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BODYSANO: IL UN NUOVO CONCETTO DELLA PERDITA DI PESO

Intervista a Fabrizio Verdiani, Fondatore e Amministratore Delegato: “Per l’internazionalizzazione verso Italia, cerchiamo un Master-Franchisee locale con una conoscenza approfondita sia del territorio che della realtà italiana in materia di franchising”

 

Perché soffrire per dimagrire? Questo è stato il punto di partenza della filosofia di BodySano in Francia. “L’altro elemento fondamentale del nostro approccio afferma Fabrizio Verdiani, Fondatore e Amministratore Delegato – è il coaching mentale moderno, eseguito da dietiste diplomate: questo è l’elemento chiave per aiutare le nostre pazienti a perdere peso e sentirsi meglio. Il terzo aspetto della nostra filosofia è di combinare nutrizione, coaching e tecnologia-del-benessere per ottenere dei risultati di perdite di peso durevoli. I Centri BodySano propongono quindi un servizio di coaching nutrizionale combinato a tecnologie di estetica per il dimagrimento”.

 

Ci sono altri competitor sul mercato? Se sì, cosa vi differenzia dai vostri competitors?

“BodySano ha come ambizione di creare un nuovo mercato della perdita di peso. Non siamo a conoscenza di reti in franchising che offrano, nella stessa sede, la combinazione di coaching nutrizionale moderno con tecnologie di dimagrimento. Va detto che BodySano concede un’esclusiva territoriale molto estesa ai propri affiliati, questo ci differenzia dai competitors del nostro settore: i nostri affiliati hanno la garanzia di essere padroni di una larga zona geografica e sanno che BodySano proteggerà il loro investimento”.

Cosa significa per voi internazionalizzazione e quali sono stati i modelli operativi più efficaci per realizzarla?

“La Francia è il mercato principale del brand BodySano. Siamo anche presenti a Bruxelles, in Belgio. Per l’internazionalizzazione verso Italia, cerchiamo un Master-Franchisee locale con una conoscenza approfondita sia del territorio che della realtà italiana in materia di franchising. La chiave è la conoscenza della domanda locale, sia dal punto di vista della clientela che dal punto di vista degli affiliati. Con il nostro futuro Partner italiano, vogliamo offrire alle donne italiane un metodo che ha già fatto le sue prove in Francia”.

 

L’Italia è un mercato che volete conquistare?

“Con la Francia, l’Italia è l’altro paese del benessere e del “savoir vivre”. L’Italia è quindi la prossima tappa naturale del nostro sviluppo internazionale. È noto che le donne italiane hanno un forte desiderio di mantenersi in forma ed una conoscenza approfondita in materia di nutrizione. Siamo convinti che il nostro approccio di lungo termine, basato sui risultati, troverà un forte riscontro in Italia. Vogliamo essere i primi ad offrire un vero coaching in combinazione con tecnologie avanzate di dimagrimento”.

Ad oggi, qual è il fatturato dell’azienda e il peso del franchising sul fatturato aziendale?

“Nel 2018, il fatturato del Gruppo BodySano ha superato i tre milioni di euro. Dopo aver creato e comprovato l’efficacia del Metodo BodySano, abbiamo preso la decisione di svilupparci esclusivamente in franchising. Il Team BodySano è specializzato in franchising e dedica tutto il suo tempo ai propri affiliati.

Chi cercate in Italia? Quali sono le caratteristiche del vostro affiliato tipo?

“Per un mercato sofisticato come l’Italia il nostro primo passo è di individuare un Master-Franchisee che a sua volta penetri il mercato in funzione delle realtà locali. In Francia, le nostre affiliate-tipo non hanno un “profilo da investitore” bensì sono delle donne che desiderano lavorare nel proprio Centro BodySano. Vi sono tre tipologie di affiliate BodySano : dietiste diplomate che desiderano diventare indipendenti e creare la loro propria attività ; oppure estetiste (con un interesse per la nutrizione) che desiderano anche loro diventare padrone del proprio avvenire ; oppure donne intraprendenti e “commercianti nell’anima”, che desiderano creare il proprio Centro BodySano nella loro città, avvalendosi di un’organizzazione a taglia umana”.

Qual è il numero delle strutture esistenti e quali progetti per il futuro?

