’azienda, sicura di offrire un prodotto unico, chiede persone uniche alle quali dare in mano uno strumento potente in grado di cambiarne la vita professionale. Il candidato ideale deve aver voglia di imparare e un approccio corretto alla natura imprenditoriale dell’esperienza professionale che andranno a vivere.

IL PROGETTO
A differenza di altri franchising la location ha un’importanza marginale proprio in virtù del vantaggio competitivo. Comunque si parte naturalmente dalla scelta della location che può essere quindi anche di piccole dimensioni per poi costruire insieme alla casa madre il progetto, dal budget, alla progettazione del negozio, alla fornitura di macchinari e tecnologie di ultima generazione, tutto con la diretta e continua assistenza tecnica e commerciale da parte della casa madre che comprende anche i fondamentali aggiornamenti continui sul mercato. La formazione dell’affiliato sta però alla base di tutto e consiste in una lunga full immersion presso il centro produttivo di Vicenza. Oltre alle conoscenze tecniche l’affiliato riceve anche una formazione commerciale e di marketing adeguata che gli permette di sviluppare subito un fatturato importante. La rigenerazione di cartucce in franchising di UP and GREEN, occupandosi di tutto dalla A alla Z, non tralascia nessun particolare e trasforma un semplice candidato in un professionista esperto del settore, anche partendo da zero, per posizionarlo sul mercato con vantaggio competitivo enorme rispetto agli altri players. I progetti per il futuro, sostenuti dagli incoraggianti dati di profitto, hanno l’espansione come linea guida nei progetti dell’azienda che intende chiudere il 2015 con circa cinquanta nuove affiliazioni. Per quanto riguarda il prossimo anno, il 2016 segnerà nelle intenzioni dell’azienda l’avvio dell’apertura ai mercati esteri anche se esistono già ad oggi alcuni progetti in stato di avanzamento in alcuni paesi dell’area europea.


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Franchising abbigliamento intimo: l’offerta di Gatta Italia

Gatta Italia, che ha all’attivo una rete franchising abbigliamento intimo, ha lanciato una nuova offerta ai primi 5 affiliati. La promozione è attiva dallo scorso Primo Aprile. In particolare, l’arredamento completo dello store è stato fissato a 10.900 euro. Per i successivi cinque affiliati, l’arredamento completo è offerto a 15.900 euro, dall’undicesimo affiliato in poi si sale a 19.900 euro. In più, non è prevista nessua fidejussione. Previsto anche il conto acquisto con reso stagionale dell’invenduto. Ecco altri particolari. L’hardware (punto cassa, eccetera) è dato a 5.000 euro, i corsi di formazione a 5.000 euro, mentre la progettazione a 1.500 euro.

Il progetto di franchising abbigliamento intimo Gatta Italia porta nel mondo dell’intimo una nuova concezione di negozio, e cioè moda e specializzazione verticale nel settore delle calze e dei collant. Un’attenzione alla qualità e al prodotto che ha portato AZ Franchising a premiare il marchio di franchising abbigliamento intimo nella persona del presidente, Francesco De Paolo, ai Franchising Awards 2014, che si sono tenuti lo scorso dicembre (a proposito, sono aperte le iscrizioni all’edizione 2015).

Gatta Italia offre ai propri affiliati assistenza e supporto costanti, campagne pubblicitarie locali e nazionali mirate, assistenza visual merchandising per la realizzazione delle vetrine rispondenti al concept della casa madre, prodotto di qualità e collant dotati di mescola profumata, che ne aumenta l’appeal.

Se vuoi info per aprire un negozio di franchising abbigliamento intimo con Gatta Italia, clicca qui.

 

NaturHouse in Borsa anche grazie al franchising

NaturHouse, azienda in franchising specializzata nella vendita di prodotti dietetici e rieducazione alimentare, ha ricevuto oggi l’approvazione della Commissione della Borsa spagnola CNMV per il suo prospetto d’offerta e la conseguente quotazione delle sua azioni nel mercato.  Kiluva. S.A., l’unico azionista di NaturHouse, dovrebber mettere sul mercato il 25% del capitale azionario della compagnia di nutrizione e dietetica.

