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Franchising bambini abbigliamento: il conto vendita di Cycleband

Aprire un franchising bambini abbigliamento con CycleBand vuol dire usufruire del conto vendita praticato dalla casa madre. Abbiamo chiesto come funziona a Pier Paolo Conti, direttore retail del marchio di negozi di abbigliamento per bambino.

Perché CycleBand ha sposato il franchising conto vendita?

“La formula del franchising conto vendita può facilitare lo sviluppo della rete, in quanto riduce l’investimento iniziale per l’affiliato”.

Richiedete particolari condizioni ai vostri affiliati?

“Siamo particolarmente attenti alle location, devono essere in città di almeno 15mila abitanti con un bacino secondario importante e le dimensioni dei locali devono superare i 100mq di vendita, in modo da poter esprimere tutte le potenzialità della nostra collezione. Per quanto riguarda le condizioni per aprire un franchising bambini abbigliamento CycleBand richiediamo l’uniformità di immagine con arredi studiati appositamente per noi, una garanzia per la merce che è in conto vendita e un contributo per l’installazione del sistema informativo e il registratore di cassa”.

Secondo lei, in tempi di crisi, i potenziali affiliati prediligono il franchising conto vendita?

“Dalla nostra esperienza e dal feedback che abbiamo dal territorio, non solo nazionale, possiamo affermare che il conto vendita sembra essere l’unica formula di successo. In più possiamo aggiungere che la nostra formula non si limita alla sola fornitura in conto vendita della merce ma abbiamo cercato di “ottimizzare” tutto ciò che serve per il successo dell’impresa. In particolare mi riferisco a tutti i servizi quali visual merchandising, assistenza informativa e progettazione gratuita del layout. Non ci siamo fermati a servizi “standard”, forniti anche da nostri competitor, siamo andati oltre offrendo ai nostri affiliati, con un contributo assolutamente irrisorio, trasporti, materiali di consumo, materiali di comunicazione, programma di fidelizzazione e gadget. Ci tengo a sottolineare queste ultime azioni in quanto le consideriamo innovative e decisamente interessanti per l’affilato sia dal punto di vista gestionale che economico”.

Come avviene l’approvvigionamento?

“In funzione della dimensione della location e del posizionamento abbiamo elaborato dei cluster che vanno a soddisfare le esigenze iniziali del negozio. Nel corso della stagione monitoriamo l’andamento delle vendite e riassortiamo settimanalmente durante tutta la stagione. A partire dalla seconda stagione i cluster vengono “modellati” sulle vendite effettuate, in modo da avere un punto di vendita in condizione di esprimere il massimo delle performance”.

Nella vostra formula, gli affiliati possono scegliere le linee dei prodotti in conto vendita?

“No, l’affilato rientra in un cluster già predefinito. Questo permette all’azienda di controllare i flussi, sia in fase di programmazione della produzione che nell’approvvigionamento del punto di vendita”.

Secondo lei, quali sono i punti di forza del franchising conto vendita?

“Penso che sia un connubio molto interessante in quanto permette ai potenziali affilati di minimizzare l’investimento e di conseguenza il rischio d’impresa. Altro aspetto da non sottovalutare è che “responsabilizza” il franchisor nella scelta e nella gestione del punto di vendita in quanto condivide il rischio con il franchisee, se non addirittura assumendosene la parte maggiore in quanto la merce invenduta graverà sull’azienda che, a differenza dell’affiliato che ne rimarrebbe soffocato, ha canali alternativi di smistamento delle rimanenze”.

Per aprire un franchising abbigliamento bambino conto vendita con CycleBand puoi compilare il form che trovi a questo link.

Franchising a costo zero? Una pia illusione, ecco perché

©RIPRODUZIONE VIETATA

“Si può aprire un franchising senza soldi?” ci chiedono sempre in molti, soprattutto nelle fiere dove AZ Franchising è presente da anni. La risposta è no, non si può aprire un franchising senza investimenti. Ed è presto detto il perché. Perché la casa madre, o franchisor, investe comunque parecchi soldi nel mantenere viva la rete, nell’aggiornarla, nell’offrire agli affiliati presenti e futuri novità in linea con il mercato. Per questo, diffidate di chi vi attira con il concetto di aprire un franchising senza soldi o di chi vi scrive che aprire in franchising senza investimento è possibile. Perché chi lo fa è scorretto nei vostri confronti.