“Ad oggi, vi sono venti Centri BodySano aperti o in fase di apertura, di cui quattro in gestione diretta. Entro il 2021, il Gruppo BodySano intende aprire sei o sette nuovi Centri. Vale la pena far notare una caratteristica importante del franchising BodySano : la nostra priorità è la qualità dei nostri affiliati, quindi privilegiamo uno sviluppo controllato, accompagnato da una larga esclusiva territoriale invece di una crescita a dismisura”.

Perché un potenziale affiliato dovrebbe scegliere proprio il vostro brand?

“Perché il Metodo BodySano offre la soluzione più completa ed innovativa in materia di perdita di peso e dimagrimento in Europa. Perché i nostri affiliati ottengono un’esclusiva territoriale molto estesa che consente una maggior protezione del loro investimento. Perché l’affiliazione a BodySano significa l’accesso ad un team di persone con le quali è piacevole lavorare e procura una redditività superiore alla media”.

 

@redazione AZ Franchising

SERGIO MOLINARO NUOVO COUNTRY MANAGER DI KIDS&US PER L’ITALIA

Kids&Us, scuola di lingue in franchising annuncia la nomina di Sergio Molinaro quale nuovo Country manager per l’Italia.

Classe 1972, Sergio Molinaro ha maturato una solida esperienza in un’importante realtà internazionale attiva nel settore della formazione linguistica – Wall Street English, dal 2010 parte di Pearson Group – occupando diversi ruoli nell’area commerciale e marketing e successivamente nella ristrutturazione e nello sviluppo della rete in franchising.

L’Italia è uno dei Paesi strategici su cui Kids&Us ha deciso di puntare per diventare il player di riferimento per l’insegnamento dell’inglese ai bambini da un anno di età e l’ingresso di Sergio Molinaro è in linea con il progetto di espansione nel nostro Paese. La Società mira infatti a raddoppiare, entro il prossimo anno, la sua presenza sul territorio nazionale con l’apertura di 20 nuove scuole in franchising.

Molinaro coordinerà la sede italiana per la gestione e il supporto dell’intera rete di scuole e avrà il compito di guidare la crescita del business in Italia.

“Sergio vanta una profonda competenza nel franchising e nel settore dell’educazione – ha commentato David Kervyn Lettenhove, Direttore Generale di Kids&Us. – Siamo certi che le sue competenze potranno contribuire a rafforzare la presenza di Kids&Us in Italia, mercato per noi strategico e nostro obiettivo per l’ampiamento del network a livello globale”.

“Sono entusiasta di questa nuova sfida e di entrare a far parte di una realtà così solida, strutturata e dinamica come Kids&Us, con una storia e un metodo che sono garanzia di qualità. Sono onorato di collaborare con un team qualificato e di elevata professionalità e di poter offrire il mio contributo nel rafforzare lo sviluppo del business in Italia: quello del franchising è un settore che necessita di competenze specifiche anche nella gestione delle difficoltà e preoccupazioni degli imprenditori che si avvicinano per la prima volta a questo mondo. Il forte senso di responsabilità nei confronti dei franchisee, delle famiglie e degli studenti di tutta la struttura organizzativa, fanno di Kids&Us una realtà unica e sono orgoglioso di esserne parte”, ha aggiunto Sergio Molinaro.

Il metodo “Natural English” di Kids&Us, è stato fondamentale per lo sviluppo – a partire dal 2007 – del network in franchising nel mondo che oggi conta 435 scuole in 9 Paesi.

Kids&Us utilizza infatti una metodologia di apprendimento innovativa basata sul processo naturale di acquisizione della lingua madre che sfrutta e ottimizza tutti i meccanismi che si attivano durante i primi anni di vita per metterli al servizio dell’apprendimento di una seconda o terza lingua

E’ boom delle gelaterie in franchising in Germania

BOOM DI GELATERIE IN FRANCHISING IN GERMANIA FONDATE DA ITALIANI

È quanto emerge dalla ricerca «Le 50 catene di gelaterie leader», a cura della Camera di commercio Italiana per la Germania. Le catene sono il sistema più potente per espandersi soprattutto all’estero con nuovi punti vendita. Le principali catene in Germania si chiamano Venezia e Sanremo perché sono state fondate da immigrati veneti e liguri negli anni ’50 spiega Elio Narducci, segretario generale delle Camera di commercio Italiana per la Germania, autore del report.