Per Félix Revuelta, presidente di NaturHouse e del gruppo Kiluva, l’IPO di Naturhouse “è un altro passo verso un intenso processo di professionalizzazione e trasparenza, che dal 1991 ci ha resi una compagnia il cui marchio è riconosciuto a livello internazionale e che possiede una definita strategia di crescita”.

Il gruppo, che alla fine dell’anno finanziario 2014 non aveva debiti finanziari e che non ha bisogno di maggiori investimenti per assicurare la crescita, ha stabilito un obiettivo minimo di payout dell’80% degli utili consolidati a seguito dell’IPO.

La compagnia ha inoltre stabilito un record per il numero dei punti vendita. Alla fine del primo trimestre del 2015, la compagnia risultava operativa in 27 paesi con un totale di 2004 negozi. Recentemente NaturHouse ha firmato contratti di franchising in paesi come Porto Rico, Colombia e Tunisia che sono attualmente nella fase di registrazione dei prodotti. In totale, NaturHouse stima un’apertura netta di altri 240 centri nel periodo 2015-2016.

DATI FINANZIARI

Nell’anno finanziario terminato il 31 dicembre 2014, il gruppo ha registrato un fatturato di   95,70 milioni di euro (+6,6% rispetto al 2013), un profitto operativo consolidato prima degli ammortamenti (EBITDA consolidato) di 33,7 milioni di euro ( +31,5% rispetto al 2013) e un utile netto consolidato di 22,5 milioni di euro (+38,1% rispetto al 2013). L’azienda prevede di mantenere l’EBITDA consolidato del Gruppo nel periodo 2015-2016 tra il 30% e il 35%.

BUSINESS MODEL

La crescita internazionale di Naturhouse è basata su un modello duplice

Filiali dirette: Naturhouse opera tramite filiali gestite direttamente in Spagna, Francia, Italia, Polonia, Portogallo, Belgio, Regno Unito, Germania, Messico e Canada. La compagnia predilige questo modello nei paesi ad alta densità di popolazione, in cui il reddito procapite è maggiore ed il livello di sicurezza legale è elevato. In questi mercati, la compagnia sviluppa il suo marchio attraverso negozi a gestione diretta (8% del totale al 31 dicembre 2014) ed in franchising (84% del totale al 31 Dicembre 2014). I franchising sono garantiti attraverso un contratto quinquennale rinnovabile ed il tasso di rinnovo dell’affiliazione al termine del contratto ò del 90% in Francia, Italia, Spagna e Polonia che, in questo ordine, rappresentano i maggiori mercati della compagnia in termini di fatturato nell’anno 2014.

Master Franchising: Il Gruppo Naturhouse opera invece attraverso contratti di master franchising in paesi che non soddisfano i requisiti in materia di profittabilità o rischio stabiliti dalla società per la creazione di società controllate. In questi mercati è il master franchisor che si occupa dello sviluppo attraverso il franchising.  In marzo 2015 il gruppo stava applicando il questo business model in 16 Paesi, ed al 31 Dicembre 2014 il numero di questi punti vendita rappresentava l’8% del totale. Inoltre, alla fine dell’anno finanziario 2014 erano quattro i contratti di master franchising già firmati e nella fase di registrazione dei prodotti (uno dei quali, la Svizzera, ha aperto il suo primo centro nel febbraio 2015).

Serafino Di Loreto

Franchising italiano, ecco perché l’Inghilterra piace

Franchising italiano e mercato inglese, un binomio che funziona, secondo l’ultimo rapporto di Confimprese. Quello britannico si dimostra ancora una volta un mercato dal forte appeal per le aziende tricolori. Il fashion è sempre la punta di diamante del retail e del franchising nostrano, ma tra i settori più dinamici c’è il food & beverage. Tra i più attivi il franchising ristorazione Rossopomodoro, che nella capitale inglese h all’attivo 9 ristoranti e conta di aprirne altri 3 nel 2015. O ancora illycaffè, che a Londra ha 3 punti vendita, uno diretto e due in franchising, conta di aprirne altri 6 nei prossimi 4 anni e sta cercando un partner in franchising per sviluppare il canale travel. La filosofia dell’azienda triestina è quella di aprire negozi diretti nei centri storici e in franchising nel canale travel e nei centri commerciali. Presenti in UK anche Autogrill, Caffè Vergnano, Cibiamo, Cremonini con i servizi a bordo treno, Lavazza, Carpisa, Natuzzi. Tra i non soci da segnalare i progetti di 7camicie che, contrariamente alla maggior parte dei retailer, non ha punti vendita a Londra, ma due rispettivamente a NewCastle nel centro commerciale Blue Mall Metrocentre e a York in centro storico. Tra i progetti futuri conta di aprirne altri 7/8 sia a Londra sia nelle due città dove è già presente sia a Londra.