Franchising a costo zero, ecco perché no
Le aziende serie, invece, sono fin da subito chiari sui costi. Certo, ci sono reti in franchising che chiedono un investimento alto e altre che ne chiedono uno bassi, chi vi chiede una location grande e chi, addirittura, non chiede affatto location. Sta a voi che investite decidere quanto spendere e in quale ambito. Sapendo che l’investimento iniziale non è l’unico fattore da considerare quando si decide di aprire in franchising. Incidono altri fattori, di tipo economico ma anche a livello di offerta stessa. Per esempio, c’è da prendere in considerazione il fatturato medio di un punto vendita, oppure calcolare in quanto si raggiunge il break even point, cioè quanto tempo ci vuole per coprire i costi iniziali. Ci sono, ancora, aspetti più generali, come la qualità e la quantità di formazione che la casa madre fornisce agli affiliati e la qualità del know how trasferito, cioè della conoscenza che passa dal franchisor all’affiliato.

Ci sono franchising low cost, questo sì, ma non franchising a costo zero. Reti che richiedono un basso investimento o per la tipologia di business o per un attento contenimento dei costi in varie fasi, tipo la distribuzione. AZ Franchising, con un filtro apposito che trovate nella sezione “Opportunità”, vi dà la possibilità di selezionare le opportunità in franchising, dalle offerte franchising low cost fino a quelle con investimento molto consistente.

Vi segnaliamo qui, dei marchi che abbiamo selezionato perché richiedono un investimento da 25mila euro in giù:

MARCHIOSETTOREINVESTIMENTO
Bacio Nerogelateria9.900/15.990 euro
Boutique Casacasalinghida 12.000 euro
Color Gloservizi14.900 euro
Cyclebandbambinoda 22.000 euro
Gelatieri d’Italiagelateria9.000 euro
Gruppo Europaservizida 15.000 euro
Igi&Coabbigliamentoda 20.000 euro
La Posta Privata Nazionaleservizida 2.500 euro
NaturHousebenessereda 10.000 euro
Oro in Eurocompro oroda 20.000 euro
Sugarmixcomunicazione5 canoni anticipati da 20 euro per ogni dispenser
Up and Greenricarica cartucce16.000 euro
Yogurtlandiayogurteriada 18.000 euro
Zero Glutineristorazione19.900 euro

 

Niguarda Shopping Gallery: il franchising entra in corsia

Ci sono anche le più importanti catene franchising tra i nuovi marchi del Niguarda Shopping Gallery, l’innovativa struttura commerciale inaugurata nel novembre 2010 all’interno del più grande ospedale milanese.

Grazie al raddoppi dell’offerta con un secondo blocco di negozi, il Blocco Nord propone 13 nuovi negozi, portando a 28 il numero dei punti vendita della galleria e a 2.700 mq la metratura complessiva dedicata allo shopping. Tra le novità c’è anche l’inserimento di un minimarket Conad – Sapori&Dintorni, che rappresenterà un’ancora di grande attrazione per i clienti finali. Gli altri punti vendita ospitati dall’ampliamento sono: Chicco, franchising di negozi di articoli per bambini, Primigi, rete di franchising abbigliamento bambino, Blu & Magenta intimo 0-12, Igi&Co, rete di franchising calzature, Lama Optical, Ronchi-Ethos Profumerie, Gioiapura, Lava&Cuce lavanderia e sartoria, Dolceria Zanetti, Yoyogurth e i nuovi format della ristorazione del gruppo Cir, tra i quali Chiccotosto.

“Quando abbiamo iniziato a commercializzare il primo blocco, non avevamo la possibilità di confrontarci con nessun progetto analogo. Siamo partiti quindi da un’analisi delle esigenze del bacino (stimato in circa 13.000 presenze giornaliere tra dipendenti dell’ospedale, degenti, pazienti per visite ed esami, visitatori a vario titolo) per costruire un mix merceologico e di insegne che rispecchiasse la domanda potenziale di target così diversi”, spiega Roberto Marchetti, direttore commerciale e sviluppo di Cogest Retail, incaricata della commercializzazione e gestione della gallery. “I risultati, in termini di fatturati e gradimento dei clienti, ci hanno dato ragione”.