Gli esercizi che vendono coni e coppette sono sparsi nei grandi centri come Berlino, Monaco e Francoforte ma anche nei piccoli, come Halle e Burgdorf. Quello che emerge dalla mappatura è che ciò è stato un passaggio generazionale tra il fondatore e i figli, molti dei quali hanno poi studiato in Germania e negli anni hanno abbandonato la gelateria paterna.

ENGEL & VÓIKERS FATTURATO RECORD – 33% in più per i punti vendita in franchising

Considerando solo i punti vendita in franchising 33% in più.

Il colosso Engel & VóIkers, ha registrato nel 2018 una crescita complessiva dei ricavi
netti da commissioni pari al 9 %, per un totale di 728 milioni di euro (667,8 milioni di
euro, nel 2017). “Questo fatturato record di oltre 700 milioni di euro riflette il
successo della nostra strategia di espansione globale”, ha detto Christian Vòlkers,
fondatore e amministratore delegato di Engel & VóIkers. Il mercato italiano ha
generato la crescita maggiore dei ricavi nella divisione residenziale, uno dei motivi di
questo successo è dovuto anche all’apertura di nuove sedi. Il fatturato della
divisione residenziale è stato di 31,8 milioni di euro (26,1 nel 2017) considerando i
Market Center e gli shop in franchising, con una crescita del 22% rispetto all’anno
precedente, e di 25 milioni di euro (18,8 in 2017) considerando solo i punti vendita
in franchising, pari al 33% in più.

Premiata la catena di cosmetica in franchising Bottega Verde

La rete di cosmetica in franchising Bottega Verde si aggiudica il primo premio nella categoria Store-Retailer dell’Italian Popai Award 2015. Popai e Popai Italia, che promuove la cultura del punto vendita, anche quest’anno premiano le aziende che più hanno saputo eccellere nell’arte del POP e del retail marketing in Italia. Il riconoscimento premia Bottega Verde per il suo nuovo retail concept che concretizza il pay-off “Natura Italiana” in una vera esperienza della marca. La rete di cosmetica in franchising Bottega Verde propone una nuova immagine che coinvolge tutti i punti di contatto con il cliente, il tutto a supporto di una forte crescita in Italia e per sostenere lo sviluppo all’estero. Palazzo Massaini a Pienza, luogo del cuore e fonte di ispirazione, è il cardine per il rebranding di Bottega Verde, seguendo così il suo heritage toscano originale che è sottolineato anche dal nuovo pay off “Natura italiana”.

Bottega Verde formula, produce e distribuisce direttamente i propri prodotti attraverso quella che è diventata con 417 negozi fra diretti e in franchising la prima catena di cosmetica monomarca in Italia: negli oltre 40 anni della sua storia Bottega Verde ha dato un nuovo senso alla frase “dal produttore al consumatore”.

La Natura è il punto di partenza, il traguardo sono le clienti, con le quali si crea un dialogo continuo, diretto: 6 milioni di carte fedeltà, 1 milione di fan su Facebook e molteplici attestati di eccellenza ne sono la prova tangibile.

Franchising arredamento camerette: aprire un negozio Flexa

Flexa, azienda da oltre 40 anni leader nel design di mobili per bambini, fondata in Danimarca nel 1972, è dal 1999 attiva con franchising arredamento camerette. I prodotti non sono solo belli esteticamente ma ciascuno di essi ha delle finalità ben precise, prima fra tutte quella di creare un ambiente sicuro dove i bambini possano crescere e stimolare la loro spontanea curiosità e creatività. Mantenere i prezzi contenuti è un altro importante obbiettivo, congiuntamente all’attenzione e al rispetto per l’ambiente tramite per esempio la scelta del legno.