Per sbarcare sul mercato inglese, sono diverse le formule di franchising: si può costituire una società sussidiaria, una branch o un representative office della società straniera, oppure creare una joint venture con un partner locale o incaricare un agente, distributore o franchisee, che agisce per conto della società straniera. Molte, invece, le aziende che utilizzano la private limited liability company. Non ci sono restrizioni riguardo al numero minimo o massimo di soci, non è previsto un ammontare minimo dell’investimento né è richiesto un minimo per il capitale sociale, l’età minima per l’amministratore è di 16 anni, non è prevista un’età massima e la sua responsabilità personale non è limitata, non ci sono, infine, limiti di legge riguardo alla possibilità di avere soci stranieri, ad eccezione di Energy, Defence e di Telcom.

Stefano Pigolotti

Franchising abbigliamento: Original Marines lancia l’e-commerce

Original Marines, rete con all’attivo una rete di franchising abbigliamento per tutta la famiglia, risponde alle sfide della nuova tecnologia e lancia la piattaforma e-commerce per lo shopping on line. Il sistema consentirà agli utenti europei di acquistare i capi di tutte le linee Original Marines con un semplice click. I paesi coinvolti sono 45. Da un lato l’obiettivo è quello di sostenere lo sviluppo fisico in paesi quali Russia, Polonia ed Europa balcanica, dove la presenza dell’azienda è già molto forte; dall’altro, lanciare il marchio in paesi dove ancora non sono stati aperti punti vendita come ad esempio Germania, Spagna e Nord Europa.

“L’obiettivo primario di questo progetto è quello di utilizzare l’e-commerce come test per percepire la propensione all’acquisto del brand oltreconfine in particolare modo in quei paesi europei dove intendiamo consolidare ed ampliare il nostro business”, commenta Antonio Di Vincenzo Vice Presidente della Imap Export, la società che detiene il marchio di franchising abbigliamento Original Marines che continua. “Per queste ragioni in Italia, dove vantiamo già una rete capillare e solida e una forte fidelizzazione, per il momento non lanceremo il progetto”. Il progetto è stato realizzato e verrà gestito da FiloBlu, azienda veneziana specializzata nell’ideazione e sviluppo canali e-commerce.

Nato agli inizi degli anni Ottanta per volontà di alcuni imprenditori campani, Original Marines è un marchio di franchising abbigliamento della IMAP Export Spa, una dinamica realtà che produce e commercializza linee d’abbigliamento dallo stile casual e sportivo. Original Marines, che ha chiuso il 2013 con un fatturato di 227 milioni di euro, è presente sul territorio nazionale con 532 punti vendita in franchising, 65 tra punti vendita diretti e Cartoon Village e 93 negozi in Europa, Asia.

Se vuoi aprire un franchising abbigliamento Original Marines clicca qui.

Stefano Pigolotti

Franchising intimo: i progetti di Gatta Italia

Il progetto di franchising intimo Gatta Italia sta velocemente conquistando il successo grazie all’intuizione di portare anche in Italia un format di negozio dalla doppia valenza, vale a dire moda e specializzazione verticale nel settore delle calze e dei collant. L’attenzione alle nuove tendenze moda e la ricerca quasi maniacale della praticità e della qualità dei prodotti hanno consolidato una filosofia commerciale distintiva e innovativa, in grado di competere efficacemente in un mercato in continua evoluzione. AZ Franchising ha intervistato il presidente di Gatta Italia, Francesco De Paolo, premiato ai recenti Franchising Awards 2014.