“Per il Blocco Nord abbiamo lavorato con due obiettivi: in primis abbiamo pensato a potenziare l’attrattività complessiva della doppia galleria, creando sinergia tra i due poli. In secondo luogo, ci siamo focalizzati su punti vendita che, oltre ad essere sicuramente originali e innovativi rispetto al contesto, tenessero in debito conto le esigenze di target specifici”, aggiunge Enrico Conti, della divisione commerciale di Cogest Retail. “Visto che nel Padiglione si trovano, tra gli altri reparti specialistici, anche quelli di Medicina materno-infantile e di oculistica, abbiamo puntato su puericultura, giocattoli, abbigliamento e intimo bambini, ottica, oltre ad articoli da regalo e ristorazione”.

Serafino Di Loreto

Franchising Nord: AZ Franchising nuovo partner

Franchising Nord, fiera di riferimento per il franchising in Italia, e AZ Franchising, il primo e unico sistema multimediale in Italia interamente dedicato a questo settore, hanno stretto un accordo di partnership. Con questa partnership QUiCKFairs – primo organizzatore di fiere low-cost in Italia che ha lanciato Fiera Franchising Nord nel 2011 – persegue l’obiettivo di rafforzare il posizionamento di Franchising Nord, diventando sempre più il punto d’incontro specializzato ed efficace, tra franchisor e potenziali franchisee. “Siamo felici di poter annunciare la nostra partnership con AZ Franchising – dichiara Sebastian Kuester, amministratore di QUiCKFairs – è stimolante per tutta la nostra squadra poter continuare lo sviluppo della nostra iniziativa Franchising Nord, puntando sulla qualità dell’informazione, che si rivolge agli utenti, in partnership con la rivista che da 20 anni è il riferimento in Italia per chi si avvicina al franchising, AZ Franchising, edita da WM Capital. Attraverso l’informazione specializzata porteremo in fiera i visitatori preparati e pronti ad affiliarsi a reti in franchising.”

Entrambe le parti sono convinte che la sinergia derivante da questa collaborazione porterà nuovi stimoli per guardare al futuro con progetti ambiziosi. “Siamo lieti di aver concluso questa nuova partnership con QUiCKFairs e di collaborare alla promozione della Fiera Franchising Nord – dichiara Fabio Pasquali, Amministratore Delegato e Presidente WM Capital – in quanto crediamo molto a iniziative che danno la possibilità di far conoscere il franchising ad un target sempre più allargato e alla portata di tutti”.

Franchising Nord è l’unica fiera che ti dà la certezza sui dati visitatori grazie alla certificazione di ISF Cert.

Se sei un franchisor e vuoi prenotare il tuo stand, compila il form.

 

Dr Fleming: la proposta franchising decolla da Verona

Il franchising sta cambiando profondamente il settore del benessere e della saluta grazie alla proposta di affiliazione della Dr Fleming che si rivolge a farmacie, parafarmacie e corner.
L’obiettivo è ambizioso: 300 aperture nei prossimi 5 anni fra diretti e in franchising ed estensione delle attività del format per offrire un portafoglio sempre più completo nel mondo della salute. Ma il processo di selezione per i nuovi franchisee al network Dr Fleming, incominciato sul finire dell’anno scorso, ha pescato subito in un bacino di domande consistente, oltre 100 richieste di affiliazione di cui un 10% dall’estero, da parte di imprenditori (58%) e farmacisti (42%). All’inizio del 2015, Dr Fleming ha aperto la sua prima vetrina in un’area aeroportuale, nell’area check-in dell’aeroporto Catullo di Verona che ha registrato un traffico di 2,7 milioni di viaggiatori dove c’è la possibilità di effettuare analisi mediche in attesa della partenza del proprio viaggio. Il format franchising proposto da WM Capital, coadiuvato dall’esperienza ultradecennale nel settore farmaceutico, è stato tesato con due punti pilota per 5 anni, sperimentando con successo le innovative soluzioni commerciali in un contesto profondamente mutato. Su questa base i due soci – Fabio Pasquali e Filippo Bornino – hanno deciso di presentarlo al mercato con l’obiettivo di adattarlo a farmacie, parafarmacie e corner.