PERCHÉ SCEGLIERE FLEXA E IL SUO FRANCHISING ARREDAMENTO CAMERETTE

Flexa si distinse tra gli altri produttori di mobili di fama mondiale negli anni settanta del secolo scorso, quando si affermò sul mercato con una nuova soluzione, vale a dire mobili che possono adattarsi all’altezza e alla crescita del bambino. Per i genitori rappresentava un risparmio significativo, e per i bambini era una soluzione comoda e divertente. Oggi Flexa vende mobili in 40 paesi nel mondo, con più di 140 negozi. Inoltre, ha sviluppato in più di 40 anni una rete di vendita in franchising arredamento camerette ed ha intenzione di continuare a crescere nel mercato italiano dove è già presente in 5 punti vendita monomarca a Roma, Torino, Palermo, Napoli, e Lissone. L’offerta di franchising è valida per imprenditori provenienti da tutta Italia che abbiano a disposizione circa 120.000-150.000 euro da investire, ovvero l’importo necessario per iniziare il business e aprire il negozio. Tale investimento è destinato a coprire i costi di licenza, il branding, l’attrezzatura e il primo “rifornimento del negozio”. Flexa non applica altre commissioni durante la collaborazione. L’azienda richiede che i suoi partner in franchising abbiano esperienza nel settore retail o nella vendita di mobili, e che abbiano una certa familiarità con il mercato locale. I soci che hanno avviato un negozio Flexa con il suo franchising arredamento camerette potranno contare sul pieno sostegno dell’azienda, che creerà piani di marketing e campagne pubblicitarie, e fornirà istruzioni per l’interazione attraverso i social network. I vantaggi per affiliarsi sono quindi molteplici: varietà di offerta con prodotti funzionali, belli e sicuri, prezzi concorrenziali e la sicurezza che viene dall’esperienza della casa madre che segue in tutte le fasi delle affiliazioni con un marchio globale forte con negozi in più di quaranta paesi, un riscontro storico evidente nel business degli arredi per bambini, un concept di vendita al dettaglio globale di successo e in rapida crescita, una configurazione di supply chain responsabile ed etica e una forte identità visuale.

IL PROGETTO FRANCHISING
Il supporto all’affiliato parte fin dall’inizio con la creazione del business plan, con il coaching e la formazione in tecniche di gestione di vendita, il supporto alla negoziazione dei contratti di locazione, il supporto per il visual merchandising e la formazione. L’azienda è presente anche nella fase di progettazione del negozio, dai disegni tecnici all’arredamento, nella creazione di un piano di marketing e un piano di campagna dinamica e darà le sue linee guida per quanto riguarda l’allestimento e per quanto riguarda l’interazione con i social media come per esempio Facebook. L’investimento totale previsto, che come scritto è di 120.00 – 150.000 euro, include l’intero avvio del negozio: installazione del negozio, ordine di avvio, costruzione del negozio, quota Flexa ed altre spese di avviamento.

REQUISITI BASE PER L’AFFILIATO
Per affiliarsi al franchising arredamento camerette di Flexa è necessario avere una conoscenza del mercato, esperienza di vendita al dettaglio, la conoscenza su come lavorare sui concetti di catena, ma anche le attitudini personali sono molto importanti. Innanzitutto essere appassionati dell’attività che si sta per intraprendere e avere doti quali energia e pragmatismo con grande attitudine al cambiamento, desiderio di essere indipendenti, spirito pionieristico, voglia di lavorare con i clienti, la condivisione dei valori dell’azienda ma soprattutto il desiderio di far nascere un sorriso sul viso di un bambino.


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Franchising NaturHouse: i 4 vantaggi del Village

La rete in franchising NaturHouse, attiva nel campo della dietetica e della nutrizione, ha lanciato la formula di franchising low cost NaturHouse Village, come già scritto più volte sul nostro portale. Ora vediamo quali sono i quattro punti di forza di questo nuovo format in franchising.

Primo vantaggio
Il Village è il format franchising più sicuro per crearsi un lavoro in un settore in costante crescita. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, negli ultimi dieci anni il tasso di obesità è triplicato passando dal 10 al 40 per cento: il sovrappeso è da considerarsi una vera e propria pandemia delle società moderne e la ricerca di una buona formula per mantenersi sani e snelli è ormai diventata frenetica. In questo scenario, la richiesta è elevatissima e dà enormi possibilità di aumentare in modo esponenziale la propria clientela nel giro di pochissimo tempo.

Secondo vantaggio
Dal punto di vista economico, il break even point è molto basso grazie al fatto che non ci sono dipendenti e che l’investimento è molto contenuto, pari a circa 10.000 euro. “In un periodo di crisi dei consumi” affermano dalla casa madre, “la formula proposta da noi è redditizia e ricca di soddisfazioni. La rete può contare su una realtà solida come la nostra che investe continuamente in comunicazione, che offre una formazione continuativa e che detiene un marchio serio e affidabile”.

Terzo vantaggio
Abbattimento dei costi pubblicitari. Non è necessario investire in pubblicità perché il Village è il format franchising NaturHouse ideale per i piccoli centri dove il passaparola è molto veloce. I clienti soddisfatti e dimagriti sono sotto gli occhi di tutti e rappresentano la migliore pubblicità immaginabile.

