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Intervista a Fabrizio Gaggio, Direttore Generale Gruppo UNA

Sono 37 le strutture che attualmente compongono il portfolio di Gruppo UNA, presente in 10 regioni italiane con un’offerta di ben 5.000 camere distribuite su 19 destinazioni

Fabrizio Gaggio, Direttore Generale Gruppo UNA: “per quanto riguarda il franchising il nostro obiettivo è proporre un modello vincente, snello e alternativo per essere un punto di riferimento nel processo di affiliazione, così da creare un sistema virtuoso per fare sistema e fornire agli affiliati strumenti utili per uno sviluppo ulteriore”

Qual è il futuro del turismo legato a strutture solide e tradizionali come la vostra?

“Gruppo UNA nasce dalla vocazione all’ospitalità, una ospitalità declinata  sull’idea di Italian Lifestyle ovvero un mix unico di passioni, tradizioni, conoscenze e modi di essere che caratterizzano il nostro paese. Il Made in Italy è il fattore che da sempre Gruppo UNA detiene nel proprio DNA e che, unito alla volontà di posizionare il cliente ancora più al centro delle proprie attività, per migliorare la qualità percepita anche attraverso un processo di rinnovamento e sviluppo della brand experience, permetterà di creare per l’ospite quel valore assoluto che non ha motivo di temere le sfide che il futuro ci presenterà”.

In virtù proprio dei cambiamenti, i cosiddetti soggiorni alternativi, quali sono i piani di sviluppo per il suo gruppo?

“Gruppo UNA vanta una grande eterogeneità in termini di offerta, dal tradizionale business hotel al resort di charme passando per una importante offerta di residence, ville e boutique hotel. Di conseguenza intercettiamo ed interpretiamo già i fenomeni di ospitalità degli ultimi anni che guardano ad esperienze meno legate al classico soggiorno in albergo. Il Gruppo intende sfruttare al massimo la sua duttilità per reinterpretare al meglio le nuove esigenze che l’ospite manifesta e che sono legate ad un soggiorno integrato quanto più possibile al territorio”.

Qual è la vostra presenza in Italia e cosa prevedete per i prossimi anni. Vi interessa il mercato internazionale?

“Sono 37 le strutture che attualmente compongono il portfolio di Gruppo UNA, presente in 10 regioni italiane con un’offerta di ben 5.000 camere distribuite su 19 destinazioni. Una realtà importante che, unita ad una chiara strategia manageriale, rappresenta la base di crescita per il futuro. Nell’immediato si avrà la riapertura del Principi di Piemonte UNA Esperienze di Torino, hotel cinque stelle attualmente in ristrutturazione e, nel 2020, anche la città di Milano sarà protagonista di una importante riapertura. A questi progetti di rinnovamento si aggiungeranno nuovi ingressi di strutture, in un’ottica di potenziamento e sviluppo dell’offerta che, per il momento, riguarderà solo la Penisola, in un’ottica di consolidamento della brand awareness di Gruppo UNA profondamente legata al nostro modo di interpretare l’Italian Lifestyle”.

Quali sono i vantaggi di appartenere ad un gruppo?

“Fare parte di un gruppo alberghiero strutturato consente di giocare una partita diversa rispetto a quella di un singolo hotel. Oggigiorno una gestione performante passa necessariamente da una distribuzione internazionale del prodotto, efficiente sotto il profilo tecnologico e consapevole rispetto ai mille risvolti che stanno dietro le quinte dell’arena di commercializzazione on line e off line. Un gruppo consente di estendere le opportunità di vendita, ottimizzare al meglio la gestione dei costi e in ultima analisi di migliorare il conto economico”.

A tal proposito i sistemi a rete offrono tantissime opportunità e il sistema alberghiero per quanto riguarda il franchising può essere considerato ancora vergine. Quali vantaggi e vostre novità?

“Il franchising alberghiero è ad oggi una opportunità che in Italia è ancora poco sviluppata. Molti imprenditori preferiscono la totale autogestione trascurando alcuni vantaggi che così sacrificano, ma anche a causa di modelli di franchising molto invasivi e costosi, per lo più legati a brand internazionali. Gruppo UNA sta studiando una formula che possa rappresentare la giusta via tra il vantaggio di affiliarsi ad un gruppo alberghiero e una soluzione non troppo invasiva rispetto a standard da implementare e costi da sostenere”.

Ad oggi quali sono i punti di forza delle vostre strutture?

“Da un punto di vista di prodotto ciò che ci contraddistingue è senza dubbio la suddivisione delle strutture in tre nuove collezioni con caratteristiche proprie, pensate per offrire un servizio sempre più personalizzato. Così facendo siamo certi di poter soddisfare appieno le esigenze di ogni tipologia di viaggiatore, sia esso fuori casa per motivi di business o per un viaggio di piacere. Inoltre, alle caratteristiche peculiari delle diverse strutture, si affiancano pregi a livello di brand: Gruppo UNA garantisce grande affidabilità nell’erogazione dei propri servizi, oltre ad una forte esperienza e competenza nel settore che affonda le proprie radici in una marcata tradizione nell’hospitality. Considerando invece l’aspetto strategico, l’intenzione di Gruppo UNA è proporre un modello di franchising vincente, snello e alternativo per essere un punto di riferimento nel processo di affiliazione, così da creare, in ultima analisi, un sistema virtuoso per fare sistema e fornire agli affiliati strumenti utili per uno sviluppo ulteriore”.