Aprire in franchising: come funziona?

Vuoi aprire in franchising e vuoi sapere come funziona, quanti soldi investire e in quali settore? Fare una scelta imprenditoriale giusta comporta una certa strategia di base utile a evitare il tracollo dell’impresa stessa. Dice la legge del franchising, 129/2004 che “il contratto deve espressamente indicare: l’ammontare degli investimenti e delle eventuali spese di ingresso che l’affiliato deve sostenere prima dell’inizio dell’attività”.

Aprire in franchising, quanto costa
Come calcolare l’investimento iniziale? Iniziamo dai costi del franchising che elenchiamo qui di seguito:
1) Fee di ingresso. Si chiama “diritto di ingresso – o fee – una cifra fissa rapportata anche al valore economico e alla capacità di sviluppo della rete, che l’affiliato versa al momento della stipula del contratto di affiliazione commerciale”. La fee di ingresso fa parte dell’investimento iniziale se intendiamo esplicitare con questa voce i costi che sono necessari all’avvio della nostra impresa. Tuttavia è una voce a parte, che per il computo esatto del capitale necessario dovremo calcolare.
2) Royalties, una percentuale che l’affiliante richiede al franchisee sul giro d’affari o una quota fissa indipendente dal fatturato che può essere versata anche in quote fisse periodiche.
3) Investimento fisso. Le spese richieste per l’avvio dell’attività dipendono in parte dalle operazioni legate alla start up di una qualsiasi attività commerciale a altre sono relative proprio al franchising.

Come aprire un negozio franchising
Se non si gestisce l’attività in franchising in nome proprio, bisogna costituire una società di persone o di capitali, operazione che ha un costo. Se non si è proprietari di una location, bisogna tenere presente che è difficile trovare un locale in buona posizione senza dover liquidare chi lo cede, quindi bisogna mettere in conto la cosiddetta “buonuscita” che in alcune occasioni può comprendere anche la cessione della licenza. Le spese per la ristrutturazione del locale saranno direttamente proporzionali: alle condizioni in cui si trova l’immobile al momento del subentro; alle specifiche delle strutture murarie e di impianto elettrico richieste dal franchisor; a eventuali allacci e utenze (nel caso l’attività in franchising richieda un locale); agli adempimenti amministrativi come costi vivi delle documentazioni necessarie, spese per eventuali intermediari delegati a sbrigare le pratiche; a eventuali campagne pubblicitarie e di comunicazione relativa all’inaugurazione dell’attività è tendenzialmente a carico dell’affiliato.

 

 

 

Franchising ottica: i requisiti per aprire un negozio NAU!

NAU!, brand attivo nel settore del franchising ottica, nato nel 2004 da un’idea di Fabrizio Brogi conta oggi 46 negozi a gestione diretta e 28 con la formula del franchising. E per NAU! la scelta di intraprendere la via del franchising è stata abbastanza naturale, come sottolinea Brogi, che precisa: “La nostra azienda crede nel valore del fare squadra e nella condivisione del know how. In altre parole, insieme si rendono soddisfatti più clienti e si fa più business”. Il fatturato, negli ultimi tre anni, è cresciuto dell’86 per cento, anche grazie a un buon piano di sviluppo del progetto di franchising.

Nelle superfici più ampie si concretizza l’attenzione di NAU! verso i più piccoli, “con aree dedicate ai bimbi, perché possano giocare e disegnare in sicurezza”. L’impegno di NAU! per la salute dei propri clienti diviene ancora più tangibile con la collezione PREZZO ZERO®, che rappresenta un’azione concreta in favore della tutela della salute degli occhi, incentivando i controlli periodici presso i medici oculisti. “PREZZO ZERO® è la prima e unica collezione di montature da vista che non si paga presentando la ricetta del medico oculista. Attraverso PREZZO ZERO®, inoltre, NAU! contribuisce a finanziare ogni anno il PREMIO DI RICERCA SCIENTIFICA SOI, premio che viene assegnato dall’Associazione dei Medici Oculisti Italiani a un Progetto di Ricerca in campo Oftalmologico, progettato e diretto da un medico oculista italiano, su territorio italiano”.