Quarto vantaggio
Veloce indipendenza economica. Il Village è il franchising NaturHouse ideale per persone con Laurea in Biologia, Farmacia, Scienze dell’Alimentazione, Scienze della Nutrizione, Biotecnologie, Dietistica, alla ricerca della propria indipendenza economica. Affiliandosi con la formula Village, si acquisisce una formula vincente e sperimentata bypassando l’avviamento di uno studio professionale che richiede un lungo periodo di avviamento prima di dare un significativo ritorno economico.

Vuoi chiedere info per aprire in franchising con NaturHouse? Clicca qui.

“Perché ho scelto il franchising calzature di AW Lab”

AW LAB è il franchising calzature sport lifestyle più richiesto del momento. Athletes World fa parte del Gruppo Bata, la prima compagnia mondiale per la produzione e commercializzazione di calzature e in Italia è uno dei principali retailer dello sport-style. Nel 2011 Athletes World si trasforma in AW LAB, un vero e proprio laboratorio di tendenze, che si propone come Urban Style Refresh. Diretto ad un target giovane dai 15 ai 25 anni, dà molta soddisfazione ai suoi affiliati che spesso non si accontentano di un solo punto vendita, come dichiara Alberto D’Angelo, amministratore delegato della GI.MI. Calzature, affiliata AW LAB con due punti vendita dal 2013 in Campania e basso Lazio, in un’intervista in cui ci parla della sua personale esperienza.

Di cosa si occupava precedentemente?
“Sono l’amministratore delegato della GI.MI. Calzature s.r.l., una societàche opera da diversi anni nel settore delle calzature e avevo già un’esperienza come affiliato Geox e Primigi”.

Com’è arrivato al franchising calzature AW LAB?
“Ho valutato la possibilità di ampliare il target di riferimento rivolgendomi ad un pubblico più giovane. La mia esperienza nel settore delle calzature mi ha portato a credere che il mercato del pubblico giovanile è quello che risente un po’ meno della crisi. Devo dire che non mi sono sbagliato. Da qui è nata l’idea di affiliarsi al progetto del franchising calzature AW LAB. Conoscevo già il brand, è l’unica catena italiana di sneaker che propone un’offerta completa e di qualità che unisce moda e sport”.

Com’è andata l’esperienza?
“Abbiamo aperto il primo punto vendita nel centro storico di Cassino iniziando a contattare l’area manager che naturalmente ci ha chiesto un po’ di dati dell’azienda, secondo la prassi, per valutare la solidità del partner. In seguito abbiamo valutato insieme la prima location, abbiamo fatto molte analisi sui costi economici per vedere il punto di pareggio, valutando insieme gli eventuali rischi dell’apertura. Infine, visti i risultati delle analisi e visto che c’erano gli estremi, abbiamo deciso di aprire il punto vendita nel centro storico di Cassino. La casa madre ci ha assistito in tutte le fasi valutando i punti di forza e i punti critici, facendo insieme a noi un’analisi della zona, individuando gli eventuali competitor che avremmo trovato e studiando una strategia vincente”.

Quanto è durata la prima fase?
“Non è durata pochissimo. Essendo dei nuovi affiliati c’è stato un lungo periodo di conoscenza iniziale con varie visite dell’area manager e del direttore franchising Italia per discutere e valutare la nuova apertura”.

Parliamo della fase di start up…
“Due area manager e un responsabile di un punto vendita diretto ci hanno assistito sia per la fase di pre-apertura e poi di apertura. Il primo step riguarda la messa a punto del negozio. Un architetto ha studiato come sfruttare al meglio gli spazi e come allineare l’immagine del negozio a tutti gli altri punti vendita del franchising calzature AW LAB. Noi abbiamo girato i dettagli tecnici all’impresa ed le che avrebbe realizzato il lavoro. Abbiamo potuto scegliere liberamente l’impresa mentre per l’arredo ci siamo affidati alla casa madre che ha inviato una sua squadra, esperta in questo lavoro, che si è occupata di tutto l’allestimento. I costi sono stati a carico nostro, come quelli per il montaggio. Prima, comunque, abbiamo sempre ricevuto un preventivo. Mentre si effettuavano i lavori c’è stata la fase di formazione del personale. Ho quindi inviato il futuro staff che avrebbe lavorato nel negozio presso un punto vendita diretto. Per dieci giorni i ragazzi hanno avuto una formazione full immersion di circa 40 ore settimanali, quindi anche abbastanza impegnativa. Quando hanno finito eravamo pronti per partire”.