Ci racconta qualcosa del suo percorso professionale fino all’arrivo a Gatta Italia? Lei è un presidente molto giovane.
“Sì, è vero, ho 31 anni. Ho iniziato a 18 anni lavorando come rappresentante per vari marchi nel settore dell’intimo. A 22 anni sono entrato in “Fila” vincendo, in quel periodo, per due anni, il premio come miglior venditore in Italia. Ho concluso la mia carriera di venditore in “Ragno” come responsabile per diverse zone in Italia e come agente generale in Polonia dove sono entrato in contatto col brand Gatta Italia. Da quest’incontro è nata la decisione di importare il format in Italia dove attualmente sono il responsabile del franchising intimo Gatta Italia”.

Quindi è la società italiana che si occupa del franchising per la casa madre?
“Esatto. Il franchising parte dall’Italia. La casa madre in Polonia non ha il franchising e con Gatta Italia stiamo costruendo per loro il progetto di franchising intimo che e sarà proposto a livello mondiale. I negozi presenti all’estero sono tutti diretti. Noi, come franchising, siamo partiti a gennaio 2014, attualmente abbiamo già 20 punti vendita in Italia. Le operazioni più concrete sono rivolte ad oggi verso gli Stati Uniti e Dubai. Lo sviluppo in Italia rimane il nostro progetto più importante, tenuto conto che quest’anno apriremo tra i 40 e 50 punti vendita e la richiesta di affiliazione è molto alta, intorno a più di duecento richieste al mese”.

Su cosa avete puntato per conquistare la patria del made in Italy con un prodotto non italiano?
“Questo è un punto molto importante per noi. Come dicevo, ho una grande esperienza in questo settore e ho avuto modo di osservare da dentro la strada che si stava iniziando a seguire. Voglio dire che le grosse catene del settore oggi sono sbilanciate verso il low cost e tendono a dare più attenzione all’immagine piuttosto che alla qualità e al servizio. Noi invece stiamo offrendo quello che veniva proposto un tempo dalle mercerie o dai negozi di intimo specializzato, insieme, naturalmente, alle linee di moda e tendenza. Mi spiego meglio. Tante donne che acquistavano nelle mercerie tradizionali, intimo d’alta qualità o specializzato, oggi non trovano riscontro nei franchising. Ad oggi, la donna che ha bisogno del collant terapeutico o della calza xxl o di un prodotto superiore come qualità di filato e assistenza alla vendita, ha problemi a trovare quel che le occorre perché i multi brand stanno morendo e i franchising non danno questo tipo d’offerta. Noi offriamo qualità e immagine, con cura maniacale per i dettagli, dal packaging al servizio, visto che tutti i prodotti sono inscatolati in modo ricercato e il nostro personale è formato per vendere il prodotto nel modo corretto, per seguire le esigenze dei consumatori e per risolvere i loro problemi. Gatta Italia è il nuovo negozio di quartiere che tratta l’intimo con una grandissima offerta, con la parte “moda” ma anche con una grossa parte di continuativo, medicale, beauty, prodotti per donne incinte e così via. Tornando al made in Italy voglio sottolineare che Gatta Italia presta altissima attenzione alla qualità. Tutti i filati e i macchinari, infatti, sono italiani”.

Parliamo di cifre…
“Gatta Italia è una società a sé rispetto alla casa madre. Sostanzialmente non vorrei parlare di numeri ma posso dire che dal 2012/2013 ad oggi, il fatturato si è decuplicato. Oggi è 10 volte superiore al 2013 e stiamo crescendo alla velocità della luce con ottime prospettive future”.

Veniamo al franchising. Cosa chiedete per aprire un franchising intimo Gatta Italia?
“Partiamo dalla qualità visto che ho studiato personalmente il progetto tarandolo su quella che è oggi l’esigenza del consumatore e di chi oggi vuole investire in un progetto vincente. Prima di tutto abbiamo eliminato due problemi. Il magazzino, perché diamo in conto vendita, e il margine, visto che noi lo riconosciamo garantito sullo scontrino e non sui prodotti. Lo scontrino del negozio ha un margine che è sempre garantito, anche in periodo di saldi. Questa, a mio parere, è la formula migliore. Per affiliarsi è necessario inviare un’e-mail a info@gattaitalia.it o franchising@gattaitalia.it. Ci rivolgiamo a persone che capiscono la validità di un business basato su una vasta gamma di prodotto, sulla qualità e l’offerta rivolta ad un target che oggi ha perso i suoi punti di riferimento. Per quanto riguarda i costi, il pacchetto d’ingresso è di 39.000 euro e comprende l’hardware, la formazione, tutto il mobilio, tutto il materiale di consumo più la progettazione”.