PRESENZA CAPILLARE SUL TERRITORIO ITALIANO
Chiediamo a Brogi se sul mercato sono presenti anche altri competitor. “NAU! è la prima marca italiana di occhiali con negozi in tutta Italia. Si tratta di un’impresa dalle caratteristiche innovative e ben diverse dalle aziende appartenenti al settore dell’occhialeria tradizionale. Grazie alle sue peculiarità, non ha concorrenti diretti”. NAU! rinnova le collezioni ogni 30 giorni con prodotti in edizione limitata. “Così assicura un assortimento sempre fresco, allineato alle tendenze moda più attuali, incentivando i clienti a tornare spesso e a effettuare acquisti multipli”. Sono in programma nuove aperture o iniziative aziendali per il 2015? “Le iniziative si susseguono da sempre in un ciclo continuo, soprattutto nel campo dell’eco-sostenibilità e della prevenzione. Sono previste ulteriori aperture, ma in NAU! amano la concreta strategia della gallina: prima si fa l’uovo e poi si canta”.

L’AFFILIATO TIPO
Parliamo di franchising ottica e soprattutto di franchisee. C’è un profilo ideale che ricercate? “L’affiliato ideale NAU! è un imprenditore con esperienza commerciale, di successo, con competenza nella gestione del personale e con stabilità finanziaria, interessato a un settore stabile con ritorni veloci che voglia aprire con successo nel settore del franchising ottica. È una persona che vuole entrare da protagonista nel mondo degli occhiali, alla costante ricerca di business concreto e sa cogliere le occasioni più promettenti. Lo dimostra il fatto che molti nostri franchisee hanno più di un negozio”. Insomma, in NAU! si cercano imprenditori che sanno vedere lontano, aprendo un punto vendita anche se ottici non sono. L’azienda garantisce infatti un supporto professionale completo e continuativo. Come avviene la formazione del franchisee? “Presso il Centro di Formazione NAU! vengono tenuti corsi tecnici e commerciali per addetti alle vendite, ottici e affiliati. La formazione è seguita dai docenti NAU! ed è continua e costante nel tempo. Oltre ai corsi in aula, il programma prevede anche periodi di formazione realizzati in negozi pilota e affiancamento continuo nei punti vendita”. Per avere un quadro generale basti pensare che in NAU! nel 2014 sono state erogate 2.750 giornate di formazione, con un investimento pari al 5% del fatturato. “Attraverso questo approfondito programma di formazione, vengono garantite ai clienti cortesia e qualità nei servizi e alle persone ampie possibilità di crescita professionale”.

LE GARANZIE DELL’AFFILIATO
La scelta della location viene effettuata insieme agli affiliati, prediligendo le vie di interesse commerciale e i centri commerciali con un bacino di utenza di almeno 70mila abitanti. Che cosa offrite ai franchisee? “Offriamo ottime opportunità ai franchisee, seguendo la logica del riassortimento solo sull’effettivo venduto, in questo modo si abbattono i costi di magazzino e i rischi di capitale immobilizzato. Tutto è allineato alle reali vendite del negozio”. NAU! assicura agli affiliati un’assistenza completa e continuativa, comprensiva di ogni aspetto organizzativo: ricerca, selezione e formazione del personale, gestione, marketing. “Gli affiliati trovano così in NAU! un business concreto, espresso in un’offerta fortemente distintiva, qualitativa e fashion”. Qual è il guadagno dell’affiliato? “Il fatturato dei negozi NAU!, siano essi diretti o affiliati, si aggira in media tra i 5mila e i 9mila euro al metro quadro, in rapporto all’ubicazione del punto vendita e del bacino di utenza. Il fatto che NAU! sia un investimento redditivo è ampiamente dimostrato dal fatto che molti affiliati sono a quota 4/5 negozi del brand”. E quali sono gli obiettivi futuri in cantiere? “L’obiettivo primario di NAU! -conclude Brogi – è di continuare la crescita in modo costante, grazie anche e soprattutto a nuove affiliazioni e all’incremento dei rapporti esistenti”.