Siete stati supportati anche in fase d’apertura?
“Una volta terminate le opere edili, e arredato il negozio, siamo stati assistiti dall’area manager con un suo collaboratore e da uno store manager di un punto vendita diretto. Ci hanno aiutato sia per la registrazione della merce che, in un negozio come questo, è presente con un notevole quantitativo, sia per la fase visual, cioè tutto quello che riguarda l’allestimento del negozio, dalle vetrine all’esposizione della merce che segue delle regole ben precise, identiche per tutti i punti vendita”.

E finalmente avete aperto il vostro franchising calzature sportive AW Lab.
“Esatto. Finalmente abbiamo aperto e anche in quell’occasione l’area manager nei primi giorni era sempre presente”.

Per quanto riguarda la comunicazione e la pubblicità?
“La casa madre supporta il lancio della filiale attraverso attività di comunicazione e promozione. Per esempio, di solito all’apertura si fanno delle promozioni sugli acquisti attraverso la distribuzione ai clienti di card sconto”.

Il pubblico ha risposto bene?
“Abbastanza bene anche se le maggiori soddisfazioni le abbiamo avute dal negozio di Formia (Latina) che abbiamo aperto subito dopo, all’interno del centro commerciale “Itaca”. Effettivamente, rispetto ai budget che avevamo prefissato all’inizio e che sono il nostro parametro guida, il negozio in centro storico è andato al di sotto delle nostre aspettative. Tuttavia il negozio nel centro commerciale è andato molto bene e quindi alla fine c’è stata una compensazione. Il problema era la location, troppo ristretta per un negozio di questo tipo. Quindi, proprio perché credevo fortemente nel progetto ho comunque aperto il secondo punto vendita nel centro commerciale e questa volta siamo andati oltre le aspettative”.

Facciamo un bilancio complessivo?
“Sono molto soddisfatto della scelta fatta per vari motivi. Il nostro target è molto giovane, dai 15 ai 25 anni, il settore che secondo me è il meno colpito dalla crisi perché un genitore rinuncia a comprare qualcosa per se stesso ma non fa mancare al figlio la scarpa del momento. Il prodotto poi è di prima categoria. La casa madre fa accordi con aziende come Adidas e come Nike che sono quelle più importanti, per avere delle esclusive sui modelli. Grazie a questo ci differenziamo da tutti gli altri. Affiliarsi a loro significa avere una serie di prodotti esclusivi creati in collaborazione con i principali brand sportswear internazionali. Con la forza di quasi 200 store in Italia possono supportare le esigenze di riassortimento merce settimanalmente. Viene svolto inoltre un controllo costante per mantenere i corretti livelli di stock dei magazzini dei negozi. Il rischio è condiviso e non è tutto a carico del franchisee. Questo settore va bene ma vive anche molto di fenomeni di moda. Magari una scarpa che va molto adesso, tra sei mesi può non andare più. Quindi, facendo gli ordini quasi un anno prima è anche facile sbagliarsi. E’ importante avere questo tipo di supporto”.

Progetti futuri?
“Si. Stiamo trattando con la casa madre per eventuali nuove aperture nelle zone tra Campania e basso Lazio. Il primo punto vendita l’abbiamo aperto ad aprile del 2013 e il secondo a dicembre sempre del 2013. Oggi speriamo di poter fare una nuova apertura entro l’anno corrente”.

Franchising bambini, “ecco perché è nata Piazza Italia Kids”

Il franchising bambini, specialmente quello che offre un total look vario e alla moda, sta riscuotendo in questo periodo un enorme successo e tantissime aziende si sono specializzate nel settore. Piazza Italia, il noto marchio in franchising d’abbigliamento nato nel 1993 e divenuto nel tempo un solido punto di riferimento del fashion retail, da circa due anni sta implementando la propria rete con gli store Piazza Italia kids, un progetto franchising bambini dedicato al mondo dei più piccoli. L’apertura ha degli obbiettivi molto precisi, come ci racconta in questa intervista l’amministratore delegato Luigi Bernardo.