Per quanto riguarda le tempistiche?
“Il nuovo punto vendita, dal momento dell’individuazione della location è operativo in trenta o sessanta giorni al massimo”.

Quali sono i vostri obbiettivi futuri?
“L’obbiettivo principale è l’apertura di 500 punti vendita nell’arco di otto anni coprendo in modo significativo, e fin da quest’anno, le maggiori città italiane, specialmente Roma e Milano”.

Se vuoi chiedere info sull’affiliazione  e su come aprire un franchising intimo Gatta Italia compila il form.

Kids&Us: l’inglese insegnato in franchising si espande in Italia

L’insegnamento delle lingue in franchising sta avendo una crescita esponenziale. Lo dimostrano i numeri di Kids&Us, metodo di insegnamento della lingua inglese ai bambini in età precoce, nato in Spagna nel 2003 e oggi diffuso in 8 Paesi – Spagna, Italia, Andorra, Francia, Belgio, Portogallo, Repubblica Ceca, Messico – per un totale di 208 sedi ed oltre 65.000 studenti iscritti. Più di 50mila nuovi iscritti e oltre 130 nuove aperture nel triennio 2012-2015: questi gli obiettivi della rete in franchising catalana che punta a coprire 17 nuovi Paesi nei prossimi 5 anni. A ulteriore conferma del business model, il dato per cui il 20% degli affiliati possiede più di una sede. Una percentuale che secondo le stime arriverà a superare il 50% nei prossimi due anni. “Il modello franchising Kids&Us si rivolge a persone con spirito d’iniziativa, ma soprattutto entusiaste e appassionate del progetto che vanno ad abbracciare” commenta Claudia Torrisi, Country Manager Italia. Dal 2011, anno dell’apertura della prima scuola a Roma, a fine 2014 sono nate altre 10 scuole, distribuite tra Ascoli Piceno, Cremona, Lecce, Milano, Roma. Le classi Kids&Us Language School sono suddivise in Babies (1 e 2 anni) dove i più piccoli seguono le lezioni accompagnati da uno dei genitori, Kids (dai 3 agli 8 anni), Tweens (dai 9 ai 12 anni) e Teens (dai 13 ai 18 anni).

L’azienda nasce dall’intuizione e dagli studi di Natàlia Perarnau, filologa e docente di lingue, che approfondisce la sfera della stimolazione precoce e fonda la sua proposta a partire dalle grandi capacità di apprendimento proprie dei bambini nei loro primi anni di vita.

Serafino Di Loreto

Franchising Nord, è già record di standisti

Aprire in franchising rappresenta una scelta vincente, soprattutto se si sceglie il settore e il marchio vincenti. Per quanto riguarda i franchisor la strategia vincente consiste invece nello scegliere il miglior affiliato possibile. Ed è per rispondere a queste esigenze che è nata Franchising Nord, la fiera internazionale del franchising giunta alla quinta edizione. E la fiera di quest’anno, che si svolgerà a Piacenza il 23 e 24 maggio, si prefigura già come una fiera da record. Infatti, a oggi Franchising Nord  triplica le prenotazioni degli stand  rispetto alla stessa data dell’anno scorso. “Per questo siamo – puntualizzano gli organizzatori – l’unica fiera del franchising in Italia con la qualifica di Fiera Internazionale che continua a crescere. Franchising Nord è efficace per trovare affiliati, facile da prenotare, veloce da organizzare, low cost”.

Gli espositori coprono tutti i settori del commercio, dal franchising ristorazione ai servizi, dalla bellezza al franchising abbigliamento, dal franchising bambino al franchising casa. I franchisor possono registrarsi e acquistare lo stand a questo link.

Stefano Pigolotti