@Redazione AZ Franchising

Turismo: le dinamiche di mercato e il ruolo del franchising

Non c’è comparto economico più esposto agli eventi dell’attualità e dell’economia come quello del turismo. Se, da una parte, gli operatori del settore stanno uscendo dagli anni difficili della crisi economica, dall’altra devono fare i conti con il terrorismo internazionale. Tuttavia i dati parlano di una crescita leggera ma costante da alcuni anni.

Dal mondo all’Italia

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), nel 2015, ultimo anno su cui abbiamo dati completi, gli arrivi internazionali sono stati 1,186 miliardi con un incremento pari al 4,6 per cento, 52 milioni in più rispetto al 2014. Quasi tutte le macro-aree mondiali hanno presentato variazioni positive negli arrivi: la crescita risulta più elevata per le Americhe (5,9%) e per l’Asia e il Pacifico (5,6%), seguono le l’Europa (4,7%) e il Medio Oriente (1,7%), solo l’Africa è risultata in flessione (-3,3%). L’Europa – che si conferma l’area più visitata del mondo – ha raggiunto quota 607,7 milioni di arrivi, con 27,5 milioni di turisti in più rispetto al 2014. L’aumento ha riguardato anche l’Europa Meridionale/Mediterranea con 10,4 milioni di arrivi in più (+4,8%). Secondo l’OMT, nella graduatoria 2015 delle destinazioni turistiche mondiali più frequentate dal turismo straniero l’Italia si conferma al 5° posto per gli arrivi e al 7° posto per gli introiti. Sul versante dei flussi turistici stranieri in Italia, nel primo semestre 2016, secondo i dati Istat provvisori, si registra una flessione del 3,3 per cento negli arrivi e dell’1,3 per cento nelle presenze, anche se il 2015 è l’ottavo anno consecutivo che ha fatto registrare l’aumento di arrivi stranieri rispetto all’anno precedente.

Il mercato italiano

Nel 2016, si stima che il numero di viaggi con pernottamento effettuati dai residenti in Italia sia pari a 66 milioni e 55 mila. Per la prima volta, dopo sette anni, la variazione è positiva rispetto all’anno precedente (+13,7%). Rispetto al 2015 la durata media dei viaggi si riduce lievemente, attestandosi a 5,4 notti (5,6 per quelli di vacanza e 3,5 per quelli di lavoro), per un totale di circa 356 milioni di pernottamenti. Le vacanze brevi (fino a tre pernottamenti), stimate in 29,3 milioni, crescono del 20,7 per cento rispetto al 2015, quelle lunghe, pari a 29,9 milioni, dell’11,3 per cento. Sostanzialmente stabili rispetto al 2015 i viaggi per motivi di lavoro (6,7 milioni). Nell’82,8 per cento dei viaggi i residenti scelgono come destinazione località nazionali. I viaggi all’estero (17,2% dei viaggi) avvengono soprattutto verso i Paesi dell’Unione europea (9,8%). Le vacanze lunghe estive trascorse in Italia hanno più frequentemente come destinazione la Puglia (12,9%) e l’Emilia-Romagna (11,4%), mentre il Trentino-Alto Adige è la meta preferita in inverno (24,8%) e autunno (16,3%). La Spagna è la meta più scelta per le vacanze lunghe all’estero (12%), la Francia per quelle brevi (22,1%), mentre la Germania è il paese più frequentato per motivi di affari (17,4% dei viaggi di lavoro all’estero). Tra i viaggi con mete extra-europee, gli Stati Uniti sono la destinazione preferita per le vacanze lunghe (16,4%), la Cina per i viaggi d’affari (8,4%) (Fonte: Istat).

Sempre più online

Nel 2016 oltre la metà dei viaggi è stata organizzata online (53,9% dei viaggi di lavoro e 49,8% delle vacanze lunghe) (Prospetto 17). Il 42,1% dei viaggi è effettuato senza prenotazione, stima che sale al 44,6% nel caso delle vacanze brevi. La prenotazione tramite agenzia o tour operator, che riguarda complessivamente il 7,3% dei viaggi, è più frequente per i viaggi di affari (12%) e per le vacanze lunghe (7,9%). La prenotazione tramite Internet arriva a sfiorare nel 2016 il 40% dei viaggi ed è in crescita, rispetto all’anno precedente, di circa il 30% per le vacanze (+40,7% per quelle lunghe).

I vantaggi del franchising

Quali sono i vantaggi nell’aprire un’agenzia in franchising? Possiamo sintetizzarli con:

  • economie di scala nella negoziazione con i fornitori per ottenere commissioni d’agenzia di rilievo e/o offerte di prodotto dedicate
  • la centralizzazione di alcune procedure contabili e amministrative
  • il supporto per la realizzazione di attività di marketing territoriale
  • il presidio dei diversi canali di comunicazione
  • l’assistenza e il supporto costante del franchisor
  • poter contare su un marchio noto ed un know-how acquisito nel tempo e sperimentato dal mercato.