Quando nasce il progetto di franchising bambini abbigliamento Piazza Italia Kids?
“L’azienda Piazza Italia nasce nel 1993 come family store. Inizialmente l’assortimento proposto era solo abbigliamento e calzature uomo/donna, poi acquisendo superfici maggiori abbiamo completato l’offerta inserendo anche l’abbigliamento per bambini. In seguito, nel 2012, visto il successo della formula family, è nata l’idea di creare una nuova linea dedicata proprio al mondo dei piccoli ed è nato il franchising bambini Piazza Italia Kids”.

Perché un’azienda come Piazza Italia decide di dedicare un progetto esclusivamente al mondo dei bambini?
“Per prima cosa perché abbiamo analizzato i risultati che riusciamo ad ottenere in termini di vendite e di soddisfazione dei clienti nei Family Store, relativamente a questo prodotto. In secondo luogo, abbiamo l’obiettivo di espanderci anche nei centri città o comunque su superfici più contenute, di circa 150/200 mq: in effetti questa è la dimensione giusta di un nostro punto vendita Kids, ideale per esprimere al meglio la nostra collezione. Queste superfici riescono agevolmente a garantire i risultati di business del marchio, con una media scontrino di 23 euro e un prezzo medio a capo di 10,50 euro”.

Perché chi ci legge dovrebbe aprire un negozio di franchising bambini? E perché proprio Piazza Italia Kids?
“Il settore per bambini è quello su cui stanno puntando un po’ tutte le aziende del retail, visto che propone meno concorrenza e rileva un importante richiesta del mercato. Perché proprio Piazza Italia? È semplice! Proponiamo il connubio perfetto tra immagine, collezione, prezzo e formula, il tutto finalizzato a una facile e gradevole esperienza di shopping. Quando è nato il progetto franchising bambini pensavamo di creare un’insegna diversa, magari più identificativa del settore e che ci permettesse politiche di pricing differenti. In realtà però non volevamo perdere la riconoscibilità del marchio, basata sull’ormai noto rapporto qualità/prezzo. È partito il progetto Piazza Italia Kids, ed è stata una scelta vincente. Alcuni dei nostri franchisee, provenienti già dal settore, raggiungono risultati talmente importanti (6.500 euro/mq) che ci confermano la fiducia a proseguire con entusiasmo il progetto”.

In quali zone del territorio siete forti e in quali vi vorreste espandere con il vostro franchising Piazza Italia Kids?
“Siamo presenti in prevalenza al centro sud, caratteristica che ci accomuna agli altri Brand che sviluppano il franchising. Il nostro obiettivo di medio periodo è abbracciare l’intero territorio nazionale.”

1 – continua

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Kids&Us: l’inglese insegnato in franchising si espande in Italia

L’insegnamento delle lingue in franchising sta avendo una crescita esponenziale. Lo dimostrano i numeri di Kids&Us, metodo di insegnamento della lingua inglese ai bambini in età precoce, nato in Spagna nel 2003 e oggi diffuso in 8 Paesi – Spagna, Italia, Andorra, Francia, Belgio, Portogallo, Repubblica Ceca, Messico – per un totale di 208 sedi ed oltre 65.000 studenti iscritti. Più di 50mila nuovi iscritti e oltre 130 nuove aperture nel triennio 2012-2015: questi gli obiettivi della rete in franchising catalana che punta a coprire 17 nuovi Paesi nei prossimi 5 anni. A ulteriore conferma del business model, il dato per cui il 20% degli affiliati possiede più di una sede. Una percentuale che secondo le stime arriverà a superare il 50% nei prossimi due anni. “Il modello franchising Kids&Us si rivolge a persone con spirito d’iniziativa, ma soprattutto entusiaste e appassionate del progetto che vanno ad abbracciare” commenta Claudia Torrisi, Country Manager Italia. Dal 2011, anno dell’apertura della prima scuola a Roma, a fine 2014 sono nate altre 10 scuole, distribuite tra Ascoli Piceno, Cremona, Lecce, Milano, Roma. Le classi Kids&Us Language School sono suddivise in Babies (1 e 2 anni) dove i più piccoli seguono le lezioni accompagnati da uno dei genitori, Kids (dai 3 agli 8 anni), Tweens (dai 9 ai 12 anni) e Teens (dai 13 ai 18 anni).

L’azienda nasce dall’intuizione e dagli studi di Natàlia Perarnau, filologa e docente di lingue, che approfondisce la sfera della stimolazione precoce e fonda la sua proposta a partire dalle grandi capacità di apprendimento proprie dei bambini nei loro primi anni di vita.

Serafino Di Loreto